lunedì 30 settembre 2013

Cocotte alle pesche

cocotte alle pesche 005

Ormai l'autunno è arrivato anche se a volte il clima, ancora piacevolmente caldo in alcune ore del giorno, ricorda le belle giornate di inizio estate.

La natura però si è già evoluta, i colori delle piante si stanno spegnendo e gli alberi da frutto del giardino non lasciano spazio ai dubbi....la frutta estiva sta finendo!!

Con grande tristezza ho colto le ultime pesche dall'albero, bruttine e un po' ammaccate, poco adatte a essere portate in tavola così al naturale; ho pensato quindi, di ovviare alla solita macedonia, preparando delle cocottine veloci e golose.

L'idea ha riscosso il solito successo che mi riservano i miei familiari quando faccio un dolcetto nuovo....facce sorridenti, apprezzamenti e..... "spazzolare" fino all'ultima briciola!!!

Il mio buonumore, vedendo le loro facce, si è riattivato e il pensiero delle nuove primizie autunnali che presto faranno la loro comparsa nelle prossime ricette, mi ha appagato.

Quindi, aspettando di scrivere i miei nuovi post con cachi, zucca, arance e tutto ciò che porterà l'autunno sulla mia tavola, vi lascio con l'ultima ricetta estiva della stagione, alla quale volendo, potrete sostituire nel corso dell'anno, altra frutta a vostro piacere.

Ingredienti:

4 pesche mature non troppo grosse

180 gr di ricotta fresca

125 gr di yogurt bianco intero

80 gr di zucchero

3 uova

1\2 limone

1\2 bustina di lievito per dolci

20 gr di burro

zucchero a velo

Ungete 6 stampini da soufflè con il burro e spolverizzateli di zucchero. Grattugiate la scorza di limone, sbucciate le pesche e riducetele a pezzetti.

Separate i tuorli dagli albumi. Montate i rossi con lo zucchero fino a ottenere un composto soffice e cremoso; incorporate la ricotta passata al setaccio, lo yogurt e la scorza di limone precedentemente grattugiata. Unite il lievito e mescolate.

Scaldate il forno a 180.

Montate gli albumi a neve fermissima e amalgamateli alla crema mescolando dal basso verso l'alto dolcemente.  Unite anche le pesche a pezzetti e versate il composto negli stampini avendo cura di riempirli poco oltre la metà.

Metteteli in forno e cuocete per circa 20 minuti.

Togliete gli stampini dal forno, spolverizzateli con lo zucchero a velo e serviteli tiepidi.

giovedì 26 settembre 2013

Reggiano con uva e frutta secca caramellati in agrodolce

reggiano con uva e frutta caramellate
Quella di oggi è una preparazione semplicissima che però, vi garantisco, vi darà grandissima soddisfazione. Quest’uva caramellata con poco aceto e frutta secca è una bomba sia a livello di sapore che a livello energetico. La potete preparare con giorni, mesi di anticipo e all’arrivo dei vostri ospiti non avrete che da servirla in accompagnamento ad un piatto di formaggi o a un dessert fresco: come un gelato o una panna cotta. In questa occasione ho usato frutta mista ma, secondo il vostro gusto, potrete usare anche solo noci. Al posto dell’uva potete fare nello stesso modo i fichi. La ricetta me l’ha data la mia carissima amica Morena, non finirò mai di ringraziarla e se non si fosse capito da questo post stringatissimo oggi siamo di corsaaaaa…..
Nel prossimo post vi sveleremo il perché, un bacio a tutti!

