mercoledì 22 dicembre 2010

Auguri di buone feste

natale2010

Ciao carissimi amici questo post è per fare a tutti voi i nostri più grandi auguri per le festività che ci attendono. Ci prendiamo una piccola pausa fino ad anno nuovo e sappiamo già che ci mancherete tantissimo.

Abbiamo iniziato questo blog soprattutto per avere qualcosa da condividere come amiche, come un nuovo gioco, invece ci siamo ritrovate all’interno di un mondo meraviglioso.

Il vostro mondo cari amici blogger che ci avete accolte con calore e simpatia, grazie di tutto!!!!

Un abbraccio immenso e carico di affetto

Simona e Claudia

lunedì 20 dicembre 2010

Pollo con la panna di Pellegrino Artusi

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Il mio libro “La scienza in cucina” di Pellegrino Artusi, ha le pagine quasi distrutte in corrispondenza delle ricette che ho più apprezzato.

Sfogliandolo in questi giorni, ho visto che tra le ricette inesplorate c’era anche questo pollo….ed ho subito posto rimedio!!!

La riuscita è stata ottima , perciò ve la ripropongo subito…

Ingredienti:

1 busto di pollo di circa 1,2 kg

1\2 cipolla

50 gr di burro

10 gr di farina

3 dl di panna fresca

olio, sale e pepe.

Rosolate il pollo, fatto a pezzi, in una padella con olio. Salate , pepate e fata rosolare bene.

Toglietelo dal fuoco e tenetelo da parte, finirà di cuocere poi.

Tritate la cipolla e fatela appassire con il burro. Unite la farina e dopo, poco per volta, la panna.

Fate andare a fuoco medio per 5 minuti poi unite i pezzi di pollo e terminate la cottura.

Io ho aggiunto una macinata di pepe bianco al momento di servire.

venerdì 17 dicembre 2010

Panforte


Il panforte è un dolce natalizio tipico del senese, è molto ricco di canditi e mandorle oltre che di  spezie che ne caratterizzano il sapore.
Personalmente non lo avevo mai preparato in casa perché non trovavo nessuna ricetta che mi conquistasse, fino a che la mia amica Cesira, che non finirò mai di ringraziare,  mi ha portato quella che sto per proporvi.
Vi dico solo che la sera che l’abbiamo assaggiato io e mio marito ci siamo mangiati tutta una forma tanto era gustoso.
Ingredienti:
300 gr di zucchero a velo
300 gr di miele di acacia
300 gr di farina
2 cucchiai di spezie ( 50 gr di coriandolo, 10 gr di chiodi di garofano, 30 gr di macis, 10 gr di noce moscata. Tutto finemente macinato, ve ne occorreranno circa 60 gr)
500 gr mandorle sgusciate
200 gr di cedro candito a pezzettini piccolissimi
200 gr di scorzette di arancio candito a pezzettini piccolissimi
200 gr di melone candito tagliato a pezzi piccolissimi
1 pizzico di pepe
ostia
zucchero a velo a per la copertura
Procedimento:
in una ciotola mescolare farina, spezie, mandorle e canditi.
In un pentolino sciogliere il miele con lo zucchero, appena il composto inizia a bollire aggiungere una tazzina di acqua fredda, mescolare bene e spengere.
Ancora caldo unire il composto a quello di farina e mescolare velocemente.
Foderare 2 stampi a cerniera con l’ostia, versare il composto e premerlo bene in modo che non vi siano spazi d’aria.
Cuocere in forno a 220° per i primi 5 minuti e a 160° per altri 15.
Sfornare e quando è freddo spolverare con abbondante zucchero a velo.
P.S.: Io ho preferito preparare 4 formine più piccole

mercoledì 15 dicembre 2010

Brownies marmorizzati

brownies La combinazione del cioccolato fondente e bianco rendono irresistibili questi brownies, che possono essere conservati un paio di giorni in un contenitore coperto; ma vi garantisco che non vi porrete il problema se siete ghiotti come me e la mia famiglia!!!
Ingredienti per circa 12 pezzi:
180 gr di cioccolato fondente
120 gr di burro
75 gr di farina + 1 cucchiaio
1/2 cucchiaino di sale
1/4 di cucchiaino di lievito in polvere
3 uova
120 gr di zucchero
100 gr di cioccolato bianco
125 gr di yogurt bianco dolce
Scaldate il forno a 160°, imburrate una teglia quadrata e foderatene la base con carta da forno.
Mettete il cioccolato e il burro in una casseruola e scaldateli delicatamente, mescolando ogni tanto, finché saranno fusi e morbidi.
Togliete dal fuoco e aggiungetevi la farina, il sale, il lievito, 2 delle uova e lo zucchero.
Versate nella teglia e lasciate da parte.
In un pentolino fate sciogliere il cioccolato bianco, unite lo yogurt, il cucchiaio di farina e l’uovo rimasto.
Versate la crema nella teglia e con una spatola mescolate qua e là le due miscele per creare l’effetto marmorizzato.
Cuocete in forno per 40 minuti, finché uno stecchino infilato nel centro ne uscirà pulito.
Lasciate raffreddare completamente e tagliate il dolce a quadrettoni.

lunedì 13 dicembre 2010

Ravioli con sugo di fegatini

ravioli efegatini
Molti di noi toscani son stati cresciuti con i crostini neri, con l’età adulta ci dividiamo sostanzialmente in due fazioni contrapposte: quelli che i fegatini  di pollo non li possono neppure sentire rammentare e quelli che invece non riescono proprio a farne a meno.
Onestamente io faccio parte della seconda categoria e sulla mia tavola non mancheranno mai i crostini neri o, come in questo caso, un sugo per i ravioli a base di fegatini.
Guardando la foto mi rendo conto che non hanno un aspetto molto allettante, prima cosa perchè io ho la stessa capacità di fare foto di un raviolo lesso e poi perchè diciamocelo anche loro non è che sono molto fotogenici!! Comunque il sapore è fantastico, avvolgente ma con un lieve retrogusto amarognolo. Se non li avete ami assaggiati vi consiglio di provarli.
Sugo in bianco di fegatini:
Ingredienti:
500 gr di fegatini di pollo ( attenti che non ci sia la vescichetta con il fiele)
1 cipolla bianca
100 gr di burro
300 gr di panna liquida fresca
1 bicchierino di vinsanto
2/3 foglie di salvia
sale, pepe
Preparazione:
Mettete in una pentola 70 gr di burro con la cipolla affettata e far cuocere per una decina di minuti. Nel frattempo lavare bene i fegatini e tagliarli sul tagliere. Unirli al soffritto di cipolla insieme alla salvia e far cuocere per circa un quarto d’ora. A questo punto aggiustare di sale e pepe, infine sfumare con il bicchierino di vin santo. Appena il vin santo sarà evaporato unire la panna.
Ravioli:
Ingredienti :
3 uova
300 gr di farina 00
250 gr di spinaci lessati e strizzati
250 gr di ricotta ( io ho usato quello di capra)
50 gr di parmigiano reggiano ( io avevo il pecorino di fossa e ho messo quello)
1 tuorlo di uovo
sale
Procedimento:
Fare una pasta con la farina e le uova, avvolgerla nella pellicola e farla riposare per mezz’ora.
Preparare il ripieno mescolando gli spinaci con la ricotta, il parmigiano ed il tuorlo di uovo, assaggiare ed eventualmente aggiustare di sale.
Tirare la sfoglia e preparare i ravioli. Farli riposare un paio di ore e quindi cuocerli.
Mettere i ravioli bolliti nella padella con il sugo e far saltare un attimo. Unire il restante burro, mescolare e servire immediatamente con una spolverata di parmigiano.
Questa ricetta è riportata anche nel libro La cucina toscana di Giovanni Righi Parenti

ravioli

giovedì 9 dicembre 2010

Gnudi al gorgonzola con conetto di grana


La lista dei miei formaggi preferiti è lunga, ma un posto in pole position lo occupa sicuramente il gorgonzola dolce.
Adesso poi che sono riuscita a vincere la ritrosia di mia figlia, che non voleva neppure sentire l’odore, aggiungo spesso questo straordinario formaggio alle mie ricette per la gioia di tutti e tre.
Se non amate il suo sapore deciso e particolare non scartate a priori questa ricetta, perché è buona anche con una fonduta di fontina o una semplice grattugiata di parmigiano(l’ho diversificata tante volte prima che Elena si decidesse ad assaggiare il gorgonzola).
Ingredienti:
400 gr di spinaci lessati
250 gr di ricotta di pecora
2 uova
2 cucchiai di farina
1 panino morbido
1 bicchiere di latte
6 cucchiai di parmigiano grattugiato
sale, pepe, noce moscata
150 gr di gorgonzola dolce
Sminuzzate gli spinaci lessati e ben strizzati nel mixer, aggiungete la ricotta, le uova, la farina e il panino bagnato nel latte e strizzato.
Unite 2 cucchiai di parmigiano,salate, pepate e insaporite con una generosa quantità di noce moscata.
Portate a bollore una pentola con acqua salata e tuffateci delle cucchiaiate di composto.
Scolate appena vengono a galla e adagiatele nei piatti da portata.
Fondete il gorgonzola con 2 o 3 cucchiai di latte e versatelo sopra gli gnudi.
Con i 4 cucchiai di parmigiano rimasto, fate scaldare una padellina antiaderente, versate una cucchiaiata di parmigiano, quando comincia a sfrigolare toglietela dal fuoco e arrotolatela a forma di cono. Disponete il conetto nel piatto e servite.

