lunedì 7 novembre 2016

Confettura di corbezzolo



L'autunno ormai é nella sua piena maturità, la natura si prepara all'immobilità dell'inverno e cambia la varietà di proposte sulla nostra tavola.
Amo questa stagione....forse più delle altre; rispecchia il mio carattere, mi ci ritrovo nei colori e nel clima pazzerello, nelle giornate di sole che brillano delle molteplici sfumature delle foglie ancora negli alberi, nei cieli oppressi da nubi furiose e, soprattutto. nella gamma adorata di frutta e verdura arancione....il mio colore preferito!!! 
La mia deliziosa metá del blog a questo punto avrà il terrore dell'ennesimo post su cachi o zucca......tranquilla Simona, per oggi mi dedico alla marmellata di corbezzolo....
Il ricordo di questi frutti dai colori vivaci,  ispidi all'esterno ma dalla polpa dolcissima, arriva alla mia mente da molto lontano, quando da bambina passavo tutte le domeniche nella nostra casetta di campagna. Il bosco era proprio dietro casa e, con mia sorella e delle amiche del posto andavamo alla scoperta di quei lioghi quasi fatati.
Il corbezzolo e le bacche di rosa canina erano spesso la nostra merenda ma, dopo quel periodo, non li avevo più trovati o meglio...cercati.
E avrei continuato così,  visto che il bosco non é più così vicino a casa, se la mia amica Lucianella, fonte inesauribile di idee e bravissima cuoca, non mi avesse portato ad assaggiare, un barattolo di confettura di corbezzolo appena fatta, ancora calda e invitante.
È stato un colpo al cuore......di amore e nostalgia per cose passate.
Inutile dirvi che non potevo non condividere con voi questa meraviglia......quindi, prendete carta e penna, segnatevi la ricetta e correte nel bosco più vicino a cogliere le bellissime bacche....altrimenti potete optare per il vostro fruttivendolo di fiducia vicino casa ;))

Ingredienti:
1 Kg di bacche di corbezzolo
600 gr di zucchero
1 limone e 1\2

Lavare e asciugare bene i frutti di corbezzolo e togliere con un coltellino le parti ammaccate o scure.
Disporre i frutti in una casseruola e aggiungere il succo di limone. Mettere la casseruola a fuoco bassissimo e lasciare cuocere per circa 1 ora, mescolando di tanto in tanto, finché la frutta non diventa una purea.
A questo punto passate il composto al minipimer.
Aggiungere lo zucchero e rimettere al fuoco per circa 2 ore, mescolando spesso.
Versare la confettura ancora bollente nei vasetti sterilizzati e chiudere bene il tappo. Rovesciare e lasciare raffreddare per creare il sottovuoto.
Conservare in luogo fresco e asciutto.


lunedì 19 settembre 2016

Torta di mele e cioccolato bianco








Non c'è storia....a settembre, quando riaprono le scuole, il tempo si guasta, le giornate si accorciano e prendono subito quel sentore di autunno che mi fa venire una gran voglia.....di dolci!!!
Vabbè, tutte le scuse son buone per farmi venire voglia di dolci, però, a seconda della stagione ci sono i miei gusti che fanno variare gli ingredienti.....
La torta di mele invece, sia per me che per i miei familiari è un "evergreen", piace sempre e comunque, a tutte le temperature e in qualsiasi mese dell'anno, ed é sempre la più richiesta, specialmente da mio marito.
La ricetta che prediligiamo è quella classica che abbiamo già pubblicato anni fa ma, poiché le mele si sposano bene con una miriade di ingredienti, mi sbizzarrisco con gli abbinamenti nuovi salvando capra e cavoli.....il marito è contento e il blog è aggiornato!!! 
La proposta di oggi è una torta veramente golosa, con le mele aromatizzate alla grappa Bertagnolli e l'aggiunta di cioccolato bianco a pezzetti........vi assicuro un connubio da leccarsi i baffi!!!!

Ingredienti:
4 mele (Golde Delicius o Renette)
225 gr di farina 00
200 gr di burro
3 uova
175 gr di zucchero
1 bustina di lievito per dolci
125 gr di cioccolato bianco
2/3 cucchiai di Grappa
Un pizzico di sale
Sbucciate le mele e tagliatele a dadini, mettetele in una ciotola e spruzzatele con la grappa, mescolando bene in modo che si distribuisca.
Setacciate la farina con il lievito e il sale.
Tritate il cioccolato a piccoli pezzetti, in alternativa potete usare gocce di cioccolato bianco.
Montate a crema il burro con lo zucchero usando le fruste elettriche.
Aggiungete le uova e poi, poco alla volta, la miscela di farina e lievito.
Imburrate e infarinate una tortiera di 26 cm di diametro.
Scaldate il forno a 180 gradi.
Mescolate le mele alla cioccolata bianca a pezzetti e unitele all'impasto amalgamando.
Versate il composto nella tortiera, livellate la superficie e cuocete per circa 30 minuti.
Lasciate raffreddare e servite.


lunedì 12 settembre 2016

Cheese cake al Taleggio e uva



Non riesco ancora a credere di essere di nuovo qui, davanti allo schermo del mio computer, a scrivere un post.....
Sono passati più di due mesi dall'ultima ricetta scritta......letteralmente volati, tra impegni lavorativi, vacanze, viaggi ma, soprattutto....dall'attacco acuto di pigrizia....
Ebbene sì, la "vagabondite" l'ha fatta da padrona per tutta l'estate ma adesso eccoci pronte ad affrontare un autunno al meglio della nostra forma!!!
Cosa proporre allora, per ricominciare l'anno accademico? 
Mi é venuta in mente una cheese cake salata, fatta con il Taleggio che ho riportato dal mio viaggio in montagna; un formaggio cremoso, dal sapore intenso e inimitabile, stemperato però con ricotta e caprino.
Ho amalgamato insieme ai formaggi anche del succo d'uva e alcuni acini li ho usati per la rifinitura, facendoli saltare in padella con miele e pepe.
Ho preferito disporre il tutto in bicchierini mono porzione che fanno sempre tanta figura quando ci sono degli ospiti.
Ecco quindi la nostra prima proposta della nuova stagione....semplice, veloce e gustosa come é nostra   abitudine. 
Potevamo impegnarci di più, direte voi?!?! Questo é certo!!! E non mancheremo di farlo, voi continuate a seguirci!!!!