caramello di uva e frutta secca

Ingredienti:
500 gr di acini d’uva bianca da tavola senza semi
400 gr di zucchero
100 ml di aceto
150 gr di frutta secca mista (mandorle, noci, nocciole e volendo anche arachidi)
Procedimento:
In una padella antiaderente mettere lo zucchero e l’aceto, porre sul fuoco e far sciogliere a fuoco basso. Quando lo zucchero sarà divenuto liquido e leggermente ambrato unire i chicchi di uva precedentemente lavati ed asciugati. Far cuocere per circa un’ora a fuoco bassissimo rimestando di tanto in tanto, stando sempre attenti a non rompere gli acini. Unire la frutta secca e cuocere per altri 20 minuti.
Versare il composto bollente in barattoli di vetro, mettere il coperchio e far raffreddare a testa in giù.
Questo caramello si accompagna benissimo ai formaggi stagionati ma non scordatevi di assaggiarlo con il gelato è strepitoso!

lunedì 23 settembre 2013

Torta morbidissima di fichi e limoni

clafoutis fichi e limone

Poi non dite che non vi avevamo avvistato del “dirizzone” sui fichi!

Fortunatamente settembre è la stagione di questi meravigliosi frutti e altrettanto fortunatamente mia suocera me ne porta sempre di freschi appena raccolti dall’albero. La maggior parte di essi finisce nel mio panciotto direttamente così.. al naturale!  Qualche volta, colta da sensi di colpa o, più verosimilmente da una simil-indigestione decido di trasformarli .

La torta che vi propongo oggi è una torta morbida e profumatissima che si presta ad essere preparata anche con altri frutti, come mele o pesche per esempio.

Io l’ ho preparata con fichi e marmellata di limoni, quest’ultima a mio parere contrasta la dolcezza dei fichi con la sua punta di amarognolo. Nella ricetta riguardo la marmellata sono stata piuttosto vaga, in realtà quella che ho adoperato l’ ha preparata la mia mamma mentre eravamo in Calabria.

Ha semplicemente tagliato degli splendidi limoni nostrali a fette sottili, compresa la scorza. Li ha ricoperti di zucchero e li ha lasciati riposare per una notte, al mattino li ha messi sul fuoco e fatti bollire per circa un’ora, ha invasato la marmellata e fatta raffreddare capovolta.

Augurandovi una splendida settimana in questo caldo inizio di autunno vi lascio a questa ricetta facile e goduriosa.

Ingredienti:

1 uovo e un tuorlo

100 gr di farina

150 gr di zucchero

600 gr di fichi maturi

200 gr di marmellata di limoni

100 ml di latte

6 biscotti tipo oro saiwa

70 gr di burro

1/2 bustina di lievito per dolci

1 pizzico di sale

Procedimento:

Accendere il forno statico a 170°. Imburrare un foglio di carta da forno, adagiarlo in una teglia e cospargerlo con gli oro saiwa tritati, li potete tranquillamente tritare con le mani.

Lavate ed asciugate i fichi, tagliateli in quattro parti e disponeteli nella teglia.

In una ciotola mettete la farina, 100 gr di  zucchero,l’uovo ed il torlo, il latte il lievito ed il sale. Fate una pastella omogenea. Unite la marmellata di limoni e versate il tutto sopra i fichi.

Mettere il burro a fiocchetti sull’impasto e versatevi i rimanenti 50 gr di zucchero.

Infornare per 50 minuti.

Servire tiepida e conservare in frigo se non la consumate entro la giornata.

giovedì 19 settembre 2013

Mousse alle pesche

mousse di pesche 002Tra la frutta estiva, nella classifica delle mie preferenze, le pesche ricoprono uno dei podi più alti, per la verità..molto affollato.

La zona dell' Aretino, soprattutto Valdichiana, è rinomata per la produzione delle pesche e mi incanto sempre, passando in auto, nel vedere le ordinate file di alberi a perdita d'occhio, carichi di questi colorati pomi.

La sensazione e l'esplosione di sapore delle pesche colte e mangiate non è descrivibile e, come tutti i prodotti a chilometro 0, senti la differenza al primo morso.

Quest'anno, ho avuto la fortuna e il privilegio di poter raccogliere direttamente e mangiare, alcune tra le più ricercate e famose pesche della nostra zona, le pesche a pasta bianca.