lunedì 6 dicembre 2010

Cavallucci di Pellegrino Artusi

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Fra tutti i dolci del Natale, i miei preferiti sono senza dubbio i cavallucci: un biscotto dolce ma non stucchevole, speziato e profumato. La croccantezza della noce unita alla morbidezza del candito li rendono, secondo me, irresistibili.
L’origine di questo dolce è senese, ma ormai lo troviamo presente in tutte le tavole. Io li preparo solitamente da sola, senza acquistare i prodotti industriali poiché sono facili da realizzare e immensamente più buoni.
Per queste preparazioni tradizionali seguo sempre le indicazioni di Pellegrino Artusi, le sue ricette costituiscono la base della mia cucina. Ovviamente oggi sarebbe improponibile riproporre tutte le sue ricette, alcune mal si addicono al nostro gusto moderno, come per esempio i ranocchi in umido o il pavone, tanto per citare degli esempi.
Quindi per non mancare di rispetto ne a lui ne a voi propinandovi pasticciamenti vari, vi propongo solo le ricette che ritengo siano più attuali, soprattutto senza stravolgerle ed usando solo materie prime adeguate.
Ingredienti:
300 gr di farina
300 gr di zucchero
100 gr di noci
50 gr di arancio candito
15 gr di semi di anice
spezie e cannella in polvere (da noi le spezie si trovano nelle drogherie già pronte ma potete sostituirle con del coriandolo in polvere)
Procedimento:
Spezzettate le noci, meglio con le mani in modo che rimangano grossolane.
Mettete sul fuoco lo zucchero con 150 gr di acqua, quando il composto è bello caldo unire le noci, i canditi, gli anici e le spezie. Versare il composto sulla spianatoia ed unire la farina fino a che non si formi un impasto consistente ma non duro. Formare dei biscotti e mettere su una carta da forno, spolverarli con della farina. Cuocere a 150° per 10 minuti. Devono rimanere chiari.

venerdì 3 dicembre 2010

Filetto di maiale con fonduta di fossa e tartufo nero

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Tante volte capita di avere degli ospiti a cena e di non aver tempo il pomeriggio di preparare, questo secondo che vi propongo oltre ad essere buonissimo si prepara anche in poco tempo.
Le materie prime in questo piatto sono fondamentali ma il risultato vi posso garantire è strepitoso
Ingredienti per 4 persone
800 gr filetto di maiale
150 gr formaggio di fossa
300 ml latte
1 tuorlo d’uovo
tartufo nero
olio evo
1 spicchio di aglio
sale e pepe
Preparazione:
Grattugiate il formaggio di fossa e mettetelo nel latte. Tagliate il filetto di maiale in fette spesse circa un cm , in una padella mettete l’olio evo e fate rosolare lo spicchio d’aglio. Appena imbiondisce toglierlo e mettere le fette di filetto. Nel frattempo porre sul fuoco il latte con il pecorino di fossa e far sciogliere, appena raggiunge il bollore spegnere ed incorporare il tuorlo d’uovo.Mescolare fino ad ottenere una salsa omogenea.  Il maiale deve essere cotto bene ( non rinsecchito ma neppure al sangue) salare pepare.  Disporre sul piatto da portata le fette di carne e irrorare con la fonduta. mettere sopra il tartufo a lamelle e servire immediatamente.

mercoledì 1 dicembre 2010

Panettone

panettone
Continuiamo a proporre i classici del Natale e dopo i ricciarelli  preparati la settimana scorsa cosa potevamo preparare  se non il panettone?? La ricetta che vi proponiamo è di un super pasticcere e più precisamente di Luca Montersino.  Nella versione da lui preparata vi erano albicocche secche e zucchero di canna. Noi, per adeguarlo al nostro gusto personale abbiamo usato zucchero semolato e canditi, voi se  vi  piace  unite anche l’ uva passa.
Dimenticavo di dirvi che quello che mi ha affascinato di questo panettone è l’utilizzo del lievito naturale, ma per chi non lo possiede non vi preoccupate la prossima settimana prepareremo anche quello con lievito di birra.
A tal proposito  volevo rendervi  partecipi di una bellissima iniziativa: Morena l’autrice del  blog Menta e cioccolato ci ha proposto tramite facebook di preparare tutte insieme un panettone con il lievito di birra. La prossima settimana , martedì o giovedì,  seguendo tutte la  ricetta proposta da Morena prepareremo  contemporaneamente  il panettone. Se vi interessa contattate Morena sul suo blog o su facebook .
Dai partecipate sono sicura che ci divertiremo!

INGREDIENTI:
500 gr di lievito naturale
300 gr di uova intere
230 gr di zucchero ( nella ricetta di Montersino zucchero di canna grezzo)
250 gr di burro
500 gr farina manitoba ( o 400 W ma non mi chiedete delucidazioni!!!!)
    5 gr di sale
   1 gr di vaniglia bourbon i n bacche
600gr di canditi misti tra cedro e scorzette di arance ( 800 gr di albicocche secche)
  uvetta

PREPARAZIONE:
Montare le uova con lo zucchero, possibilmente nella planetaria, unire la farina ed il lievito ed impastate fino ad ottenere un composto omogeneo.
A questo punto unite il burro a pomata ed il sale e continuate ad impastare.
Quando il composto sarà ben amalgamato fermare l’impastatrice per 10 minuti in modo che l’impasto si rilassi, dopodiché incorporare i canditi.
Far riposare per un paio d’ore, poi dare all’impasto una forma arrotondata e porlo di nuovo a lievitare per mezz’ora vicino ad una fonte di calore.
Mettere l’impasto nell’apposito stampo di carta e porre a lievitare al caldo per 14 ore.
Spennellare con un uovo sbattuto ed infornare a 180° gradi per circa 40 minuti.
Io ho riempito due stampi con questa dose.
La ricetta la trovate nella rivista Alice cucina di questo mese

lunedì 29 novembre 2010

Mousse di cachi

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Chi ha un albero di cachi in giardino, sa che non c’è niente di più bello da vedere, in autunno inoltrato.
Le piante sono tutte spoglie ormai, ma lui è ridondante di pomi arancioni che mettono allegria e fanno pensare che l’inverno è ormai alle porte.
Terminata la parte romantica, arriva quella golosa, con i primi frutti maturi e dolcissimi.
Ma il periodo è molto veloce e i cachi maturano in continuazione; li regali a destra e a manca ma ne hai sempre qualcuno pronto da mangiare….mangia,mangia alla fine dobbiamo studiare qualche diversivo!!!
Ecco un’idea per un dessert semplice e veloce….
Ingredienti:
4 cachi maturi
4 cucchiai di zucchero semolato
4 cucchiai di zucchero a velo vanigliato
1 cucchiaio di succo di limone
250 ml di panna fresca
3 fogli di colla di pesce
2 cucchiai di acqua
Sbucciate i cachi e togliete gli eventuali noccioli, frullateli nel mixer con lo zucchero semolato e 3 cucchiai di zucchero a velo.
Aggiungete il succo di limone e frullate ancora.
Sciogliete la colla di pesce a fuoco basso con 2cucchiai di acqua e unitela alla crema di cachi mescolando bene e a lungo.
Montate la panna con il cucchiaio di zucchero a velo rimasto e unitela delicatamente al composto mescolando dall’alto in basso.
Versate in una ciotola o in coppette individuali e tenete in frigo per almeno 3 ore.
Io l’ho accompagnata a fette di pandoro leggermente tostate.

venerdì 26 novembre 2010

Torta sbriciolata mandorle, ricotta ed amaretti

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Questa torta la preparo da diversi anni ed è sicuramente uno dei miei dolci preferiti, io non sono particolarmente amante degli amaretti ma, in questo contesto, li trovo assolutamente deliziosi.
E’ una torta che si prepara velocemente  e che riscuote sempre molto successo, la sua bontà è molto legata alla ricotta e quindi vi consiglio di usarne una di ottima qualità.
Cosa vi occorre:
350 gr di ricotta ( io preferisco quella di pecora più saporita)
60 gr di amaretti
100 gr di mandorle tritate grossolanamente
300 gr di farina
100 gr di burro morbido
250 gr di zucchero
2 uova
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale

Procedimento:
Fare un impasto con la farina, 150 di zucchero, un uovo, il burro morbido, il lievito ed un pizzico di sale. Fare una pallina e mettere a riposare in frigo per mezz’ora.
Preparate il  ripieno mescolando la ricotta con 100 gr di zucchero, un uovo, le mandorle tritate e gli amaretti sbriciolati.
Rivestire una teglia con carta da forno, formare uno strato con metà della pasta, versare il ripieno e sbriciolare sopra il rimanente impasto.
Infornare a 180° per 20 minuti circa.
Prima di servire mettere sopra un po’ di zucchero a velo.

mercoledì 24 novembre 2010

Cartoccio di pasta fillo e broccoli

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Qualche foglio di pasta fillo in frigo, avanzata dagli involtini di verdure della sera precedente, mi hanno fatto pensare a questa deliziosa tortina salata che vi propongo oggi.
Ingredienti:
4/5 fogli di pasta fillo
400 gr di broccoli
1/2 cipolla
150 gr di ricotta
100 gr di robiola
1 dl di panna
2 uova
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
Olio, sale, pepe.
Lessare per 5 minuti i broccoli in acqua salata. Appassire la cipolla tagliata sottile in poco olio e gli ultimi due minuti aggiungere i broccoli a pezzetti, saltando a fuoco vivace.  Sbattere le uova in una ciotola e tenerne  da parte un cucchiaio.
Aggiungere la ricotta, la robiola e la panna. Unire il parmigiano e mescolare bene. Salare, pepare e unire i broccoli ormai tiepidi.
Stendere la pasta fillo in una teglia coperta con carta da forno, versare il composto e chiudere i lembi della pasta al centro della torta in modo da formare un cartoccio.
Diluire il cucchiaio di uova sbattute con due cucchiai di acqua e spennellare la superficie della torta.
Infornare per 20 minuti a 180°. Servire tiepido.

lunedì 22 novembre 2010

Tagliatelle al ragù di anatra

tagliatelle

Le tagliatelle al ragù di anatra sono un piatto che appartiene alla tradizione aretina, da noi l’anatra si chiama nana ed è una delle carni che più compare sulle tavole domenicali aretine.

La mia versione del ragù è preparata con solo petto ma se avete diversi ospiti potete prepararlo anche con l’anatra in pezzi; certo il risultato sarà un po’ più rustico ma il sapore sarà ugualmente ottimo.

Se non l’avete mai assaggiato dovete assolutamente provarlo e vi garantisco che diventerà uno dei vostri piatti preferiti e adesso la ricetta con tutte le note che il marito mi impone di mettere:

Per le tagliatelle:

3 uova

150 gr farina 00

150 gr semola di grano duro macinata a pietra

sale

Per il  ragù:

1 petto di anatra ( che ha vissuto una vita felice tra gli olivi di Toscana Occhiolino )

1 trito di sedano, carota e cipolla

olio evo

50 gr lardo

salvia e rosmarino

1 1/2 cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro

1 bicchierino di cognac ( o un bicchiere di vino rosso)

sale, pepe

Procedimento:

Per la pasta:

Fare una sfoglia con le due farine mischiate, le uova ed un pizzico di sale. Avvolgere nella pellicola e lasciar riposare per almeno 30 minuti. Quindi tirare la sfoglia e formare delle tagliatelle, il formato ideale con questo tipo di sugo sarebbero le pappardelle.

Per il ragù:

Mettere in una pentola l’olio ed il lardo insieme a sedano carota e cipolla. Far cuocere per una decina di minuti fino a che le verdure diventano traslucide. Nel frattempo tagliare con un coltello il petto di anatra a piccoli pezzetti. Unirlo al soffritto  e far rosolare la carne. A questo punto sfumare con il cognac ( o con il vino rosso) ed unire la salvia ed  il rosmarino avvolte in una garza. Quando il cognac è assorbito unire il doppio concentrato di pomodoro assieme ad un mestolo di acqua calda. Aggiustare di sale e pepe. Coprire il sugo lasciando un piccolo sfiato per il vapore e portare a cottura a fuoco bassissimo per un paio di ore. Se il sugo di asciuga diluire con un po’ di acqua calda. Il procedimento per questa salsa è quello tradizionale come per il ragù di carne, se avete qualche dubbio guardatevi il video di Sergio Maria Teutonico dove prepara il ragù alla bolognese, è molto carino ed interessante

mercoledì 17 novembre 2010

Torta delizia all’arancia

 

delizia all'arancia

 

Lo so, sono ripetitiva, ma le arance hanno un fascino straordinario; sono deliziose nei piatti salati, con carne e pesce, ma con i dolci…..toccano il 10 e lode

Eccomi quindi alle prese con un’altra torta strepitosa, sempre a base di arance, ma con una crema profumata che cuoce in forno insieme alla frolla……mmm tutta da provare!!!

Ingredienti:

Per la pasta

250 gr di farina

125 gr di zucchero

125 gr di burro

1 uovo intero e un tuorlo

Scorza grattugiata di un limone

1 cucchiaino di lievito

un pizzico di sale

Per la crema

5 uova intere

200 gr di zucchero

Il succo di 3 arance e la scorza di una

100 gr di burro

Impastare insieme tutti gli ingredienti per la frolla. Stendere la pasta in una teglia imburrata e infarinata.

Mescolare le uova con lo zucchero, grattugiare la scorza di un’arancia e unire il succo di tutte e tre.

Aggiungere il burro fuso e mescolare bene.

Versare il tutto nella teglia con la pasta già stesa e infornare a 180° per 45 minuti.

lunedì 15 novembre 2010

Ricciarelli di Pellegrino Artusi



Essendo il nostro primo Natale da “food blogger” non abbiamo nessuna ricetta adatta a questo periodo. Quindi piano piano da qui a Natale cercheremo di postare quello che in genere cuciniamo in questo periodo.
I ricciarelli in Toscana sono un must, campeggiano in tutte le tavole natalizie e già da adesso occhieggiano dalle vetrine nelle versioni sia industriali che artigianali.
Il mio consiglio è di realizzarveli da soli in quanto sono molto semplici da fare ed hanno un gusto ed un aroma infinitamente migliore di quelli industriali.
La ricetta che seguo manco a dirlo è quella del nostro “capo” il signor Pellegrino Artusi , è priva di lievito a differenza di altre ricette che posteremo in seguito.
L’unica difficoltà sta nel reperire le mandorle amare ed il foglio di ostia ma se nella vostra città o paese è presente una drogheria avete risolto il vostro problema.
forma
La forma ha una dimensione di 9,5 cm per 5 cm
Cosa vi  occorre:
220 gr di zucchero
200 gr di mandorle pelate
20 gr di mandorle amare
2 chiare di uovo
1 foglio di ostia
1 pizzico di sale
la scorza grattugiata di un’arancia bio
farina
zucchero a velo
Procedimento:
Mettere nel mixer le mandorle (tutte) con un cucchiaio di zucchero e cominciare a frullare  ad impulsi in modo che le mandorle non si surriscaldino e rilascino l’olio. Unire il  rimanente zucchero e la scorza grattugiata dell’arancia. Non deve essere proprio finissimo considerate che Artusi questo lavoro lo faceva con il mortaio.
Nel frattempo montare a neve le chiare con un pizzico di sale. Quando saranno ben gonfie unire con un mestolo il composto di zucchero e mandorle.
Infarinare un piano e stendere il composto ad un’altezza di 1/2 cm circa.
Ritagliare con la forma precedentemente preparata in cartoncino o carta forno e disporre sopra il foglio di ostia.
Infornare a 140/150 gradi fino a che sopra non si formano le caratteristiche crepe, ma non li fate colorire.
Far raffreddare e semplicemente tirandoli l’ostia in eccesso si staccherà.
Dare una generosa spolverata di zucchero a velo.

venerdì 12 novembre 2010

Manfettini in brodo di seppia

manfettinibrodo
Questa minestra di pesce è uno dei piatti più buoni che abbia mai mangiato.
Di solito lo mangiavamo in un ristorante a Cesenatico, la sola presenza di questa minestra ci ha spinti più volte a gite domenicali di tipo gastronomico.
Mi ero sempre ripromessa di provare a farla ma temevo il confronto con l’originale.
Diciamo che la spinta l’ho avuta da un colpetto di fortuna capitatomi quest’estate. Mentre girovagavo tra i banchini di un mercatino ho visto un libro dell’APT di Cesenatico di una ventina di anni fa, dove ogni ristorante si faceva pubblicità proponendo una propria ricetta…indovinate che ricetta c’era???
Preso il “tesssoro” me ne sono tornata in Toscana per sperimentare…assolutamente divina!!!
Cosa vi occorre:
Per i manfettini:
200 gr di semola di grano duro
2 uova piccole
Per la minestra:
800 gr di seppie fresche
olio evo 1/2 bicchiere
100 gr di cipolla
3 spicchi di aglio
3 peperoncini (qui aggiustatevi la dose secondo quanto amate il piccante)
200 ml di brodo di pesce
1 cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro ( la ricetta originale prevede 500gr di pomodori freschi passati al setaccio)
Procedimento:
Per la pasta:
Fare un impasto con uova e semola che risulti piuttosto consistente. dare alla pasta la forma di un salamotto , tagliarlo a fette e tagliuzzare ogni fetta in maniera irregolare in modo da fare delle pastine molto piccole di circa 1/2 cm e mettere a seccare. Oppure se avete più tempo far seccare l’impasto intero e poi grattugiarlo. Infine se di tempo non ne avete affatto usate i grattini all’uovo confezionati ma il risultato sarà molto inferiore.