Ingredienti per 6 coppette:

1 scatola di Ritz ( 200 gr circa ) 
100 gr di burro fuso
250 gr di Taleggio 
250 gr di ricotta di mucca
100 gr di caprino o formaggio spalmabile 
1/2 kg di uva bianca
2 cucchiai di miele di castagno 
Pepe nero macinato fresco
Sale

Pestare i cracker Ritz o frullarli nel mixer. Aggiungere il burro fuso e mescolare.
Disporre il composto nel fondo delle coppette e schiacciare bene con un cucchiaio. Disporre in frigo per compattare.
Mettere nel bicchiere del mixer il Taleggio, a cui avrete tolto la crosticina, il caprino e la ricotta.
Amalgamate tutti e tre i formaggi e aggiungete il succo di 5/6 acini di uva schiacciati.
Unire abbondante pepe nero macinato al momento e mescolare.
Togliere gli acini dal grappolo e metterli in una padella antiaderente con miele e pepe nero e un pizzico di sale.
Farli rosolare a fuoco vivace per qualche minuto.
Togliere dal frigo i bicchierini e riempirli con la farcia ai formaggi.
Disporre infine, due o tre acini di uva saltati in padella e con l'aiuto di un cucchiaio versare sopra qualche goccia del liquido di cottura a base di miele e pepe.



domenica 19 giugno 2016

Brioche sofficissime con gelato



Vallè ci ha proposto di partecipare al primo contest Vallè &Burro e noi abbiamo accettato con gioia!  
In occasione dei sei anni del nostro blog ci andava di collaborare nuovamente con questa azienda che da sempre ci segue nel nostro cammino.
La domanda che ci hanno posto è:" vi sentite più dolci o salate?" La risposta è che amiamo sicuramente cucinare di più i dolci!  Se date un'occhiata  al nostro blog lo troverete straripante di torte e affini mentre la carne e verdure sono relegate ad un ruolo molto modesto. 
Pensando ad una ricetta che potesse rappresentarci ci è  immediatamente venuta in mente la brioche con il gelato.  È  un po'  come noi genuina e mette subito di buon umore. Insomma un classico lievitato profumato e soffice  che accompagnato da un gelato pannoso ( super facile da realizzare) diventa un mix irresistibile 




Ingredienti per le brioche:
400 gr di farina 00
200 gr di farina 0
2 uova ( + 1 per spennellare)
150 gr di Vallè & Burro
1 cucchiaino da caffè raso di sale
200 ml di latte intero
200 ml di acqua
1 bustina di lievito di birra secco
la scorza grattugiata di un limone bio
vaniglia ( l'interno di un baccello)
 200 gr .zucchero in granella per decorare

Procedimento per le brioche:

Mettere la bustina di lievito in un bicchiere con poco latte tiepido e lasciare riposare per circa 10 minuti. Nel frattempo miscelare le due farine, unire le uova, la scorza di limone e la vaniglia ed iniziare ad impastare. Miscelare insieme il latte e l'acqua, unire il lievito all'impasto e piano, piano anche la miscela di latte e acqua. Quando l'impasto sarà omogeneo, unire il Vallè & Burro e lavorare energicamente per una decina di minuti. L'impasto non deve attaccarsi alle mani e deve risultare bello lucido. Infine unire il sale ed impastare sino a che sarà incorporato.
Fare una palla e porre a riposare coperto per un paio di ore. 
Divedere in due parti l'impasto e stenderlo alto circa un centimetro con un matterello, con l'aiuto di un coppapasta per ciambelle( o di un bicchiere e una tazzina da caffè) ricavate le vostre brioche. 
Disporre su una placca ricoperta con carta da forno, copritele e lasciatele riposare ancora un'ora.  Circa 20 minuti prima che sia trascorsa l'ora accendete il vostro forno a 180° statico.
Arrivati al termine del tempo sbattere un uovo e con l'aiuto di un pennello spennellate la superficie delle vostre ciambelle. Cospargere con lo zucchero in granella ed infornare per circa 15 minuti.






Gelato senza gelatiera dal blog Araba Felice :
Riporto la ricetta con parole mie perchè ormai sono anni che la faccio, è facilissima e squisita, se volete leggere il post di Stefania cliccate qui
500 gr di panna fresca da montare
1 lattina di latte condensato da 397 gr. ( la mia è da 450 e viene bene ugualmente)
2 cucchiai di liquore ( io ho usato Maraschino)

Mettete in una ciotola il latte condensato e mischiate con il liquore, montate la panna ed incorporatela delicatamente al latte condensato, mettere in uno stampo rettangolare tipo quello da plumcake e riporre in frigo per almeno 5 ore.
Otterrete un gelato strepitoso che non ghiaccia mai. Spesso lo preparo anche nelle formine da gelato con scaglie di cioccolato per la gioia dei miei figli .

Sotto una foto dell'interno delle brioche sofficissime




lunedì 13 giugno 2016

Torta sbriciolata di fragole, yogurt e ricotta




Oggi vi propongo una torta che è nata così, senza troppa convinzione, con quel che c'è in frigo, aggiungendo ingredienti disponibili in questo periodo ma che, con piccole modifiche, potrebbe essere sfruttata in qualsiasi periodo dell'anno.
Avevo bisogno di portare in tavola un dolce veloce e goloso, per sollevare il morale a mia figlia che è alle prese con il primo esame scolastico importante della sua vita: quello di terza media!
La paura e l'apprensione non sono passate, ma la torta è piaciuta tantissimo....e anche questo è un bel risultato!!!
In questa versione ho usato le fragole che tra maggio e giugno sono buonissime, ma potrete variare con pesche, albicocche, ciliegie e con tutto quello che tende a maturare troppo in fretta nella vostra fruttiera.
Adesso, augurando tantissimi "in bocca al lupo" a mia figlia Elena, al mio "nipote" Gianmarco e a  tutti quegli studenti che si trovano in questi giorni ad affrontare gli esami, vi lascio con la ricetta e....corro a risentire storia!!!

Ingredienti:
Per la pasta:
300 gr di farina 00
80 gr di zucchero
1 uovo
120 gr di burro
un pizzico di sale

Per il ripieno
300 gr di fragole
1 vasetto di yogurt alle fragole
150 gr di ricotta fresca
50 gr di zucchero
1 limone bio

In una ciotola disponete tutti gli ingredienti secchi e mescolate bene.
Aggiungete il burro a temperatura ambiente e l'uovo leggermente sbattuto e mescolate con le dita fino a che non risulta un impasto bel amalgamato ma sbriciolato.
Con un po' più di metà impasto, foderate una tortiera imburrata e infarinata.
Mettete il resto della pasta in frigo.
Mescolate la ricotta setacciata con lo zucchero e lo yogurt; aggiungete le fragole lavate, asciugate e spezzettate e la scorza grattugiata di mezzo limone.
Disponete il composto nella tortiera foderata di pasta, facendo attenzione a non arrivare troppo vicino al bordo.
Togliete la rimanente pasta dal frigo e sbriciolatela sopra la farcia di ricotta e fragole, distribuendo in modo uniforme.
Infornate a 180° (forno già caldo) per circa 40 minuti.
Fate raffreddare e servite.

lunedì 6 giugno 2016

Torta al rabarbaro



Sono anni ormai che cerco, in tutti i negozi di frutta e verdura, supermercati e negozi di delicatessen, questo semplice e meraviglioso ortaggio!!!
Chi mi conosce lo sa.....ho sempre avuto una gran fissa per il rabarbaro!!!
Ho stressato per anni la mia dolce metà del blog Simona, con questa voglia di cucinare una torta al rabarbaro con la scusa che mi ricordava i miei viaggi Londinesi di gioventù.....invece la vera ragione della mia imperterrita ricerca era di fare una torta bella e sugosa come quelle che faceva la Signora in giallo!!!
Ebbene sì, sono stata, sono e sarò sempre una fan di Jessica Fletcher....
Le sue Rhubarb Pie mi facevano venire l'acquolina in bocca ad ogni episodio, ma del rabarbaro in commercio nella mia città...neanche l'ombra!!!
Poi la svolta inaspettata....mia cugina Laura ha un ingrosso di frutta e verdura a Firenze, specializzato in prodotti  esotici e,  parlando del più e del meno, le ho chiesto come mai fosse così raro reperirlo.
Mi ha detto che per loro è un prodotto molto comune e me ne ha portato una cassetta intera!!!
Una cassetta intera di bellissimo, profumatissimo e fresco RABARBARO....una gioia per i miei occhi.
Mi sono subito messa all'opera ed ho sfornato la mia prima torta al rabarbaro.....credetemi, vale la pena provarla...
Mi rendo conto che non è facile trovare il prodotto nelle città più piccole o nei paesi ma, se aumenta la richiesta e cominciamo ad usarlo con più frequenza, forse diventerà un ortaggio comune.
Se siete di Firenze o zone limitrofe vi suggerisco di provare a cercarlo qui e provare subito la nostra torta di cui la Signora Fletcher sarebbe orgogliosa...