Delicate e profumatissime, sono quelle che maturano un po' dopo le altre, hanno la polpa compatta e non troppo acquosa e, subito dopo averle "colte e mangiate",  l'idea di una mousse mi è cominciata a ronzare in testa!

Il risultato eccolo qua!!!  Un dessert cremoso per accettare con dolcezza la fine dell'estate....

Ingredienti:

4 pesche bianche mature

60 gr zucchero

150 ml di panna

1 foglio di gelatina

1/2 limone

2 cucchiai di vino liquoroso

Sbucciate le pesche e tagliate la polpa a pezzettini. Mettetele in una casseruola con lo zucchero e il succo di limone.

Cuocetele a fiamma media fino a farle ammorbidire leggermente, senza che la polpa perda troppo tono. Spruzzatele con il vino liquoroso e continuate la cottura.

Con il minipimer, o trasferendo il tutto nel bicchiere del mixer, frullate le pesche a crema.

Ammollate la gelatina in acqua fredda, strizzatela bene e unitela alla crema di pesche, che farete raffreddare bene.

Montate la panna a neve ben ferma e incorporatela alla crema fredda; foderate uno stampo rettangolare con la pellicola per alimenti, lasciandola fuoriuscire dal bordo; versate la crema e coprite con la pellicola in eccesso.

Lasciate in frigo per almeno 2 ore.

lunedì 16 settembre 2013

Riso selvaggio croccante con salmone e fichi caramellati all’aceto balsamico

rosti di riso selvaggio con salmone e fico caramellato all'aceto balsamico

Avere un blog in due ha molti lati positivi, il primo e più importante è quello che hai sempre qualcuno con cui parlare della tua passione senza che sia travolto dalla noia. Diciamocelo noi blogger a volte con il nostro “hobby” siamo pesantucce e, se tutti i nostri amici sono contenti di assaggiare quello che prepariamo, non sono altrettanto entusiasti di sentirci parlare di cibo, foto e blog.

Per chi non ci conoscesse personalmente è arrivato il momento di dirvi che io e Claudia siamo due tipe abbastanza scanzonate, non prendiamo sul serio questa nostra passione perché appunto di hobby si tratta e non di professione. Ci sentiamo quotidianamente per aggiornarci su cosa abbiamo cucinato ed insieme decidiamo cosa posteremo sul blog.

Una delle cose che più ci fa ridere sono quelli che noi chiamiamo i “dirizzoni” ovvero cucinare più piatti partendo  dallo stesso ingrediente.

Sono famose per noi le passioni di Claudia per zucca ed arance, quando arriva la stagione di questi due ingredienti cominciamo a sghignazzare ancor prima di sapere cosa ha cucinato l’altra.

Questa volta pare che invece il “dirizzone” lo abbia preso io, come i ha fatto notare ieri la mia “socia”, son partita per la tangente dei fichi! In questo periodo li abbino a qualsiasi pietanza sia dolce che salata.

Un esperimento particolarmente riuscito è il piatto che vi propongo oggi, non saprei neanche in che categoria metterlo, se primo, secondo o antipasto..magari aumentate le dosi e mangiatelo come piatto unico, ne vale sicuramente la pena.

In attesa di proporvi ancora fichi vi auguro una buona settimana! Mi raccomando non siate maliziose non posterò foto di bei ragazzi muscolosi

 

Ingredienti per 4 persone:

200 gr di riso selvaggio

2 albumi d’uovo

la scorza di un limone

200 gr di salmone affumicato

50 ml di olio extravergine di oliva

60 gr di burro

100 gr di zucchero

4 fichi maturi

3 cucchiaini da caffè di aceto balsamico (la qualità migliore che le vostre tasche possono permettersi)

sale

Procedimento:

Mettete a bollire l’acqua, salatela e cuocete il riso selvaggio per circa 12 minuti. Scolatelo e ponetelo a raffreddare. Fate un emulsione con l’olio e un cucchiaino di aceto balsamico. Disponete le vostre fette di salmone su di un piatto e versateci sopra l’emulsione.