Per il brodo:
Fare un soffritto con aglio, cipolla e peperoncino. Appena rosolati unire le seppie tagliate a fettine ed un ramaiolo di brodo di pesce ( in alternativa acqua)e 1 cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro. Far cuocere per circa 20 minuti. Dopodiché allungare con un litro di acqua e portare a bollore.per almeno un paio di minuti. Con il mixer dare una frullata veloce ( in modo che qualche pezzettino di seppia sia integro). Far cuocere i manfettini , farli riposare 5 minuti e servire.
Se vi interessasse il ristorante è  San marco di Cesenatico dove si mangia benissimo il pesce!
Storia dei manfettini gentilmente datami da Sergio:
Una prelibatezza della terra di Romagna sono i manfrigul, manfrigoli o manfettini in italiano, una pasta in brodo legata originariamente, come riportato da Eraldo Baldini ne’ La sacra tavola, alle veglie funebri e ai pranzi serviti dopo i f...unerali. La loro forma e dimensione, assimilabile a quella di un piccolo seme, avrebbe in questo contesto il significato simbolico della perpetuazione della vita. Senza dubbio si tratta comunque di una minestra in grado di essere sorbita con discrezione, senza la necessità di impegnarsi in inopportune masticazioni e senza sporcare la bocca con eventuale sugo.




I manfrigul vengono attualmente preparati impastando uova e farina di frumento, mentre in passato si ricorreva a farine di cereali vari e legumi, impastate con acqua salata, come riportato da Graziano Pozzetto ne’ Cucina di Romagna. Ottenuto un impasto piuttosto asciutto, lo si taglia a fette spesse poco meno di un centimetro, le quali sono lasciate ulteriormente asciugare e poi finemente tritate con il coltello o con la mezzaluna; per l’ottenimento di dimensioni uniformi ci sia aiutava in passato con un vaglio, tramite il quale si separavano i pezzi di pasta più grossolani da sottoporre ad un ulteriore sminuzzamento.



Fonti verbali riportano anche come i manfrigoli venissero preparati con brodo matto, ottenuto con acqua e ragù, e imbottigliati, costituendo così il pranzo che talvolta si portavano appresso gli scariolanti, che li bevevano direttamente dalla bottiglia.



Quasi impossibili da trovare nei ristoranti, i manfrigoli sono una pasta molto gradevole, semplice e sincera, in quanto in grado di esaltare un buon brodo ma sicuramente non in grado di coprire i difetti di un brodo scadente.

mercoledì 10 novembre 2010

Crostoni con pecorino toscano fondente e gelatina di vin santo

crostone cucchiaio
Oggi vi voglio proporre un antipasto molto veloce ma con un gusto ed una consistenza unica. La croccantezza  del pane unita alla morbidezza del formaggio il tutto legato dalla gelatina fluida. Per non parlare del mix di sapori e profumi travolgenti.
La sola  cosa da cucinare è la gelatina di vin santo che ho preparato diversi giorni fa e messa nei barattoli in dispensa.
La gelatina di vin santo si presta a molteplici usi ,è deliziosa su formaggi, carni bollite o dolci.
Io ho preferito mantenerla abbastanza fluida ma aumentando i tempi di bollitura si possono avere anche consistenze diverse.
Adesso la ricettina super gustosa:
fette di pane toscano
pecorino toscano abbastanza giovane (che sia sapido ma non troppo saporito un marzolino di 4 mesi sarebbe l’ideale)
aglio
gelatina di vin santo(di seguito la ricetta)
Far tostare il pane in forno, strofinarlo appena con un po’ di aglio e mettervi sopra una fetta di pecorino.
Mettere nuovamente in forno fino a che il formaggio non comincia a fondere.
Mettere nei piatti di portata  e versare sopra la gelatina di vin santo.
Gustare immediatamente e ripetutamente…
Gelatina di vin santo:
1/2 l di vin santo
350 gr di zucchero
1 bustina di fruttapec  2:1
Mettere sul fuoco tutti ingredienti e portare a bollore. Io ho fatto bollire per circa 7 minuti. Ho messo nei barattoli il composto bollente, li ho chiusi e capovolti fino a completo raffreddamento.

lunedì 8 novembre 2010

Torta all’arancia

 

Il periodo delle arance è cominciato e questo frutto goloso mi viene voglia di usarlo per tutte le ricette, dolci o salate.

Comincio ovviamente con i dolci, che sono quelli che prediligo, ma seguiranno anche tanti altri piatti in tema.

Questa torta estremamente facile mi è stata insegnata dalla mia amica Mara, grandissima cuoca, che tanti anni fa ,tempi in cui a tutto pensavo fuorché alla cucina, mi ha trasmesso qualcosa che col tempo è diventata una vera passione.

Provatela perché è veramente squisita…..

Ingredienti:

200 gr di burro

200 gr di zucchero

200 gr di farina

4 uova

1 cucchiaino e 1/2 di lievito

2 arance e la scorza di una grattugiata

Sbattere il burro con lo zucchero e quando sono amalgamati bene aggiungere un uovo per volta e girare ancora.

Unire la farina, il lievito, la scorza grattugiata dell’arancia e versare il composto in una tortiera imburrata e infarinata.

Mettere in forno caldo a 170° per 30 minuti.

Spremere il succo alle due arance e zuccherarlo a piacere.

Sfornate il dolce e rovesciatelo in un vassoio, bucherellatelo con una forchetta e cospargetelo con il succo di arancia.

Quando è freddo spolverizzare con zucchero a velo subito prima di portare in tavola e se volete servite con un ricciolo di panna montata.

giovedì 4 novembre 2010

Ravioli di stracchino ed erbe aromatiche con pachino e pinoli tostati

ravioli

Ieri  avevo voglia di preparare un po’ di pasta fresca, erano diversi giorni che mi frullava per la testa un ripieno che secondo me poteva essere buono. Ebbene, vi posso dire che, dopo aver sperimentato questi ravioli ripieni di stracchino, timo, maggiorana e rosmarino, sono fantastici!!!
Cosa vi occorre:
400 gr di farina 00
   6 uova
200 gr di stracchino
50 gr di parmigiano
70 gr di mozzarella
1 mazzetto di erbe aromatiche composto da timo , maggiorana, rosmarino
sale, pepe
farina di semola per la spianatoia
200 gr di pomodori pachino
1 spicchio di aglio
60 gr di pinoli
olio evo
Come si procede:
Preparare la sfoglia con 400 gr di farina, 4 uova e un pizzico di sale. Lavorare bene gli ingredienti fino a che non si forma un panetto liscio ed elastico. Mettere in un sacchetto di quelli da freezer e far riposare per almeno mezz’ora.
Nel frattempo preparate la farcia, mettete in un contenitore lo stracchino, 2 tuorli di uovo, il parmigiano grattugiato, la mozzarella tritata, le erbe aromatiche tritate un pizzico di sale e uno di pepe, amalgamare il tutto e riporre in frigo.
Tirate la sfoglia e formate i ravioli della forma che più vi aggrada.
Nel frattempo che l’acqua bolle preparate il sughetto: sbollentate i pachino, togliete la buccia e fateli a dadini. In una padella mettere a tostare i pinoli, dopodiché toglieteli e metteteli da parte. Mettere l’olio evo nella padella con aglio a pezzetti, quando è dorato unire i pomodori a tocchetti e far cuocere per pochi minuti.
Mettere a lessare i ravioli e quando vengono a galla metteteli nella padella con il sugo, spadellate velocemente unire i pinoli e servire.

martedì 2 novembre 2010

Strudel in arancione

strudel

La festa di Halloween è passata, ma che fare con le zucche dell’addobbo? Non si butta via niente!!! Risotti, tortelli,zuppe e tante altre idee ci vengono in aiuto per utilizzarla.

Ma io oggi vi propongo un semplice strudel, dolce e profumato con una leggera nota di cannella.

Ingredienti:

500 gr di polpa di zucca

200 gr di farina

3 cucchiai di olio di semi

1 cucchiaio di uvetta

1 cucchiaino di pinoli

1/2 cucchiaino di cannella in polvere

una bustina di vanillina

5 cucchiai di zucchero

zucchero a velo

burro e sale

Tagliate a pezzi la zucca e cuocetele in poca acqua finché è morbida. Scolatela e schiacciatela con una forchetta.

Unite l’uvetta fatta rinvenire in acqua calda,i pinoli, la cannella, la vanillina e la zucchero.

Impastate la farina con un cucchiaio d’olio, un pizzico di sale e l’acqua necessaria per ottenere un impasto elastico. Lavorate la pasta per 10 minuti, poi fatela riposare, coperta, per circa mezz’ora.