Ingredienti:
Per la base:
250 gr di farina 00
220 gr di burro
2 cucchiai di zucchero
2 arance piccole
1 pizzico di sale

Per la farcia:
500 gr di Rabarbaro
la scorza grattugiata di un'arancia bio
120 gr di zucchero
50 gr di farina
2 biscotti tipo digestive

Mettere la farina nel mixer, aggiungere il burro freddissimo a pezzetti piccoli e frullare a piccoli impulsi, fino a farlo diventare un impasto granuloso.
Unire il succo delle arance filtrato, lo zucchero e il pizzico di sale e continuare ad impastare a piccoli impulsi fino ad ottenere un impasto morbido ma compatto.
Dividere l'impasto in due parti e metterne una parte in frigo, avvolto nella pellicola.
Stendere la metà dell'impasto in una sfoglia rotonda e foderate con questo una  tortiera di 28 cm di diametro.
Lavate e pulite il rabarbaro, togliendo tutti i filamenti come fareste per il sedano.
Tagliatelo a fettine di circa 1/2 cm di spessore.
Mescolate in una ciotola la farina, lo zucchero e la scorza grattugiata dell'arancia.
Disponete nel fondo della tortiera  foderata di pasta, i due biscotti sbriciolati; aggiungere due cucchiai di composto di farina e zucchero cercando di coprire tutta la base.
Disponete le fettine di rabarbaro sul fondo in modo ordinato.
Spolverate con altri due cucchiai di mix di farina e zucchero e procedete con un altro strato di rabarbaro.
Completate con rabarbaro rimasto e versate tutto il restante mix, spargendo bene.
Stendete il panetto rimasto nel frigo e coprite la farcia sigillando i bordi, formando un cordoncino con la pasta sotto e quella sopra.
Fare dei taglietti sulla superficie per fare uscire il vapore.
Infornare a 220° per i primi 10 minuti, poi abbassate a 180° e proseguite la cottura per 30 minuti.
Servite tiepida o fredda con una pallina di gelato alla vaniglia.







lunedì 23 maggio 2016

Polpettine di carne con crema allo yogurt, senape e miele.




Come far sì che il primo pranzo all'aperto della stagione sia un successo???
Per prima cosa circondarsi di persone piacevoli, poi apparecchiare con cura e sfoderare un nuovo e bellissimo servito di piatti, e per ultimo, anche se non per importanza, portare in tavola qualcosa di sfizioso che metta tutti d'accordo!!! 
Io ho cercato di centrare tutto....e la giornata è stata memorabile....
La parte culinaria, che è quella per me più divertente, mi ha gratificato sopra ogni aspettativa; è stato spazzolato tutto quanto....ed è questo il miglior segno di apprezzamento per chi cucina!!!
Tra le varie preparazioni ce n'è stata una che vi voglio proporre oggi: degli spiedini di polpette di vitello, da "pucciare" in una salsina allo yogurt, senape e miele.
Si possono preparare anche il giorno prima e cuocerle pochi minuti prima di portarle in tavola; come pure la salsa, dal sapore leggermente agrodolce che, insieme allo spiedino farà  una gran bella figura nella vostra tavola.
E proprio della tavola non mi voglio dimenticare, poiché l'apparecchiatura è per me essenziale quanto un piatto ben cucinato.
Per l'occasione ho rinnovato il mio nuovo servito di piatti in porcellana e grès di Villa d'Este, ogni posto tavola di un colore diverso, bellissimi e allegri....proprio come i miei ospiti!!!
Ho accompagnato le polpettine con una insalata a cui ho aggiunto ravanelli e noci.

Ingredienti per 6 persone:

Per le polpettine:
300 gr di macinato magro di vitello
2 fette di pane da tramezzini
4 cucchiai di latte
2 uova
Erbe aromatiche fresche a vostro piacere
( io ho usato basilico, erba cipollina e prezzemolo)
1 cucchiaio di Senape dolce
1 spicchio d'aglio
Sale e pepe

Per la salsa:
250 gr di yogurt bianco
1 cucchiaio di Senape dolce
1 cucchiaio di miele
1spicchio d'aglio
Sale e pepe

Bagnare il pane da tramezzini con il latte.
Sbriciolarlo con le mani e aggiungerlo alla carne macinata.
Unire le uova appena sbattute, il sale e il pepe, le erbe fresche sminuzzate e il cucchiaio di senape.
Mescolare bene con l'aiuto delle mani e formate delle polpettine della grandezza di una noce.
In una padella mettete l'olio, l'aglio in camicia e fatelo dorare.
Togliete lo spicchio d'aglio e disponete le polpettine, facendole dorare da tutti i lati, girandole delicatamente con l'aiuto di due cucchiai.
Tenetele in caldo e procedete con la preparazione della salsa.
Mescolate lo yogurt con la senape e il miele.
Strizzate lo spicchio d'aglio sopra il composto, salate, pepate e mescolate bene.
Disponete la salsa in una ciotolina individuale e macinate in superficie del pepe nero.
Presentate in tavola le polpettine infilate in lunghi stecchini e cosparse di un filo di salsa.
Servite con una fresca insalata.

Il bellissimo servizio di piatti della foto, ma anche tantissimi altri, li potrete trovare su: http://www.livingo.it
                     





mercoledì 18 maggio 2016

Purea di fave


Ci sono persone che quando fanno una cosa ci mettono così tanta passione ed energia che riescono ad ottenere risultati sorprendenti in qualsiasi campo si cimentino.
Questo è la descrizione super-sintetica della nostra amica Morena!!!
Sì, perché per descrivere bene tutte le sue innumerevoli sfaccettature ci vorrebbe.....altro che un semplice post!!!
Tutto questo per introdurre la preparazione di oggi che è proprio una sua creazione: una purea di fave, semplice e genuina, dal sapore forte e leggermente pungente che ti fa assaporare tutta l'energia della tarda primavera e pregustare la pienezza dell'estate.
E anche questa descrizione combacia perfettamente col suo animo!!!
Il periodo dei "baccelli", come li chiamiamo noi ad Arezzo, è proprio questo; sono buonissimi mangiati così, naturali appena sgusciati, magari accompagnati da una bruschetta di pane e olio buono e una fettina di pecorino fresco.
Per portare in tavola un antipasto diverso, per una cena veloce, o comunque per sperimentare una nuova ricetta, provate questa purea.....non ve ne pentirete!!!