In una padella antiaderente mettete 30 gr burro e lo zucchero, lasciate cuocere sino a che quest’ultimo non sarà caramellato. Non fatelo imbrunire troppo. Lavate e asciugate i vostri fichi, fate un’incisione a croce sulla sommità e metteteli nel caramello. Aggiungete l’aceto balsamico e cuocere i frutti solo per pochi minuti, il fico non deve disfarsi.

Sbattete leggermente gli albumi, unite la scorza grattugiata di limone ed incorporare il riso.

In una padella far fondere il rimanente burro, versare metà del composto di riso ed appiattirlo bene con una forchetta, quando sarà croccante con l’aiuto di un piatto girate la vostra “frittata” di riso e cuocetela dall’altro lato. Ripetete l’operazione con il rimanente riso

Con un coppapasta ricavate 8 dischi dal vostro riso croccante. Mettete nel piatto di portata un disco di riso, salmone, un altro disco di riso, salmone ed infine il vostro fico caramellato aggiungendo anche un po’ del succo che si sarà formato. Ripetere il piatto per ogni commensale.

L’ideale sarebbe caramellare i fichi in contemporanea alla preparazione del riso in modo da avere entrambe caldi e croccanti.

giovedì 12 settembre 2013

Brioche con granella di zucchero

brioche con granella di zucchero

La pasta brioche è da sempre una delle mie preferite. Mi piace sperimentare ricette sempre nuove, spesso senza neanche pesare gli ingredienti. Diciamo che è una di quelle preparazioni che mi riesce sempre bene. Oddio magari qualche volta mi rendo conto che su alcuni punti devo aggiustare il tiro: sono troppo dolci o viceversa sono troppo neutre, magari la cottura è stata fatta ad una temperatura troppo alta od infine non sono sufficientemente soffici.  La ricetta che voglio proporvi oggi è diversa da altre per il metodo con cui l’ho lavorata. Sono partita dai liquidi e ho aggiunto mano a mano gli ingredienti solidi. Me lo ho consigliato una mia amica medico che sostiene che l’uso del lievito di birra secco sia meno nocivo per la nostra salute rispetto a quello fresco. Oltre a lei anche il mio amico, nonché famoso blogger Nuccio Gatto del Blog di Max, sostiene che questo tipo di lavorazione, che lui chiama alla muratora, dia ottimi risultati. Per quanto riguarda le dosi con questa ricetta ho ottenuto delle brioche squisite, le abbiamo mangiate sia al naturale che farcite di gelato. Se volete adoperare questo impasto per una preparazione salata dimezzate la dose dello zucchero. Potrete farcirle con affettati e formaggi.

Ingredienti:

1kg di farina 0

200 gr di burro a temperatura ambiente

200 gr di zucchero

3 uova

250 ml di latte intero fresco

300 ml di acqua circa

10 gr di lievito di birra disidratato o 25 gr di lievito di birra fresco

1 cucchiaino da caffè di sale

1 uovo e granella di zucchero per la decorazione

Procedimento:

Mettere l’acqua tiepida in una ciotola insieme a due cucchiai di zucchero, aggiungere il lievito disidratato, mescolare e lasciarlo riposare per circa 15 minuti dandogli così modo di attivarsi. Unire il latte tiepido, mescolare ed incominciare ad incorporare la farina poca alla volta. Quando avremo un impasto liscio, unire lo zucchero e le uova incorporandole all’impasto una per volta. Tagliare il burro a pezzetti ed aggiungetelo al vostro impasto poco per volta . Se usate una planetaria non appena l’impasto sarà incordato è pronto. A mano lavoratelo sino a che non sarà tutto liscio ed omogeneo. Infine unite il sale e lavorate sino a che non sarà perfettamente disciolto nella pasta delle vostre brioche.