Scaldate il forno a 220° e stendete la pasta in un rettangolo sottile. Spennellatela d’olio e spalmate su metà del rettangolo la crema di zucca.

Arrotolate la pasta e chiudete le estremità.

Adagiate lo strudel sulla placca imburrata, spennellatela con l’olio rimasto e infornate per 35 minuti.

Fate intiepidire,  spolverizzate con zucchero a velo e servite.

domenica 31 ottobre 2010

Halloween….dolcetti paurosi

halloween cup
vassoio
coccomostri
mostricoccocimitero
Buon Halloween a tutti!!!!!!
Gli occhi  e le bocche sono fatti con l’impasto dei bon bon al cocco , colorati in parte con colorante alimentare. I denti sono fatti con mandorle pelate.  L’impasto dei muffin è quello della torta fetta al latte con aggiunta di gocce di cioccolato e decorato con pasta di zucchero. L’ispirazione  per la decorazione l’ho presa da  Le torte di Lidia grandissima pasticcera e meravigliosa artista delle decorazioni in pasta di zucchero!
La torta cimitero è una fetta al latte, il morto è Lo Studio, ovvero la voglia di studiare degli adolescenti ai quali questa torta è dedicata!

venerdì 29 ottobre 2010

Gattò aretino o salame dolce

gattò

Quello che nelle cucine italiane viene comunemente chiamato salame dolce o rotolo nelle case aretine si chiama semplicemente gattò, badate bene non gâteau alla francese ma gattò!!

Specialmente nel passato, quando ancora l’arte pasticcera casalinga non aveva un diffusione mondiale come adesso, ad ogni festa, ricorrenza o domenica nelle case degli aretini è probabile che avreste trovato questo dolce.

La ricetta che vi propongo è quella della mia mamma.

 

Cosa vi occorre:

Per la base biscotto:

  6 uova

12 cucchiai di zucchero

6 cucchiai di farina

1 pizzico di sale

Per la crema pasticcera ed il cioccolato:

  4  tuorli

  8 cucchiai di zucchero

4 cucchiai di farina

4 bicchieri di latte ( circa 800 cl)

la scorza di un limone biologico

70 gr di cioccolato fondente

Per la bagna:

1 bicchiere di acqua

100 gr di zucchero

alchermes secondo il vostro gusto

Glassa:

zucchero a velo

succo di limone

canditi

 

Procedimento:

Preparazione della pasta biscotto:

Montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso, aggiungere la farina setacciata . Montare le chiare a neve ben ferma con un pizzico di sale ed unire all’impasto, in modo da non sgonfiare il tutto.  Mettere su una placca  rivestita di carta da forno ed eventualmente imburrata ed infarinata ai bordi. Cuocere per 8-10 minuti a 180°. Appena sfornato mettetelo su un canovaccio ed arrotolatelo.

Preparazione della crema:

Montare i tuorli con lo zucchero ed un pizzico di sale in una pentola, unire la farina e quando è incorporata mettere il pentolino sul fuoco e diluire piano piano con un il latte; mettere una scorza di linone e  quando arriva ad ebollizione spegnere. Dividere in due parti il composto ed aggiungere ad una metà il cioccolato a pezzetti, mescolare fino a che non si scioglie.

Bagna:

Mettere a bollire l’acqua con lo zucchero, quando si raffredda incorporare il liquore.

Assemblaggio:

Srotolare piano piano il biscotto e bagnarlo con la bagna, versare la crema in metà biscotto ( nel senso della lunghezza) e la cioccolata nell’altra metà. Ricomporre il rotolo e preparare la glassa.

Mescolare lo zucchero a velo con il succo di limone fino a creare una crema densa. Versarla sulla torta e mettere dei canditi per decorare.

Colgo l’occasione per parlarvi del ZucCandy di Simona del blog A casa di Simo, lei è una vera forza della natura, vi consiglio di andare a vedervelo anche solo per leggere i suoi simpaticissimi post!

 

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mercoledì 27 ottobre 2010

Tortino dal cuore morbido

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L’arrivo del freddo mi porta a pensare a piatti caldi e voluttuosi, dal sapore deciso, ma soprattutto, ho un richiamo speciale per i formaggi.
In questa ricetta ho usato un taleggio di latte crudo, comprato, insieme ad altre meravigliose specialità, alla fiera dei sapori che si è svolta ad Arezzo la settimana scorsa.
Ingredienti:
1 kg di patate
2 uova
1 cipolla bianca
250 gr di taleggio
2 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
Sale, pepe.
Lessate le patate, sbucciatele e schiacciatele con lo schiacciapatate. Raccoglietele in una ciotola, unite le uova , il sale il pepe e mescolate bene.
Affettate a velo le cipolle e immergetele per un’oretta in acqua fredda; poi fatele appassire in padella con poco olio, salando a piacere.
Imburrate una pirofila, versate metà del composto di patate e livellate bene.
Formate uno strato uniforme con le cipolle stufate e sopra disponete il taleggio tagliato a dadini.
Coprite con il restante composto di patate, formando dei motivi con i rebbi di una forchetta.
Cospargere la superficie con il pangrattato, il parmigiano grattugiato e fiocchetti di burro.
Infornare a 180° per 30 minuti.
Queste siamo noi al Degustibooks di Firenze, siamo insieme agli chef Alessandro Salamone ,  Sergio MariaTeutonico e al critico  Leonardo Romanelli, giornata divertentissima divisa con Cristina de Le chicche di Chicca, , una persona speciale che, con la sua solarità, ci ha molto colpite!

lunedì 25 ottobre 2010

Torta di semolino di Pellegrino Artusi

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Eccoci di nuovo alle prese con un dolce tratto dal ricettario del nostro maestro Pellegrino Artusi.
Dobbiamo precisare che nella ricetta originale è consigliato cuocere l’impasto in stampini da “brioches” che, per comodità ,ho trasformato in una teglia.
Poi ci sono i pinoli al posto dell’uvetta, per cui a vostra discrezione potete sostituirli nella stessa quantità.
Ingredienti:
180 gr. di semolino
8 dl  di latte
20 gr. di burro
100 gr. di zucchero
4 uova
50 gr. di uvetta
1 limone non trattato
Un pizzico di sale
Mettete a bagno l’uvetta in acqua calda per una mezz’ora. Portate il latte ad ebollizione a fuoco dolce con la scorza del limone.
Togliete la scorza e versate il semolino a pioggia, mescolando bene. Unite il burro, lo zucchero, un pizzico di sale e mescolate bene per qualche minuto, quindi togliete dal fuoco e lasciate intiepidire il composto mescolando di tanto in tanto.
Unite i tuorli, uno alla volta, la scorza grattugiata del limone e il succo della metà, poi aggiungete l’uvetta ben strizzata e gli albumi montati a neve fermissima con un pizzico di sale.
Versate tutto in uno stampo precedentemente imburrato e infarinato. Mettere in forno caldo a 180°e lasciate cuocere per circa 1 ora o fino a quando, inserendo uno stecchino non uscirà asciutto.
Nella foto il dolce è stato servito con marmellata di more appena scaldata e…… appena fatta

giovedì 21 ottobre 2010

Tagliatelle bosco e mare

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Che dire di questo primo? …Semplicemente delizioso!!!
Avevo gli asparagi di bosco nel congelatore, ne faccio sempre una scorta nel breve periodo in cui si trovano, ma è buonissima anche con gli asparagi gentili sia freschi che surgelati.
Per non parlare della pasta fresca che, se non c’è voglia di farla, va più che bene quella già pronta….anche non all’uovo!
Insomma, non ci sono scuse per non gustarlo……
Ingredienti per 4 persone:
Per la pasta fresca:
300 g di farina
3 uova
Per il sugo:
150 g di asparagi di bosco (solo la parte più tenera)
200 g di code di gambero sgusciate
300g di pomodorini ciliegia
olio,sale,pepe, peperoncino e aglio
Prezzemolo tritato.
Impastare la farina con le uova e il sale; quando la pasta è elastica e non si attacca alle mani, formare una palla e lasciarla riposare un’oretta.
Formare con la macchina per la pasta delle tagliatelle di circa 1 cm.
Sbollentate due minuti gli asparagi in acqua bollente per togliere l’amaro.
In una padella far imbiondire l’aglio in abbondante olio, aggiungere peperoncino e asparagi di bosco e far cuocere due minuti.
Unire le code di gambero e dopo due o tre minuti i pomodorini lavati e divisi a metà.
Togliere dal fuoco e aggiungere il prezzemolo tritato.
Lessare le tagliatelle in abbondante acqua salata a cui avrete aggiunto un cucchiaio di olio.
Scolare e saltare la pasta sul sughetto a fuoco vivace.

lunedì 18 ottobre 2010

In SENO allo zuccotto i lamponi

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Oggi un post davvero speciale dedicato alla campagna www.nastrorosa.it  il cui obiettivo è sconfiggere il tumore al seno tramite la prevenzione. Scoprire il tumore nella fase iniziale è infatti la nostra migliore arma per sconfiggere questa malattia, quindi rivolgetevi al centro più vicino a voi o anche semplicemente al consultorio della vostra città per prenotare una visita senologica ed un  ecografia al seno se siete giovani o una mammografia se avete sopra i 40 anni.