Ingredienti:
500 gr di fave fresche
olio evo
sale e pepe
Qualche foglia di basilico

Sgusciare le fave e decorticare quelle più grosse, lasciando al naturale i semi più teneri.
Lavare bene e asciugare con un canovaccio.
Mettere le fave in una pentola con un po' di olio extravergine, in modo che siano tutte belle unte.
Unire le foglie di basilico, il sale e il pepe.
Lasciare cuocere a fuoco bassissimo per circa 15\20 minuti, finché non vedrete che sono diventate tenere e grinzose.
Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.
Mettere le fave, ormai tiepide, nel bicchiere del minipimer e frullare aggiungendo olio a filo, fino a che non diventa una bella crema densa e spumosa.
Mettere in un contenitore a chiusura ermetica e tenere in frigo fino al momento di servire.
Si accompagna bene con fettine di pane integrale tostato.
Si conserva in frigo per diversi giorni.

giovedì 5 maggio 2016

Panna di mele alla grappa e croccante di pistacchio



La panna di mele è una ricetta con una importante storia di famiglia alle spalle, colgo l'occasione di raccontarvela contestualmente alla nostra uscita a Trento come ospiti dell' Istituto Tutela Grappa del Trentino
Guidata dal giornalista enogastronomico Alessandro Maurilli,  insieme alla mia meravigliosa metà del blog Claudia e alle fantastiche blogger Marta de Il dolce crear e Valentina de Il peperoncino verde siamo partite alla volta della bellissima città di Trento in una calda giornata primaverile.
Il Trentino è meta delle mie vacanze da moltissimi anni, sia nella stagione estiva per depurarci con l'aria di montagna che in inverno per poter usufruire di una delle località più belle del mondo per praticare lo sci.
Quello che non avevo mai fatto, e che adesso diverrà una tappa obbligatoria, sono le visite alle distillerie di grappa; un'esperienza che mi ha estasiato a partire dai racconti dei distillatori che ci hanno trasmesso tutta la loro passione per la creazione di un prodotto qualitativamente eccellente.

Abbiamo visto la distilleria Pezzi, ,  gestita a livello famigliare con tutto l'amore e la cura che solo una famiglia con un grande cuore può avere. Ci siamo sentite accolte come fossimo anche noi parte di questo clan, ci siamo immaginati le notti a distillare la grappa inebriate dal profumo che aleggiava intorno a noi. Abbiamo potuto godere degli sterminati campi di meli in fiore che circondano la distilleria ed è stato uno spettacolo che ci ha commosse. Il mio obiettivo ha potuto cogliere solo in parte la natura incontaminata che ci circondava, spero con questi pochi scatti di farvi scorgere almeno in parte la bellezza del luogo.



Successivamente l'affascinante patron della distilleria Bertagnolli, il signor Beppe Bertagnolli ci ha guidate nella sua azienda dove la tecnologia va di pari passo con la tradizione. Ho scoperto che la grappa può essere distillata a bagnomaria, in questo modo il riscaldamento della vinaccia avviene in modo più graduale e la grappa risulterà più profumata. Ho visto le botti dove la grappa viene messa ad invecchiare e mi è sembrato di vedere un tesoro, un patrimonio culturale che solo in Trentino è possibile ammirare. La grappa qui ha un sapore ed un profumo che mi ha stregata, una volta tornata a casa l'ho sperimentata oltre che al naturale nelle mie ricette del cuore, posto dove si è posizionata con la rapidità dei grandi amori.

Il nostro tour è proseguito facendo quello che è la nostra passione: cucinare!
 Abbiamo avuto la possibilità di farlo con uno cuoco del calibro di Paolo Betti, chef del Rifugio Maranza che ci ha insegnato con grandissima professionalità, ma anche con la semplicità che lo caratterizza, a preparare degli eccellenti canederli .
La sua scelta accurata delle materie prime, la sua voglia di valorizzarle il più naturalmente possibile ha reso questa preparazione tradizionale nuova e ancora più gustosa. 
Il fatto che prima d'incontrarci fosse andato a raccogliere l'ortica per preparare dei canderli particolari mi ha molto colpita, ultimamente siamo abituati a vedere chef che fanno dell'arroganza la loro pietanza principale, la sua modestia e la sua indiscutibile bravura lo rendono  al contrario una persona fuori dal comune che spero di poter incontrare nuovamente. Sotto le foto delle "nostre" creazioni.



Eccomi infine a raccontarvi la mia ricetta del cuore: la panna di mele
Partiamo subito col dire che a dispetto del nome la panna di mele non contiene panna ed ha questo nome solo per l'aspetto pannoso che presenta.
La prime notizie di questa preparazione vengono dai racconti che la  nonna Bruna ha fatto alla mia mamma.
 Siamo a metà degli anni venti quando il  prozio Bruno, primo pasticciere del mio paesello nel cuore della Toscana, decise di sposarsi con la prozia Vera. Fu pensato un banchetto di nozze che potesse essere ricordato nel tempo da tutti gli invitati, la nonna racconta che furono accolti da cioccolata calda servita da brocche in argento e che in terra erano stati disposti confetti a formare un vialetto. Quello che però la colpì fu l'elegantissimo dessert servito a fine pasto prima della torta nuziale, una sofficissima spuma alle mele che aveva la consistenza di una panna ma il sapore e il profumo di frutta che dava quel senso di tradizione che lo zio tanto amava.
Da quel giorno divenne il dessert che ricordava gli eventi famigliari, fu preparato al matrimonio della nonna negli anni trenta, poi a quello dello zio Aldo negli anni cinquanta e per finire a quello della mia mamma nei primi anni sessanta. Ogni volta la semplicità di questa preparazione conquistava gli ospiti che avevano avuto la fortuna di assaggiarlo.
Oggi, per la prima volta, ho convinto la mia mamma a condividere questa ricetta nel  blog 
 Di mio ho apportato solo piccole modiche per pastorizzare l'albume e ho aggiunto la grappa per renderlo ancora più gustoso. Se volete potete servirlo con una spolverata di cannella.


Per la panna di mele ( circa 12 coppe):

1 kg di mele golden o renette
90 gr di zucchero semolato
2 cucchiai di grappa trentina Bertagnolli
2 cucchiai di acqua
1 albume di uovo

Lavare le mele e cuocerle in forno intere e con la buccia per circa 20 minuti ( controllare quando sono morbide). Questo sono fredde raccogliere la polpa e metterla da parte. In una ciotola  o nella planetaria mettere l'albume di uovo.  In un pentolino sciogliere lo zucchero con l'acqua e far cuocere sino ad ottenere uno sciroppo bianco, versarlo sopra l'albume ancora bollente ed incominciare a montare  con una planetaria o uno sbattitore elettrico, unire anche la polpa di mele e la grappa e montare sino a che avrete un composto spumoso con la stessa consistenza della panna montata.

Per il croccante di pistacchio:

100 gr. zucchero semolato
100 gr. pistacchi sgusciati non salati

In un tegame dal fondo alto mettere a sciogliere lo zucchero sino a che non raggiungerà un colore dorato, unire i pistacchi e versare su un piano in marmo unto con olio di semi.  Schiacciare con un matterello e quando è freddo ridurre in piccoli pezzi.