Fare una palla e metterla riposare coperta da un panno in un luogo riparato per almeno due ore o sino a che l’impasto non sarà raddoppiato di volume.

Trascorso questo tempo dividete il vostro composto in tanti pezzetti grossi  quanto una pallina da tennis e disponeteli su una placca ricoperta di carta da forno, fate anche delle palline più piccole, grosse circa come una noce e mettetele sopra ad ognuna delle vostre brioche.

Coprite e fate riposare per un’altra ora. Sbattete l’uovo con 100ml di acqua, spennellate ogni brioche e mettetevi sopra lo zucchero in granella.

Infornare a 180° forno statico ( il forno accendetelo circa 20 minuti prima) per 15 minuti. Ovviamente non tutti i forni cuociono allo stesso modo, fidatevi anche dei vostri occhi! Se le vedete belle dorate sfornatele, allo stesso modo se dopo 15 minuti sono ancora palliducce prolungate i tempi di cottura.

lunedì 9 settembre 2013

Pici fatti in casa con ragù di anatra

pici con ragù di anatra
La ricetta che scrivo oggi è un punto fermo della varia e saporita storia culinaria dell'Aretino.
Non ci sono domeniche, nei ricordi nella mia infanzia, che non mi restituiscano la nostalgica immagine di mia nonna alle prese con i fornelli di buon mattino, mentre mescolava lentamente una grande pentola di coccio rosso dove borbottava, bollendo piano piano, un sugo dall'odore delizioso.
Per me e mia sorella era un rito sgattaiolare in cucina non viste (o almeno così ci piaceva credere), e intingere una fettina di pane in quella grande pentola, e poi mangiarlo sotto il tavolo ridendo e apprezzando quella anomala colazione.
Il rito domenicale del "sugo",aveva delle variazioni sul tema, a volte era di carne di vitello, a volte di cinghiale a volte di lepre, ma il mio preferito era sicuramente quello di "Nana", come viene familiarmente chiamata l'anatra ad Arezzo.
Vi ripropongo fedelmente la ricetta che facciamo nella mia famiglia da tanti anni, accompagnandola però dai pici, che invece ho imparato a fare da poco, grazie ai consigli della mia amica Lucianella che riesce a rendere semplice qualsiasi cosa. Io questo tipo di pasta l'avevo sempre fatto con il mio Kenwood o....comprato già fatto, ma vedrete che con semplici mosse sarete in grado di portare in tavola un primo da favola!!!
Ingredienti per il ragù:
Una piccola anatra di circa 1 Kg
150 gr di carne di maiale macinata
300 gr di passata di pomodoro
1cipolla rossa
1 gambo di sedano
1 carota
1 bicchiere di vino rosso
1 bicchiere di olio evo
Ingredienti per i pici:
500gr di farina 00
1 uovo
Acqua q,b.
Cominciare con lo spezzare l'anatra in pezzi piccoli e regolari, tenendo da parte il fegato.
In un tegame, possibilmente di coccio, mettere la cipolla, la carota e il sedano, tritati finemente. Aggiungere l'olio e far andare il soffritto qualche minuto.
Unire l'anatra e fare rosolare bene tutti i pezzetti per qualche minuto a fiamma vivace.  Unire la carne macinata e lasciare cuocere altri 2 o 3 minuti.  Bagnare con il vino e fare evaporare.
Aggiungere il passato di pomodori, il fegato dell'anatra e salare a piacere.
Fate cuocere il tutto per circa due ore a fuoco bassissimo, togliendo il fegato dopo circa un'ora e aggiungendo nel tegame un po' d'acqua se dovesse asciugarsi troppo.
Tritare il fegato e aggiungerlo al ragù negli ultimi dieci minuti di cottura.
Le parti di anatra che sono rimaste integre, si servono come secondo.
Nel frattempo farete i pici, cominciando con una pastellina morbida di acqua e poca farina aggiungendo mano a mano, prima l'uovo, poi la farina finché non diventa una palla piuttosto elastica, morbida e non appiccicosa.
Avvolgerla in un panno e lasciarla riposare per mezz'ora.
Riprenderla e batterla con forza sulla spianatoia per una ventina di volte, ( io ho fatto la pasta con la planetaria, l'ho lasciata coperta nella sua ciotola e l'ho fatta andare alla massima velocità con il gancio a uncino).
Prendere un pezzettino di pasta per volta, avendo cura di coprire la restante, e formare con le mani asciutte e pulite, delle striscioline lunghe circa 40/50 cm. (Mi raccomando non infarinate mai le mani!!!).
Lasciateli asciugare stesi e distanziati e se, come me, avete una piccola aiutante, fateli immergere per un attimo in una ciotola con la farina.
Cuocete i pici in abbondante acqua salata, a cui avrete aggiunto un cucchiaio di olio, per 5 minuti.
Condire i pici con abbondante sugo di "Nana"!!!