La torta che ho preparato vuol richiamare in modo ironico  la forma di un seno, quel seno che a noi donne non va mai  bene!! Se lo abbiamo grande lo vogliamo  piccolo e viceversa, con gli scolli lo vogliamo alto e tonico, con le camice minuto sennò sembriamo delle mongolfiere, insomma ogni giorno si dovrebbe adeguare al nostro umore ed al nostro look.

Personalmente ho sempre avuto un buon rapporto con il mio seno, soprattutto da quando sono diventata mamma e il mio seno non era più solo una parte del mio corpo ma la fonte di vita per i miei piccoli.

Ricorderò sempre quella notte di 13 anni fa quando per la prima volta in ospedale mi chiamarono ad allattare. Avevo partorito il pomeriggio alle 16 ma già dalla notte precedente ero sveglia, a mezzanotte mi hanno chiamato nella nursery per allattare, avevo 25 anni ed ero totalmente inesperta di neonati! Arrivo bella stanca e frastornata dagli eventi del pomeriggio, mi siedo un po’ stortina  per i punti ricevuti ed ecco che arriva il primo “cazziatone” dalle infermiere. Prendo il mio piccolo, con tanto amore ma anche con tanta paura di non saper gestire questa nuova vita che dipende da me, lui mi guarda con gli occhi tipo squaletto e io timorosa provo a farlo attaccare. Chiaramente non ci sono riuscita, lui era minutino  e io non sapevo da che parte farmi, i miei capezzoli erano piccoli e io non riuscivo a farlo attaccare…ed ecco che arrivano loro, le arpie della nursery, e con testuali parole mi dicono: “ vada, vada tanto lei non allatterà mai con quel seno, torni alle 6 con le tettarelle di silicone”. Inutile dire che sono tornata in camera mia in lacrime per il modo in cui ero stata trattata e per questo inizio così fallimentare. Tra un singhiozzo ed un altro sono riuscita a raccontare a mio marito l’accaduto. Nonostante l’orario improbabile prima di tornare nella nido dell’ospedale ho chiamato l’ostetrico che mi aveva seguito durante il parto. Lui, essendo un carissimo amico ed una persona speciale, mi ha dato quello che io ritengo essere stato uno dei consigli più importanti ricevuti durante la mia vita. Mi ha detto vai, entri e le mandi al quel paese dopodiché ti siedi e con calma provi a farlo attaccare. Che vi devo dire, ho allattato per i seguenti 18 mesi!!!

Oggi, vi chiedo di fidarvi del mio consiglio e di farvi controllare questa parte così importante del nostro corpo!!!

Cosa vi occorre:
Per il pan di spagna:
6 uova
160 gr di farina 00
80 gr di fecola di patate
190 gr di zucchero
1 pizzico di sale

Per la crema diplomatica e la panna con i lamponi:

4 uova

180 gr di zucchero

100 gr di fecola di patate

8 dl di latte

1 pizzico di sale alla vaniglia bourbon

3 fogli di colla di pesce

7 dl di panna da montare

4 cucchiai di zucchero a velo

250 gr di lamponi freschi

Per la bagna:

2 dl di acqua

100 gr di zucchero

2 dl di limoncello

Per la pasta di zucchero:

La ricetta la trovate qui ma io invece del miele ho messo della gelatina aromatizzata all’albicocca ( è stato un errore volevo mettere il glucosio ma hanno la confezione identica!!)

 

Preparare il pan di spagna:
mettere le uova intere e con il guscio in una ciotola con acqua calda per almeno 30 minuti.
Versare lo zucchero nella planetaria con il sale (o in un recipiente a bagnomaria che non deve mai bollire) unire le uova ad una a una, non incorporare la successiva fino a che la precedente non sia perfettamente amalgamata. Montare il composto fino a quando non “scrive” (cioè tirando su la frusta l’impasto cade in maniera continua). Ci vogliono all’incirca 15/20 minuti. Togliere la frusta e incorporare la farina e la fecola, precedentemente mischiate, con un movimento dal basso verso l’alto. Infornare in uno stampo rettangolare a 180° per circa 20 minuti. Togliere dallo stampo e far raffreddare a temperatura ambiente. E’ opportuno preparare il pan di spagna il giorno precedente a quello in cui deve essere farcito

Preparare la crema diplomatica e la panna con i lamponi:

Premessa: io ho preparato questa dose di crema ma è eccessiva!

Mettere la colla di pesce a mollo in acqua fredda. Montare in un pentolino le uova con lo zucchero ed il sale, unire la fecola e quando è sciolta porre la pentola sul fuoco ed incominciare piano piano a diluire con il latte, portare ad ebollizione e spengere, incorporare la colla di pesce ben strizzata e far raffreddare la crema.

Quando la crema è fredda, montare la panna alla quale aggiungeremo lo zucchero a velo. Unire circa 400 gr di panna alla crema, dal basso verso l’alto in modo da non smontare la panna. Alla restante panna incorporare i lamponi ( magari fatti rotolare nello zucchero).

Montare il dolce:

Tagliare il pan di spagna a fette e rivestire uno stampo da zuccotto, bagnare con la bagna, farcire con la panna ed i lamponi, fare uno strato di pan di spagna e bagnarlo, mettere la crema diplomatica. Infine fate uno strato di pan di spagna che chiuda lo zuccotto. Porre nel freezer per un paio di ore.

Rivestire con pasta di zucchero e decorare con un lampone!

giovedì 14 ottobre 2010

I panini più buoni del mondo ovvero i panini semidolci delle sorelle Simili (con lievito madre)

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Dovete sapere che nel mio frigo vive un mostro di lievito madre, nel suo bello scatolone prende un intero ripiano del frigo!!
Quando apriamo lo sportello ci guarda di sottecchi e dice: “ Oicchè vu volete, chiudete che vu mi fate prende cardo!” (toscano pure lui e arzillo cinquantenne).
Insomma questo essere richiede molte cure, anzi molti rinfreschi ed inevitabili panificazioni.
Sono arrivata a sentirmi come la signora Pina, moglie di Fantozzi, che quando si era innamorata del fornaio aveva pane ovunque.
Ecco, il mio freezer straborda di pizze, schiacciate e panini, i miei pensili sono un inno al lievitato e i miei fianchi…beh quelli lasciamo stare!!!
Uno degli esperimenti che hanno riscosso maggior successo sono questi panini delle sorelle Simili, loro danno la ricetta con il lievitino e successivamente lo uniscono all’impasto.
Io ho semplicemente usato lo stesso peso del lievitino di pasta madre.
Cosa vi occorre:

Per il lievitino:
330 gr di farina di forza
150 gr acqua
75 gr di lievito di birra
Io ho usato lo stesso peso di lievito madre e quindi questo lievitino non l’ho fatto!!

Per l’impasto:
670 gr di farina di forza
250 gr di acqua
150 gr di burro
50 gr di strutto
15 gr di sale
150 gr di noci
   1 uovo
     semi di papavero
     semi di sesamo

Procedimento:

Se avete fatto il lievitino impastare tutti gli ingredienti in una ciotola e lasciar lievitare fino al raddoppio.
Fare una fontana, amalgamare tutti gli ingredienti facendo un impasto omogeneo, unire il lievitino o la pasta madre e lavorare energicamente per 10-12 minuti fino a che i due impasti si sono perfettamente amalgamati.
L’impasto  non deve risultare appiccicoso, dividere in due palle e porre a lievitare a campana per un’oretta. Formate due rotoli ad uno di essi ho aggiunto 150 gr di noci spezzettate. Tagliare a pezzetti e formare delle palline. Disporre le palline ben distanziate su una teglia, pennellare con l’uovo sbattuto e far lievitare per un’altra ora.
Alcuni li ho cosparsi di semi di papavero ed altri di semi di sesamo. infornare a 200° per 10- 12 minuti. Devono essere dorati sopra e bianchi ai lati.