Preparate le coppe decorando con il croccante di pistacchio.







mercoledì 4 maggio 2016

Patè di anatra alla grappa con mele saltate



La magia di un viaggio per me, comincia  dal momento in cui chiudo dietro di me la porta di casa.
Il percorso che mi separa dalla meta lo considero parte integrante della vacanza, godendo appieno di paesaggi, odori e sensazioni che cambiano col passare delle ore.
E' cominciata così la mia esperienza a Trento con la mia metà del blog nonché amica del cuore Simona, ospiti dell' Istituto Tutela Grappa del Trentino per la seconda edizione del Master del Canederlo.
L'idea di imparare a fare i Canederli, sotto la supervisione di uno chef del calibro di Paolo Betti, mi rendeva euforica, come pure mi elettrizzava l'approccio con la Grappa che, francamente, conoscevo assai poco...
Non ero preparata però a quello che mi aspettava....all'odore inebriante che si sente entrando nelle distillerie, la pulizia maniacale di tutto quello che viene a contatto con la vinaccia, all'amore con cui parlano della loro "creatura" i distillatori, dalla più piccola che abbiamo visitato, quella della famiglia Pezzi, alla più grande, quella della famiglia Bertagnolli, una vera e propria industria, dove nonostante le migliaia di bottiglie prodotte, si percepisce la passione del proprietario per il suo lavoro e, sono sicura, per ogni singola goccia di grappa prodotta.
Ho ammirato lo spirito di iniziativa e la forza di carattere di queste persone che non si adagiano mai nel loro lavoro di cui sono maestri, ma trovano il modo, anno dopo anno, di modernizzare un'arte antica, senza stravolgere il risultato.
La storia di una bottiglia di grappa nasce da una vendemmia e dalla sapiente scelta delle vinacce migliori da parte dei maestri distillatori.
La velocità, che male si coniuga nelle altre fasi di lavorazione, in questa prima parte è determinante: le vinacce devono passare più in fretta possibile nei grandi alambicchi di rame per non compromettere il risultato.
Vengono scaldate e portate alla giusta temperatura per sprigionare la parte alcolica che, all'inizio è piuttosto forte e pungente e deve essere scartata; questa fase è chiamata taglio della testa.
Quello che viene dopo è il cuore della Grappa, l'essenza che farà di un ammasso di grappoli, il preziosissimo liquido.
Adesso è il momento di tagliare la coda, la parte finale del processo di trasformazione.
Come diceva una pubblicità di quando ero piccola, "si getta la testa, si getta la coda e rimane solo il cuore", ed è proprio il cuore che viene in mente vedendo la dedizione e l'amore dei distillatori per il loro prodotto.
Vi ho elencato le fasi che più mi hanno colpito e probabilmente avrò tralasciato tanti passaggi importanti e di questo mi scuso, ma spero di avervi trasmesso tutto l'entusiasmo che ha caratterizzato questo breve ma intenso viaggio e magari avervi fatto venire voglia di saperne di più, di partire alla scoperta di una città incantevole alla ricerca dei segreti nascosti in una bottiglia di Grappa che da quel momento in poi, ne sono certa, assaporerete con un altro spirito e altre papille!!!
E dopo tutta questa premessa, la ricetta di oggi non poteva che essere a base di grappa....


Patè di anatra alla grappa con mele :
400 Gr. di petto d'anatra
200 Gr. di fegato d'anatra
200 Gr.  di cipolla bianca
150 Gr.  di pancetta
30 ml di olio extravergine di oliva
70 Gr. di burro
100 ml di grappa trentina Bertagnolli
1 ciuffo di salvia - pepe nero - sale
Affettare sottilmente la cipolla e la pancetta, mettere a rosolare a fuoco  basso in un tegame per circa 15 minuti.
Nel frattempo lavare bene il fegato facendo attenzione che non vi sia il sacchetto con la fiele.  Farlo a pezzetti e metterlo da parte. Togliere la pelle al petto di anatra e fare anch'esso a pezzi di uguale dimensione.
Unire le carni al fondo di cipolla , mescolare ed unire la salvia e far cuocere per 20 minuti circa. Aggiustare di sale e dare un'abbondante spolverata di pepe nero. Alzare la fiamma ed aggiungere la grappa, non deve sfumare del tutto quindi dopo un paio di minuti spegnete il fuoco. Far raffreddare il tutto, togliere la salvia e porre in un mixer. Unire il burro a temperatura ambiente e frullate sino ad avere un composto cremoso. Disporre in una teglia in modo che l'impasto sia alto circa 3 cm. Porre a riposare un frigo per una notte.
Mele saltate:
1 mela Golden del Trentino
20 Gr di zucchero di canna o muscovado
20 Gr di burro
Tagliate a cubetti la mela, mettere in una padella il burro e non appena soffriggere unite le mele e lo zucchero. Far cuocere per pochi minuti affinché la mela rimanga croccante.  Le mele vanno messe calde nel piatto di portata.
Impiattamento:
Con un coppapasta tagliare il patè,  metterlo su di un piatto di portata e decorare con zeste di limone biologico e alcuni grani di pepe rosa. Unire le mele ed un ciuffetto di finocchio selvatico.
Si accompagna con un bicchierino di grappa fredda.

lunedì 18 aprile 2016

Ravioli di grano Saraceno con porri, Gorgonzola e noci.




Dopo varie Domeniche lavorative, finalmente ieri ero a casa.
Quando capita questa "meravigliosa" congiunzione astrale, potete immaginare che ho veramente 1000 cose da fare rimaste indietro nelle settimane lavorative.
I lavori domestici li faccio come se fossi stata morsa dalla tarantola, velocissima ed agitata, per ottimizzare il tempo libero e lasciarmi ore preziose per fare quello che veramente mi piace: passeggiare senza meta, leggere e ovviamente cucinare!!!
Ieri è stata una giornata proficua, sono riuscita a fare tutto ciò che mi ero prefissata, addirittura mi sono cimentata con una delle cose che più amo fare dopo i dolci...la pasta fresca!!!
Avevo a disposizione della farina integrale di grano Saraceno e ho pensato di utilizzarla per fare dei ravioli che in casa mia piacciono tanto ed era un po' che mancavano dalla tavola.
Il ripieno vedeva obbligato l'utilizzo dei porri che avevo comprato in abbondanza, uniti al gorgonzola che a noi piace tanto.
Per il condimento dei ravioli, vista la farcia saporita e calorica, sono andata sul semplice: poco burro, pepe e qualche gheriglio di noce tritato.
E' venuto fuori un primo piatto da leccarsi i baffi!!!

Ingredienti per 6 persone 
Per la pasta
300 gr di farina di grano Saraceno
200 gr di farina 0
5 uova 
un pizzico di sale
Per la farcia
3 porri
250 gr di Gorgonzola
1 cucchiaio di maizena
poca acqua
sale
Per condire
una grossa noce di burro
50 gr di gherigli di noce
pepe q.b.

