Questo racconto breve e un po’ sciocco, per la verità, racconta la nascita della nostra amicizia e lo trovate nel libro C’è tort@ per te 2, scritto con altre meravigliose blogger grazie all’aiuto ed al sostegno di Vallè. Questo libro, edito dalla Trenta Editore, devolverà il ricavato alla Fondazione IEO Istituto Europeo di Oncologia.
Usa con brivido
I viaggi sono i capitoli nella vita delle persone, da ognuno di essi usciamo diversi, arricchiti interiormente e consci della meraviglia del mondo che ci circonda.
La nostra amicizia è nata proprio durante “il viaggio”. Poco più che ventenni decidemmo insieme ad alcuni amici, di farci un viaggio “on the road” negli USA.
Gli Stati Uniti erano la meta che sognavamo da una vita. Ammaliati dai molti film che avevamo visto e grandi lettrici di gialli, immaginavamo immensi spazi aperti, città colme di grattacieli e pericoli inimmaginabili.
Carichi solo del sogno americano e di tanta inesperienza partimmo all’avventura.
San Francisco, Los Angeles, Las Vegas sfilavano sotto i nostri occhi come in un sogno. La Monument Valley ed il Grand Canyon ci hanno fatto sentire i padroni dell’universo ma, gli imprevisti erano proprio dietro l’angolo.
Fu così, che una sera, ci ritrovammo sperdute nella desolata campagna americana, nessun motel all’orizzonte, solo strade desolate dritte verso il nulla.
Solo un cartello malmesso indicante un B&B sembrava pararsi tra noi e l’oblio. Seguimmo la svolta e cominciammo ad inerpicarci in una strada sterrata nel folto del bosco.
Ad attenderci la tipica casa in legno americana.
Fummo accolti da due vecchietti dall’aria cordiale, molto cordiale e noi, reduci da troppi thriller cominciammo a pensare che sotto sotto ci fosse qualcosa.
Le nostre paure, a dire il vero, furono alimentate da una porta inchiodata con due assi quasi al centro del soggiorno e da un’ascia che giaceva sul pavimento.
Ci guardammo e in un attimo le nostre menti immaginarono una notte da brivido con assalti nel buio e fughe precipitose.
La proposta di cibo in un dialetto per noi quasi incomprensibile ci parve un invito all’ingrasso modello Hansel e Gretel e noi, ovviamente, rifiutammo facendoci scortare tempestivamente alle nostre camere.
Il tragitto ebbe una sosta per mostrarci il panorama che, come un avallo alle nostre paure, dimostrò essere un carcere di massima sicurezza! Il cuore mancò un battito e meste come non mai ci rintanammo nei nostri letti.
Al di là delle nostre funeste previsioni, la notte trascorse tranquilla e la luce del sole presto arrivò a rischiarare le nostre menti piene di fervida fantasia.
Come direbbe il personaggio di uno dei nostri film preferiti: ”Il mattino ha l’oro in bocca”, infatti, la nostra anziana ospite ci attendeva con una torta di carote dal meraviglioso impasto color dell’oro. Niente ci è mai sembrato così buono e soffice, le nostre paure volarono via in un istante veloci come i colibrì che circondavano i fiori del giardino.
Ancora oggi per noi la torta di carote significa il momento del ricordo, di quando eravamo giovani e genuinamente sciocche ed il momento in cui abbiamo pensato che siamo due anime, due amiche incredibilmente affini.
Torta di carote, Ingredienti e procedimento:
1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaino di bicarbonato
2 cucchiaini di cannella in polvere
½ cucchiaino di sale
175 gr di zucchero di canna
325 gr di carote grattugiate
100 gr di nocciole tritate
2 uova sbattute
90 gr di margarina
il succo di un limone
Accendere il forno a 180° ed imburrare ed infarinare una teglia di 20 cm di diametro.
Miscelare la farina con il lievito ed il bicarbonato.
Mescolare lo zucchero, il sale, le carote e le nocciole tritate grossolanamente.
Sbattere le uova con la margarina ed il succo di limone.
Unire tutti gli ingredienti in una ciotola e mescolare bene.
Infornare per circa un’ora.
450 gr di crema di formaggio
8 cucchiai di zucchero a velo
un cucchiaino di estratto di vaniglia
Montare la crema di formaggio con lo zucchero a velo e l’estratto di vaniglia.
Ciao ragazze, bel racconto, pieno di suspance, la porta inchiodata, l'ascia perterra mancava il proprietario cieco di un occhio e zoppo cge si fermava davanti alla vostra porta di notte e pareva un horror classico... :-) La torta ha un bell'aspetto goloso e deve essere anche molto buona! Buona giornata e settimana!
RispondiEliminaahahahaha oddio io sarei scappata a gambe levate! Che bello un viaggio così..è un ricordo indelebile. E buona la torta..carote e nocciole sono un mix ottimo! sono io che nn lo visualizzo o vi siete scordate il procedimento della torta?
RispondiEliminasinteticissimo ma c'è scritto :)
EliminaAnche questa torta sembra (e sono sicura che lo è anche) buonissima! Sempre più brave!!!
RispondiEliminaun bellissimo racconto e una torta che amo moltissimo!
RispondiEliminaChe bella storia ragazze!!Mi è sembrato di essere lì con voi, la paura del serial killer io l'ho avuta in un distributore di benzina vicino al bryce canyon, argh!!!Questa torta di carote è qualcosa di favoloso ... un bacione e buona settimana <3
RispondiEliminabel racconto, pieno di buoni sentimenti, e la torta invoglia proprio all'assaggio! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminamie care pellegrine!!!!
RispondiEliminache tentazione questa bontà di torta :P
ma sono a dieta quindi mi va bene gustarla solo in foto eh eh
abbracci
ps ci vediamo al salone di torino?
ohi ohi ragazze..che avventura :)
RispondiEliminae che bel racconto!
un bacione
sono d'accordo con tuttu voi,ciao Jesica
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