lunedì 2 settembre 2013

Cheese-cake tradizionale

cheesecake tradizionale
Al ritorno dalle vacanze vogliamo proporvi un dolce che, benché non faccia parte della nostra storia culinaria, è entrato ormai a far parte dei dessert classici. La preparazione che troverete scritta risale a più di venti anni fa, era il cavallo di battaglia di una cara amica. Quando mi sposai mi dette, dopo molte insistenze da parte mia, questa ricetta che custodiva gelosamente.
Devo confessarvi che allora non sapevo esattamente cosa fosse un cheese-cake, l'idea di preparare un dolce utilizzando del formaggio mi creava anche un leggero ribrezzo. Ricordo che lo preparai per la prima volta una domenica mattina, dopodiché lo lasciai a raffreddare e andai a Firenze con il mio novello marito, ci chiedevamo che sapore potesse avere quel dolce dalla strana consistenza cremosa.
L'assaggio fu per noi una rivelazione, rimanemmo conquistati dal quel sapore lievemente acidulo e dal modo in cui si scioglieva in bocca. Diventò per noi un dolce da preparare nelle occasioni più golose. Negli anni l'ho servito insieme a della frutta, con il cioccolato fondente sciolto con un po' di panna ma, vi confesso, che la versione che preferisco è quella al naturale senza altro accompagnamento che una spolverata di zucchero a velo.
Ingredienti per la base:
120 gr di biscotti secchi (tipo digestive o biscotti di riso)
100 gr di burro leggermente morbido
3 cucchiai rasi di zucchero
Procedimento per la base:
triturare nel mixer i biscotti con lo zucchero e il burro sino ad ottenere un composto omogeneo. Imburrare uno stampo a cerniera del diametro di 27 cm. Aiutandosi con le mani distendete il composto nella teglia formando uno strato uniforme.
Ingredienti per la crema:
4 uova
240 gr di formaggio fresco spalmabile ( tipo Philadelphia)
50 gr di farina 00
250 gr di zucchero
500 ml di panna fresca
1 cucchiaio di succo di limone
Procedimento per la base:
Separare i tuorli dalle chiare, montare i tuorli con lo zucchero ed il succo di limone. Unire la farina ed infine il formaggio, possibilmente setacciandolo attraverso un colino in modo che non si formino grumi. Montare a neve le chiare, montate anche la panna, incorporate entrambe al composto di uova con movimenti dal basso verso l'alto in modo che non smontino e diano sofficità al vostro impasto. Versate l'impasto sopra la vostra base di biscotti. Coprite con un foglio di carta da forno.
Infornata a 170° forno statico per 50 minuti ( il forno basterà accenderlo 5 minuti prima di utilizzarlo)
Dopo averlo sfornato aspettate qualche minuto prima di sformarlo. Servito freddo è più buono, potete accompagnarlo con della frutta fresca o con del cioccolato fuso.



















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