Mescolare le due farine e formare la fontana sulla spianatoia. Disporre sul bordo il sale.
Aprire le uova nel centro della fontana e con l'aiuto di una forchetta, sbatterle delicatamente, aggiungendo via via un po' di farina fino ad omogeneizzare il tutto, formando un impasto.
A questo punto, aiutandovi con le mani, impastate bene almeno 5 minuti, fino a che non diventa un impasto morbido ed elastico.
Fate riposare avvolto nella pellicola.
Procedete alla preparazione della farcia.
Affettate sottilmente i porri e metteteli a stufare, con poco olio e un goccio d'acqua, in una padella capiente.
Quando sono appassiti e morbidi, unite il cucchiaio di maizena sciolto in poca acqua fredda e mescolate.
Unite il Gorgonzola a pezzetti e lasciate sciogliere mescolando delicatamente.
Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.
Riprendete il panetto di pasta e, un pezzetto alla volta tiratelo con la macchina per la pasta (se volete, potete farlo anche a mano).
Ogni due strisce di pasta che fate, disponetene una  nella spianatoia e farcitela con dei mucchietti di farcia
distanziati  circa 3 cm l'uno dall'altro.
Coprite con la seconda striscia e con le dita togliete l'aria intorno al mucchietto di farcia.
Ritagliate il raviolo con l'aiuto dell'apposita rotella e continuate così fino alla fine della pasta.
Portate ad ebollizione una capiente pentola d'acqua e cuocete i ravioli per circa 5 minuti.
Scolateli e saltateli in padella con burro fuso e pepe.
Disponete i ravioli nel piatto e cospargeteli con i gherigli di noce tritati.

lunedì 11 aprile 2016

Rotolo al cioccolato e mascarpone




Il mio bambino di 320 mesi è tornato dalla gita, è stato via con la scuola per un'intera settimana e da brava mamma italica sono stata in apprensione per tutto quello che gli sarebbe potuto accadere. Mangerà, dormirà, gli farà freddo???
In realtà non sono così ma il pensiero che il prossimo anno andrà a vivere da solo mi inquieta abbastanza, mi chiedo se sarà in grado di fare quello che fino ad oggi ha dato per scontato o se sentirà la nostra mancanza.
Siccome sono un donnino pratico ho deciso che prima di tutto deve sapersi cucinare qualcosa, non una pasta o una fetta di carne.....  parto dalle basi e gli insegno un dolce ipercalorico ma che fa tanto nonna Alda.
Prima regola della nonna VIA LA BILANCIA!
Per i dolci basta un cucchiaio  e quello che non sta nel cucchiaio di sicuro può essere misurato in un bicchiere. I cucchiai non devono essere rasi e neanche stracolmi, una via di mezzo.
L'importante nella cucina come nella vita è avere occhio per le cose!
Armato di uno sbattitore elettrico il mio piccolo principe sarà in grado di conquistare il mondo della pasticceria casalinga e forse il profumo di dolce gli farà sentire meno la mancanza di casa.







Ingredienti e procedimento per la pasta biscotto al cioccolato:

6 uova a temperatura ambiente
12 cucchiai di zucchero ( 275 gr circa)
5 cucchiai di farina ( 100 gr circa)
1 cucchiaio di cacao ( 20 gr circa)
1 pizzico di sale

Accendere il forno statico a 170°, coprire la teglia ( cm 30 x 40) con carta da forno.

Mettere lo zucchero in una ciotola, unire il sale ed un uovo intero ( tuorlo e chiara ma niente guscio eh!!), aggiungere un altro uovo e continuare a montare. Procedere così sino a che non si saranno usate tutte le uova. si dovrà ottenere un composto molto gonfio e soffice, vi ci vorranno circa 20 minuti.
 Miscelare la farina con il cacao facendo attenzione che non ci siano grumi. Con un mestolo o un paio di forchette mescolare il composto  di uova dal basso verso l'alto mentre si aggiunge la farina ed il cacao poco alla volta facendo attenzione a non  far smontare la miscela di uova e zucchero. Una volta che sarà tutto ben amalgamato versare l'impasto nella teglia ed infornare per 10/12 minuti.
Non appena sfornate, rovesciate il composto su un canovaccio da cucina ed arrotolatelo immediatamente. l
Lasciar raffreddare almeno trenta minuti prima di farcire.


Ingredienti  e procedimento per la farcia e la copertura :
750 gr di mascarpone
100 gr di zucchero a velo
200 ml di Nutella
 1 dito (50 ml) di latte
200 gr, di cioccolato fondente

 Con lo sbattitore elettrico montare il mascarpone con lo zucchero a velo ed il latte per pochissimi minuti.
Aprire il rotolo e spalmare con il mascarpone, scaldare leggermente la nutella per renderla più fluida e cospargere il ripieno. Arrotolate nuovamente e togliete le una fetta per ciascun lato per rendere il dolce più bello a vedersi.
Sciogliere a bagnomaria o nel microonde il cioccolato, versarlo sulla torta.
Far riposare in frigo un paio di ore.



lunedì 4 aprile 2016

Torta con ricotta e nocciole



La bella stagione dovrebbe farmi desistere dalla preparazione di dolci....
L'idea di abitini leggeri e soprattutto la prova costume, mi fanno da deterrente per le preparazioni più golose.
E in effetti mi ero riproposta di evitarli per almeno un paio di mesi, fino all'inizio dell'estate, quando, una fila di compleanni in famiglia, mi avrebbero obbligato piacevolmente a una deroga.
Avevo da tempo in mente di riordinare la dispensa, piena fino all'inverosimile di cose che non sapevo neanche di avere, ed è proprio in questo frangente che mi sono ritrovata in mano due sacchetti di nocciole bellissime, che non sarebbero potute arrivare all'estate e.......l'economa padrona di casa è venuta fuori!!!
Non potevo rischiare di buttare quelle meravigliose nocciole e non mi venivano in mente altro che preparazioni dolci, quindi, con enorme sacrificio.......ho preparato questa torta, ma il vero sacrificio è stato mangiarne una sola, piccola fettina.....


Ingredienti:
Per la base:

220 gr di farina 00
3 cucchiai di latte
2 uova
120 gr di zucchero a velo
120 gr di burro
70 gr di nocciole spellate
un pizzico di sale
Per la farcia:
250 gr di ricotta
120 gr di zucchero
4 dl di latte
30 gr di amido di mais
3 tuorli
3 cucchiai di crema spalmabile alla nocciola
30 gr di nocciole intere

Tostate qualche minuto in forno le nocciole.
Frullatele nel mixer con un cucchiaio di zucchero a velo.
Unite nel bicchiere del mixer il restante zucchero, il burro freddo a pezzetti, la farina e un pizzico di sale.
Frullate velocemente a più riprese in modo da ottenere un composto sbriciolato.
Aggiungete le uova e il latte freddo e frullate ancora fino ad ottenere un composto ben amalgamato.
Formate un panetto ed avvolgetelo nella pellicola; mettete in frigo a riposare per 1 ora circa.
Procedete con la preparazione della crema: montate i tuorli con lo zucchero fino a farli spumosi e chiari.
Unite l'amido di mais e la ricotta ed aggiungete il latte, mescolando bene.
Togliete la pasta dal frigo e stendetela a uno spessore di circa 5 mm.
Foderate con la pasta una tortiera, imburrata e infarinata, facendo in modo che la pasta debordi.
Con un coltello, rifinite il bordo della tortiera.
Bucherellate il fondo con la forchetta, stendete la crema di nocciole su tutta la superficie e disponete sopra le nocciole intere.
Versate la crema di ricotta e cuocete a forno preriscaldato a 180° per circa 40\45 minuti, finchè la superficie non è dorata.
Togliete dal forno e fate raffreddare.