lunedì 11 ottobre 2010

Anelli di pasta alle verdure

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La domenica è una giornata strana…o mi impigrisco e non ho voglia nemmeno di srotolare il cartoccio dell’affettato , oppure mi viene voglia di cucinare e “spignatto” tutto il giorno! Ieri era una giornata sì e fra i vari pasticci ci sono questi anellini niente male…..provateli!!!
Ingredienti:
Per la pasta:
200 g di farina
2 uova
Un cucchiaio di olio
sale
Per il ripieno:
1 melanzana
3 zucchine
1 porro
uno scalogno
50 g di burro
2 dl di latte
2 cucchiai di farina
50 gr di pecorino grattugiato
olio,sale e pepe.
Preparate la sfoglia impastando energicamente la farina, le uova, l’olio e il sale. Lasciate riposare.
Lavate le verdure, spurgate le melanzane con il sale e tagliatele a dadini. Affettate il porro (solo la parte bianca), e riducete a dadini anche carote e zucchine.
Tritate lo scalogno e fatelo appassire nell’olio in una capace padella.
Infarinate leggermente le melanzane e unitele allo scalogno,fate rosolare e aggiungete anche le carote e le zucchine, facendo cuocere per 10 minuti.
Preparate una besciamella con il burro, il latte, la farina e una bella manciata di pecorino grattugiato; unite le verdure cotte e fate raffreddare.
Tirate la sfoglia sottile, e formate delle lasagne di circa 40 cm. Sbollentatele appena in acqua salata e posatele su di un canovaccio. 
Unite due sfoglie nel lato lungo in modo da formare un grosso rettangolo.
Disponete un salsicciotto di verdure nel lato lungo e arrotolate delicatamente.
Tagliate il rotolo in tanti cilindri di 5/6 cm e disponeteli”in piedi”sulla pirofila grande o monoporzione.
Fiocchetti di burro, pecorino grattugiato e in forno per circa 20’ a 200°.

venerdì 8 ottobre 2010

Tozzetti alle nocciole

tozzetti alle nocciole

Per noi toscani il cantuccino è sempre con le mandorle ma  ogni tanto, presi da una botta di “esterofilia”,  prepariamo questi deliziosi biscotti con le nocciole, la cui ricetta mi ha dato una carissima amica del Lazio. Il loro gusto corposo e casalingo li rende adatti sia per la colazione che per un dopo cena con amici, inutile dire che i miei bambini preferiscono la versione con aggiunta di gocce di cioccolato. Nel caso anche voi foste estremamente golosi vi suggerisco di mettere solo 150 gr di nocciole e 100 di gocce di cioccolato.
Cosa vi occorre:
   2 uova
450 gr di farina 00
200 gr di zucchero
100 gr di burro
200 gr di nocciole
1/2 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale

Procedimento:

Si montano brevemente le uova con lo zucchero ed il sale, si aggiunge il burro fuso freddo, si mescola fino ad ottenere un composto omogeneo. Setacciamo la farina ed il lievito ed incorporiamoli. Appena la farina è stata assorbita mettere le nocciole.
Formare dei filoncini e disporre su di una placca da forno. Infornare a 180° per una ventina di minuti. Tagliare i biscotti e rimettere per qualche minuto in forno a tostare.

mercoledì 6 ottobre 2010

Delizia al cedro

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In occasione del compleanno di mio marito ho voluto provare a fare una torta che riunisse le due cose che più gli piacciono: le mandorle ed il cedro candito.
Il risultato di questa sperimentazione è veramente strepitoso, morbido ,gustoso ed aromatico. Il festeggiato  ha apprezzato, il che, conoscendolo, vi garantisco che è un gran traguardo.

Cosa vi occorre:
Per il pan di spagna:
6 uova
160 gr di farina 00
80 gr di fecola di patate
190 gr di zucchero
1 pizzico di sale
Per la farcia ed il rivestimento:
400 gr di farina di mandorle
400 gr di zucchero
  2 uova
  la scorza di una arancia
gelatina di albicocche
bagna agli agrumi ( sciroppo con 200 gr di acqua e 4 cucchiai di zucchero, quando è freddo aggiungo liquore agli agrumi )
150 gr di cedro candito
150 gr di mandorle

 
Procedimento:
Preparare il pan di spagna:
mettere le uova intere e con il guscio in una ciotola con acqua calda per almeno 30 minuti.
Versare lo zucchero nella planetaria con il sale (o in un recipiente a bagnomaria che non deve mai bollire) unire le uova ad una a una, non incorporare la successiva fino a che la precedente non sia perfettamente amalgamata. Montare il composto fino a quando non “scrive” (cioè tirando su la frusta l’impasto cade in maniera continua). Ci vogliono all’incirca 15/20 minuti. Togliere la frusta e incorporare la farina e la fecola, precedentemente mischiate, con un movimento dal basso verso l’alto. Infornare in uno stampo rettangolare a 180° per circa 20 minuti. Togliere dallo stampo e far raffreddare a temperatura ambiente. E’ opportuno preparare il pan di spagna il giorno precedente a quello in cui deve essere farcito.
Preparare la farcia:
impastare la farina di mandorle con lo zucchero,  le uova e la scorza di arancia.
Mettere il pan di spagna su una placca  rivestita di carta da forno. Divederlo a metà , bagnare con la bagna il primo disco e farcire con 1/3 della farcia,alla quale avrete unito 50 gr di cedro a pezzettini  eventualmente diluita con un po’ di bagna . Mettere sopra il coperchio di pan di spagna e bagnare anche questo.
Con la farcitura rivestire il pan di spagna.
Porre in forno con il grill al massimo per 5 minuti circa ( fino a che non si formano delle puntine più scure)
Attendere che si raffreddi, sistemare su un piatto da portata e decorare con il restante cedro e mandorle.
Spennellare con gelatina di albicocche.

lunedì 4 ottobre 2010

Filetto con mele

filetto

Capita spesso in casa mia di non avere niente in frigo, giusto giusto due mele…….e due fettine di filetto.

Così è venuto fuori un piatto niente male, da proporre anche per una cena con ospiti o da rifare anche quando il frigo è stracolmo…..

Ingredienti per 2 persone:

2 fette di filetto di vitello

2 mele (io avevo le golden)

1/2 cipolla

un bicchierino di porto

2 cucchiai di panna

olio evo, sale pepe.

Fare appassire la cipolla affettata sottile in poco olio evo. Aggiungere le mele a pezzetti e rosolare qualche minuto.

Sfumare con il porto e fare cuocere qualche altro minuto.

Frullare metà del composto , aggiungere la panna e unirlo alle mele a pezzetti.

Grigliare il filetto e servire con la salsina di mele a lato, spolverizzando con pepe macinato al momento.

mercoledì 29 settembre 2010

Frittatina dolce miele e mele

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Questa frittatina è la rielaborazione di una frittata che da sempre la mia mamma prepara quando c’è bisogno di un dolce mettere in tavola in dieci minuti. La ricetta è molto semplice e si presta a molteplici varianti. In questo caso, visto che l’ho preparata per il mio bambino, ho aggiunto del miele.
In altre occasioni si possono aggiungere uvetta, gocce di cioccolato, cannella o tutto quello che la vostra fantasia e la vostra dispensa vi offrono (chiaramente non tutto insieme!!!!).
Vi consiglio di provarla, soprattutto in questa versione perché è veramente squisita, molto più di quanto possiate immaginare dalla foto ,che non rende benissimo.
Una frittatina di queste dimensioni basta per due persone!!
Cosa vi occorre:
1 mela renetta
2 uova
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina di riso
40 gr di burro
2 cucchiai di miele di acacia
1 pizzico di sale
semi di vaniglia
zucchero a velo e miele per decorare
Procedimento:
Sbucciare la mela e tagliarla a fettine.
Mettere in una padellina il burro ed il miele e far sciogliere bene, aggiungere le fettine di mela e far rosolare bene.
Nel frattempo in un piatto sbattere le uova con lo zucchero, il sale e la vaniglia. Unire la farina e fare un composto omogeneo.
Versare nella padella insieme alle mele e far cuocere rimestando in modo che le uova cuociano bene. Quando il sopra è morbido piegare come per una omelette.
Mettere su un piatto e servire immediatamente cosparsa di zucchero a velo e miele..eventualmente accompagnata da gelato alla vaniglia.
Con questa ricetta partecipiamo alla raccolta di Federica di Note di cioccolato e alla raccolta di Ka del blog  la Torta Pendente
  laltrafarina

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lunedì 27 settembre 2010

Lasagne alla zucca

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Quando vedo una zucca sullo scaffale del supermercato, ho lo stesso impulso che provo nei negozi di scarpe……comprare!
Sarà il colore bellissimo o quel dolce sapore, non lo so,ma la trovo irresistibile.
A casa però, non è che piaccia molto, così mi devo cimentare in ricette con la zucca “camuffata”.
Questa è tutta da provare…..credetemi.
Ingredienti per 4 persone:
Per la sfoglia.
500 g di farina
4 uova
Per la farcia.
400 g di polpa di zucca
1 cipolla 
500 ml di besciamella
100 g parmigiano grattugiato
sale, pepe e peperoncino.
Preparare la sfoglia e tirarla sottile con il mattarello ( vanno benissimo anche le sfoglie pronte per lasagne).
Fate soffriggere la cipolla tagliata a velo con poco olio e il peperoncino; aggiungete la zucca tagliata a dadini e stufatela per circa 15 minuti e salatela a piacere.
Preparate una besciamella non troppo soda con 100 g di burro, 2 cucchiai di farina, 1\2 l di latte e poco sale.
Lessate velocemente le lasagne in acqua bollente salata a cui avrete aggiunto un cucchiaio d’olio.
Spalmate, sul fondo di una pirofila ben imburrata, una cucchiaiata di besciamella, stendete uno strato di sfoglia lessato e ben scolato e coprite con 2 o 3 cucchiaiate di zucca. Spargete una generosa manciata di parmigiano grattugiato e ricominciate il giro fino alla fine degli ingredienti.
Completate con fiocchetti di burro, tanto parmigiano e infornate a 180°per 30 minuti.

mercoledì 22 settembre 2010

Castello di pan brioche al latticello e burro salato

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Ogni tanto mi prende la voglia di sperimentare, così come dice l’istinto, i risultati a dir la verità sono alterni, a volte vengono fuori delle “ciofeche”, che mai e poi mai vedrete qui pubblicate, alle volte vengono fuori dei sapori incredibilmente buoni e questo vi devo dire che è uno di quei casi.

