Ci sono dei sapori e dei profumi che fanno parte di noi, sono il nostro imprinting, segnano la nostra appartenenza ad un gruppo e in special modo ad una famiglia.
Mia mamma è sempre stata una bravissima pasticcera, nipote del più famoso pasticcere del paese, ed in casa nostra i dolci non mancavano mai.
Io ero una scricciolina disappetente e il cibo non aveva su di me lo stesso fascino che ha oggi; solo una torta riusciva a coinvolgermi:
la schiacciata alla fiorentina.
Quella vera, fatta con il lievito di birra, con l’antica ricetta dello zio.
Il profumo di questo dolce è per me il profumo di casa ed il suo sapore è il sapore dell’infanzia.
La fetta di torta che mangiavo per consolarmi quando cadevo dalla bici, la torta che non poteva mai mancare ai compleanni arricchita con panna montata o crema.
I miei compleanni erano semplicissimi con qualche bambino intorno ad un tavolo di cucina pieno di torte e pizze fatta dalla mamma, ma in fine era LEI, la schiacciata alla fiorentina che io attendevo come la vera festa. Ricordo che la mangiavamo facendo dei bocconi grandissimi e poi correvamo via di corsa nel prato.
Il tempo è passato, mi sono sposata e mi sono trasferita in un’altra città. Ero molto giovane avevo solo 22 anni e non posso negare che ho sentito molto la mancanza della mamma, dell’aria di casa mia e soprattutto del suo profumo.
Il profumo della torta era un modo per sentirmi più a casa e quindi ho incominciato a prepararla per mio marito che l’ ha subito adorata per il suo delicato sapore.
Un giorno è venuta a trovarmi una mia amica d’infanzia, avevo appena sfornato la mia schiacciata e lei entrando è rimasta un attimo interdetta sulla soglia poi annusando l’aria ha detto che gli sembrava di tornare indietro nel tempo.
Non perderò mai la nostalgia per quei momenti ma oggi che la preparo per i miei bambini penso che anche loro si ricorderanno di questo meraviglioso profumo, della sua sofficità e anche per loro schiacciata alla fiorentina vorrà dire: MAMMA.
Ricetta della schiacciata alla fiorentina dello zio Giorgio:
500 gr di farina
10 gr di lievito di birra (mezzo cubetto circa)
300 ml di latte
150 gr strutto
5 cucchiai di zucchero
2 uova
la scorza di un’arancia grattugiata biologica
1 pizzico di sale
Lavorare la farina, lo zucchero, le uova con il lievito sciolto nel latte. Quando si sarà amalgamato il tutto unire lo strutto poco per volta. Infine il sale.Lavorare bene fino ad ottenere un composto molle ma elastico. Far lievitare coperto sino a quando il composto sarà raddoppiato di volume. Passare un po’ strutto in uno stampo rettangolare e spolverare con un po’ di farina. Versare il composto nella teglia e farla riposare per un’altra ora. Infornare a 180° per 30 minuti.
Sfornare e a piacere farcire con crema o panna montata.
Spolverare la superficie con zucchero a velo.