lunedì 14 marzo 2016

Torta Diplomatica




Uno dei miei ricordi indelebili dell'infanzia è legato alla domenica mattina.
Mi svegliavo sempre presto, pimpante e allegra come non lo ero mai nei giorni di scuola, con i rumori familiari e rassicuranti della nonna in cucina.
L'odore del soffritto, che ad alcuni può sembrare disgustoso di prima mattina, a me faceva pregustare una giornata lenta e felice, circondata dalla mia famiglia che nel resto della settimana vedevo in maniera frettolosa.
Noi bambine, avevamo un solo compito, uscire di casa per la Messa e, prima di tornare a casa, fermarsi a comprare le "paste" per il dessert.
Vi immaginate due bambine golose, davanti al bancone della pasticceria con il compito di scegliere non più di sei paste???  Un vero supplizio....le avremmo prese tutte!!!
Se su alcune poteva esserci differenza di gusti tra me e mia sorella, su una non c'erano dubbi di scelta: la "zuppetta" era la preferita da entrambe.
Queste dolcissime paste, con uno strato alto di crema pasticcera e uno di pan di spagna bagnato di Alchermes, racchiusi tra due sfoglie di friabile pasta sfoglia, con tanto di quello zucchero a velo sopra da lasciare nelle nostre bocche dei baffetti deliziosi, di cui andavamo pazze, altro non sono che dei tranci di Torta Diplomatica.
La ricetta è semplice e veloce se comprerete pasta sfoglia e pan di spagna già pronti ma, se volete cimentarvi almeno sul pan di Spagna fatto da voi, seguite i nostri consigli qui.


Ingredienti:

2 rotoli di pasta sfoglia rettangolare
1 Pan di Spagna già pronto o fatto in casa
2 cucchiai di zucchero
Per la bagna:
1 bicchierino di Alchermes
1 cucchiaio di zucchero
acqua qb
Per la crema pasticcera:
5 tuorli
150 gr di zucchero
400 ml di latte intero
100 ml di panna fresca
20 gr di amido di mais
20 gr di amido di riso

Unire lo zucchero ai tuorli, aggiungere i due amidi e frullare bene con le fruste elettriche.
Portare al punto di ebollizione la panna con il latte, aggiungere le uova montate con gli amidi.
Il composto di uova formerà un tappo sul latte, aspettate che venga bucato dal latte in ebollizione ed a questo punto spegnete il fuoco e cominciate a mescolare energicamente con una frusta.
La crema sarà subito pronta, mettetela in una ciotola, copritela con la pellicola e mettetela  in frigo a raffreddare.
Disponete i due rettangoli di pasta sfoglia in due teglie da forno, bucherellate con i rebbi di una forchetta e cospargete la sfoglia di zucchero.
Infornate a 180° per 15/20 minuti.
Quando anche la pasta sfoglia si è raffreddata procedete con l'assemblaggio della torta.
Posizionate su un vassoio il primo rettangolo di pasta sfoglia, cospargetelo con un generoso strato di crema.
Disponete sopra uno strato di pan di Spagna di circa 2 cm, della stessa misura della pasta sfoglia.
Bagnate il pan di Spagna con l'Alchermes mescolato all'acqua e zucchero, diluendo più o meno a seconda dei gusti e se ci sono bambini in casa.
Continuate disponendo la crema sopra il pan di Spagna e poi l'ultimo strato di sfoglia.
Spolverizzate con tanto zucchero a velo.








                                                                                                                                                                                        










lunedì 7 marzo 2016

Torta buonissima al latte condensato




Ho la fortuna di avere un carissimo amico di famiglia che spesso mi regala dei libri di cucina molto vecchi. Questi volumetti destano in me molta curiosità: mi piace sapere quali fossero le ricette in voga negli anni  '40 e '50 e come esse siano cambiate nel tempo.
L'ultimo libro che ho ricevuto è  "A tavola - ricette di attualità  di Rosalia" del 1944, un delizioso manualetto illustrato che propone una cucina alla portata di tutte le massaie. 
In particolare mi ha colpito  la ricetta per preparare un dolce facilissimo contenente latte condensato.
 Nella mia testa le torte contenenti questo ingrediente erano molto più  recenti, non ripensando che anche la mia mamma mi diceva sempre che nel periodo della guerra, gli americani avevano portato grandi quantità  di latte condensato da distribuire alle famiglie.
In men che non si dica la torta era nel forno e, per non farmi mancare niente, ho deciso di farcirla con una crema al formaggio in pieno American style.
Il risultato è  questa torta soffice e molto gonfia dal sapore delicato. 



Ingredienti per la torta buonissima:
150 Gr. di cacao zuccherato
3 uova grandi
250 Gr di farina 00
1 barattolo di latte condensato zuccherato ( 397 Gr. )
1 bustina di lievito in polvere per dolci
1 pizzico da sale

Procedimento per la torta buonissima:

Accendere il forno statico a 170 gradi, imburrare ed infarinare una tortiera dal diametro di 24 cm.
Montate i tuorli con il cacao, unire la farina e il latte condensato. Montate a neve le chiare con un pizzico di sale ed aggiungerle al composto mescolando delicatamente dall'alto verso il basso.
Qualora le uova non fossero grandi aggiungete all'impasto, subito dopo il latte condensato, 100 ml di latte.
Cuocere per 40 minuti.

Farcia al formaggio spalmabile:

500 Gr di formaggio spalmabile tipo Philadelphia
150 Gr di zucchero a velo
a piacere un po'  di vaniglia
Mescolare gli ingredienti sino ad avere un composto cremoso.
Farcire la torta con la crema e decorare con zucchero a velo.

venerdì 26 febbraio 2016

Pici ai carciofi e pancetta








Ingredienti per 6 persone per preparare i pici :

1 kg di farina 00 ( più un poca 
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 uovo
1 pizzico di sale
500 ml circa di acqua

Procedimento:

Mettere in una ciotola o in un robot da cucina la farina con l'uovo, l'olio ed il sale. Iniziare ad impastare aggiungendo l'acqua poco per volta. Dovrete ottenere un impasto abbastanza consistente, lavoratelo bene e poi con le mani battetelo sul vostro piano di lavoro.
Alla fine dovrete avere un impasto liscio, lucido ed elastico. Avvolgetelo nella pellicola e ponetelo a riposare per almeno 30 minuti.
Preparate una ciotola con farina per passarci i pici.
Dividete l'impasto in 5 parti e stendete una per volta dell'altezza di 0,5 cm circa. Togliate a fettine sottili di circa 3 mm e rotolate ognuna sul piano di lavoro sino ad ottenere degli spaghettoni lunghi.
passateli nella ciotola con la farina e disponeteli su un piano. Procedere in questo modo sino alla fine dell'impasto.
Cuocere in acqua bollente salata per 3 minuti circa.