La forma poi ha reso felici i nostri piccoli che sono rimasti estasiati dal castello con la neve. Se cercate delle foto per vedere com’era dentro non ce ne sono perché una volta aperto è stato divorato.

Cosa vi occorre:

1,2 kg di farina manitoba

5 uova

1/2 lt. latticello ( in mancanza usate il latte o una miscela di latte e panna o una di latte e yogurt)

220 gr di burro salato

150 gr di gocce di cioccolato

200 gr di zucchero

50 gr di lievito di birra

1 pizzico di sale

Procedimento:

Mettere in una ciotola o nella planetaria la farina con il lievito, il latticello e le uova. Impastare fino a che l’impasto si incorda dopodiché unire lo zucchero ed il sale. Infine il burro e le gocce di cioccolato. Fare un impasto omogeneo e farlo lievitare fino a che abbia raddoppiato il volume. Rimpastare nuovamente per breve tempo. Mettere l’impasto in uno stampo e lasciare lievitare di nuovo per un paio di ore. Con queste dosi ci si riempiono 2 stampi belli grandi!!! Potete anche preparare dei panini monodose. Infornare a 180° per 30 minuti.

lunedì 20 settembre 2010

Pennette Settembrine

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In autunno mi sento romantica, i colori della natura sono bellissimi, le giornate hanno una luce particolare, languida e sensuale, insomma…mi farò sicuramente dei nemici ma adoro questa stagione!

In più, rimanendo in tema di cucina, arrivano sui banconi del mercato frutta e verdure nuove, e la voglia di preparare piatti dai sapori intensi e decisi si fa avanti prepotente.

Questo primo ha i colori e il sapore della nuova stagione appena cominciata, semplice e veloce, da provare subito!!!

 

 

Ingredienti per 4 persone:

320 g di mezze penne

120 g di gorgonzola

40 g di burro un dl di latte

15 gherigli di noce

15 acini di uva bianca

Sale

Fate sciogliere in una padella antiaderente il burro e il formaggio a pezzetti con il latte e mescolate delicatamente fino a ottenere un composto liscio.

Lavate gli acini d’uva,tagliateli a metà, eliminate i semi, quindi tritate grossolanamente i gherigli di noce.

Lessate la pasta e scolatela al dente, versatela nella padella con la crema di gorgonzola, unite le noci e fate andare a fuoco medio per un minuto.

Aggiungete gli acini d’uva, mescolate ancora e servite.

venerdì 17 settembre 2010

Arepa del Venezuela

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Queste meravigliose e buonissime arepa sono state preparate dalla mia carissima amica Nattia. Sono delle focaccine di mais bianco che in Venezuela sostituiscono il pane, vi consiglio di provarle se non le avete mai sentite perchè sono veramente ma veramente buone!!!

Un ringraziamento speciale anche al nonno Fortunato che ci ha dato la ricetta originale e che speriamo torni presto a farci visita in Italia.

La ricetta della "arepa"

2 e ½ tazze di acqua

2 tazze di farina di mais bianco precotta ( si trova in alcuni supermercati ,nei negozi biologici,nei negozi di cibi etnici la confezione é Gialla, si chiama "Harina PAN" e c`é scritto "Harina de Maiz Refinada Precocida para Arepas" ed é " Hecho en Venezuela ")

Sale a piacere (circa 1 cucchiaino)

Un filo d’olio di oliva

In un contenitore mescolare l`acqua con il sale e con un filo di olio, aggiungere la farina lentamente mescolando continuamente, impastare molto bene con le mani fino ad ottenere una consistenza omogenea e giusta che permetta di fare delle palline senza che rimangano attaccate alle mani, ma sempre morbida.

Con l`impasto ottenuto, formare delle palline di circa 5 centimetri di diametro, bagnarsi le mani con del acqua e lavorare ogni pallina. Schiacciare la pallina con le palme delle mani fino ad ottenere un disco di circa 2 cm di spessore.

Scaldare bene una piastra leggermente unta con filo di olio, mettere sopra le "arepas" per farle fare una crosta, metterle al forno caldo (180 gradi) per 15 o 20 minuti, o fino quando saranno dorate e croccanti.

La arepa può servire come pane, ma e ottima ripiena di formaggio, o prosciutto, o tonno, ecc..

Si possono anche fare fritte, in questo caso si salta il passaggio della la piastra perché non ce ne bisogno di fare la crostina.

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mercoledì 15 settembre 2010

Quadrotti dolci alle pesche

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L’estate è agli sgoccioli ma, per prolungarla ancora un po’, un bel dolce con le pesche è proprio quel che ci vuole!

Ingredienti:

500 g di pesche

un vasetto di yogurt intero

150 g di farina

120 g di zucchero

un uovo e un tuorlo

3-4 cucchiai di latte

70 g di olio di semi di mais o di oliva

1/2 bustina di lievito per dolci

burro,sale.

Foderate con carta da forno imburrata da ambedue lati uno stampo rettangolare e spolverizzate il fondo con 2 cucchiai di zucchero.

Sbucciate le pesche, tagliatele a pezzetti e disponetele sul fondo dello stampo cercando di riempire tutti gli spazi, poi spolverizzatele con un altro cucchiaio di zucchero.

In una terrina montate, con la frusta elettrica, l’uovo e il tuorlo con lo zucchero rimasto. Quando il composto risulterà spumoso, unite alternativamente la farina setacciata con un pizzico di sale, lo yogurt e l’olio, mescolando il tutto con un cucchiaio di legno e avendo cura di incorporare bene ogni ingrediente aggiunto prima di unire il successivo.

Sciogliete il lievito con il latte e amalgamatelo velocemente al composto.

Versate il tutto sulle pesche nello stampo, scuotendo un po’ il recipiente per fare assestare bene il composto e infornare per 45 minuti a 180°.

Sfornate la torta e lasciate intiepidire. Passate la lama di un coltello tutto intorno al bordo dello stampo, rovesciatelo su di un piatto e lasciate raffreddare completamente la torta, poi tagliatela a quadrotti con un coltello seghettato.

lunedì 13 settembre 2010

Gli spaghetti di Lilly e il vagabondo


Chi, dopo aver visto Lilly e il vagabondo, non ha avuto voglia di mangiare quei meravigliosi spaghetti con le polpettine???
Il sugo con le polpette non appartiene alla mia tradizione culinaria e quindi l’ho realizzato come mi pareva potesse essere più gustoso. In questa versione le polpette sono fatte con salsiccia toscana, ma sono ugualmente ottime preparate con il macinato di manzo.
Cosa vi occorre:
500 gr di spaghetti alla chitarra
4 salsicce ( o carne macinata di manzo o di maiale secondo i vostri gusti)
100 gr di pane senza crosta
2 dl di latte
1 bel ciuffo di prezzemolo
1 cipolla piccola
2 spicchi di aglio
100 gr di mortadella
1 pugno di parmigiano
1 barattolo di pelati
1 uovo
sale, pepe
olio evo
Preparazione:
Per prima cosa è necessario preparare le polpette, mettere il pane in un contenitore e bagnarlo con un dl di latte. Togliere la pelle alle salsicce e metterle in una ciotola, unire l’uovo, il prezzemolo e uno spicchio di aglio tritati, la mortadella tritata finissima e il pane strizzato dal latte, unire il parmigiano, aggiustare di sale( se la carne è molto saporita può darsi che non ce ne sia bisogno), mettere un po’ di pepe e fare un impasto omogeneo.
Far riposare in frigorifero per almeno un’oretta e poi fare delle polpettine piccole. Infarinarle e friggerle in olio evo. Scolarle bene e mettere su di una carta assorbente.
Preparare il sugo di pomodoro: in un’altra padella mettere olio evo, cipolla, uno spicchio di aglio e un po’ di prezzemolo a soffriggere. Unire il pomodoro e far ritirare un po’. Salare pepare ed unire le polpette. Far andare il sugo per una decina di minuti, poi unire il latte e appena il sughetto si addensa nuovamente spengere il fuoco.
Potete condirci spaghetti, pici o tagliolini. Noi abbiamo optato per degli spaghetti alla chitarra, queste dosi sono sufficienti per condire 500 gr di pasta.
polpette
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