Ingredienti per il sugo pancetta e carciofi:

4 carciofi morelli
2 fette di pancetta spesse 8 circa 150 gr.
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio
sale 
pepe nero
due spicchi di limone

Procedimento:
Pulire i carciofi togliendo le foglie più esterne, tagliare i cuori a fettine sottili e porli in acqua fredda acidulata con il limone affinché non anneriscano.
In una padella mettere a soffriggere nell'olio lo spicchio di aglio, quando sarà dorato unire la pancetta che nel frattempo avrete tagliato a cubetti. Quando la pancetta sarà rosolata scolarla dall'olio e metterla da parte. 
Nell'olio mettete le fette di carciofo ben scolate dall'acqua e tamponate con carta assorbente, far friggere velocemente ed aggiustare di sale.
Unire i pici cotti e scolati, la pancetta ed una generosa dose di pepe nero. Saltare tutto in padella e servire subito.







lunedì 22 febbraio 2016

Pesto di cavolo nero



Quanto ho odiato il cavolo nero nella mia infanzia......soprattutto in questi periodi dell'anno in cui l'orticello della nonna ne produceva tanto ed eravamo costretti a mangiarlo giorni e giorni....
In altre regioni d'Italia forse a malapena conoscono questo tipo di verdura, ma per noi Toscani è uno dei capisaldi della nostra cucina povera.
Crescendo i gusti cambiano e, negli anni, ho cominciato ad apprezzare tanti prodotti che prima non avrei neanche assaggiato; adesso, purtroppo o per fortuna mi piace proprio tutto, ma tutto!!!
Il cavolo nero è quindi entrato fra le verdure di stagione che cucino con regolarità, aiutata anche dal fatto che fin da piccola a mia figlia piaceva da matti.
Lei però lo ama crudo, mangiato così tipo insalata e quindi ho cercato di proporle ricette alternative che mantenessero il sapore intenso e aromatico che lo caratterizza e che a lei piace tanto,  variando però la proposta in tavola.
Ecco che il pesto con il cavolo nero diventa un must in questo periodo, golosissimo, velocissimo e dal sapore particolare.
Potete condirci tutti i tipi di pasta che preferite; io ho scelto i fusilli giganti di Pasta Panarese che catturano il condimento in maniera perfetta.
Vi lascio alla semplicissima ma non meno gustosa ricetta di oggi.

Ingredienti:

300 gr di cavolo nero (solo le foglie più tenere)
30 gr di pinoli
30 gr di mandorle
30 gr di noci
50 gr di pecorino grattugiato
La scorza di 1 limone bio grattugiata
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

Lavate e asciugate le foglie di cavolo nero.
Togliete la costola centrale della foglia.
Mettete le foglie di cavolo nero nel bicchiere del mixer insieme alla frutta secca e la scorza del limone grattugiata.
Salate e pepate poco, sarete sempre in tempo ad aggiungerlo poiché il cavolo nero é piuttosto saporito.
Frullate aggiungendo man mano l'olio a filo.
Quando il pesto si é amalgamato e risulta piuttosto cremoso, mettetelo in una ciotola capiente.
Lessate la pasta che preferite, scolatela al dente, lasciate qualche cucchiaio di acqua di cottura che aggiungerete al pesto.
Mescolate bene e servite subito, spolverizzando con il pecorino grattugiato.
P.S. Se non amate ilo gusto troppo intenso del cavolo nero crudo, potete sbollentarlo 5 minuti, strizzarlo bene e sostituirlo a quello crudo nella ricetta.

lunedì 15 febbraio 2016

Torta di riso e ricotta





La torta di riso è un dolce che in monoporzione è facile trovare in tutti i bar della nostra zona, io amo prepararlo abitualmente nella versione riportata sul libro dell'Artusi e la cui ricetta potrete trovare qui.
In questa occasione ho voluto leggermente modificarlo racchiudendolo in un guscio di frolla e aggiungendo della ricotta freschissima che avevo appena acquistato. 




Ingredienti e procedimento:

Per il ripieno:

1 bicchiere da cucina colmo di riso originario
1 bicchiere ( il solito di quello del riso) di acqua
1 bicchiere            "          "                    di latte intero
3 uova
200 gr zucchero
300 gr di ricotta di mucca freschissima
1 pizzico di sale
la scorza di un limone biologico

Mettere il riso, l'acqua, il latte, 100 gr di  zucchero, la scorza di limone e il sale in una pentola e porre sul fuoco. Dal momento dell'ebollizione far cuocere per 12 minuti, il liquido deve essere assorbito e dovrete avere un composto cremoso. Unire le uova e mescolare bene. Aggiungere la ricotta precedentemente lavorata con il rimanente zucchero ed amalgamare delicatamente.

Per la frolla:

350 gr di farina
1 uovo intero + 1 tuorlo
120 gr di zucchero
la scorza di un limone biologico
200 gr di burro ( tiratelo fuori dal frigo almeno 30 minuti prima)

In una ciotola mettete la farina, il sale e la scorza di limone, disporre sopra il burro e lo zucchero. Lavorare brevemente questi ultimi due ingredienti ed aggiungere l'uovo ed il tuorlo incorporando anche gli ingredienti secchi sottostanti. Non appena si forma una palla smettete di lavorarla, avvolgetela nella pellicola e ponete a riposare in frigo per 30 minuti.
Accendete il forno ventilato a 180°
Stendere la frolla e disporla in una teglia di 28 cm di diametro avendo l'accortezza di lasciare da parte poca pasta che servirà per la decorazione. Versate all'interno il ripieno e rifinite con le strisce di frolla.
Infornare per 45 minuti







lunedì 8 febbraio 2016

Tortino dal cuore morbido con ganache al cioccolato bianco



Questo dolcetto è ormai un classico che però non stanca mai a casa mia, il cioccolato è l’ingrediente dell’amore e per questo abbiamo deciso di proporvelo nella settimana che ci porterà a San Valentino.
Non paghi di una dose di cioccolato ci abbiamo messo sopra il cioccolato bianco per renderlo ancora più godurioso. Si prepara in pochissimo tempo e il riposo in frigo ( essenziale) vi consentirà di cuocerlo solo all'ultimo momento senza interferire con il resto della cena.
Buona settimana a tutti

Ingredienti per 10 tortini:

200 gr di cioccolato fondente di ottima qualità
4 uova
160 gr di burro
160 gr di zucchero a velo
40 gr di farina
200 gr di cioccolato bianco
100 ml di panna liquida
1 pizzico di sale

Procedimento:

Sciogliere a bagnomaria  o con il microonde il cioccolato fondente con il burro, ricordatevi di mescolare bene e togliere dalla fonte di calore non appena gli ingredienti sono sciolti e lucidi. Io lo faccio sempre con il micro, non appena il burro è sciolto tolgo tutto e faccio sciogliere il cioccolato continuando a mescolare.
Montate le uova con lo zucchero a velo ed un pizzico di sale aiutandovi se possibile con uno sbattitore elettrico, quando saranno bene gonfie unite il cioccolato fuso che dovrà essere ormai tiepido.
Mescolare bene, in ultimo unire la farina setacciata.
Coprire l’impasto con la pellicola e porre a riposare in frigo per un’ora.
Dopo circa 40 minuti accendete il forno a 200° statico, imburrate ed infarinate gli stampini per il vostro tortino. Si possono usare sia quelli in silicone, quelli in metallo che quelli usa e getta in alluminio.
Preparare la ganache al cioccolato bianco fondendo semplicemente il cioccolato con la panna, ricordatevi che il cioccolato bianco è più delicato rispetto a quello fondente, usate una temperatura inferiore!
Trascorsa l’ora versare il composto negli stampini e infornare per circa 8 minuti.
Sfornare e sformare dopo pochi minuti, nappare con il cioccolato bianco e servire immediatamente.

Se volete surgelarli diminuite di un paio di minuti il tempo di cottura, vi basterà all'occorrenza metterli nel forno caldo per 3/4 minuti. in questo caso usate stampini monodose usa e getta. La ganache al cioccolato bianco la metterete dopo
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