lunedì 28 novembre 2011

Crostata di mele e crema


Prendete una piovosa domenica d’autunno, una mamma e una figlia. Aggiungete la voglia di fare qualcosa insieme, ma soprattutto, di condividere una passione con Elena, che già a nove anni, ama pasticciare tra i fornelli.
Così, un pomeriggio l’abbiamo passato in cucina, senza Nintendo, Wii o altri divertimenti moderni, in un’attività che si perde nel tempo e che, sono sicura, ci ricorderemo a lungo.
La torta che abbiamo fatto è semplice ma buonissima, provatela.
Ingredienti:
Per la frolla:
350 gr di farina
100 gr di zucchero
200 gr di burro
3 tuorli
Scorza di limone o arancia
1 bustina di vanillina
Per il ripieno:
4 mele
6 cucchiai di zucchero
1 bicchierino di marsala
2 cucchiai di farina
1/2 l di latte
1 bustina di vanillina
2 tuorli d’uovo
Impastare il burro con lo zucchero, aggiungere i tuorli, la scorza di arancia o limone grattugiata, la vanillina e per ultima la farina setacciata.
Formare una palla, avvolgere nella pellicola e far riposare per 20’ in frigo.
Sbucciare le mele e tagliarle a tocchetti, sciogliere una noce di burro in una padella e unire le mele, due cucchiai di zucchero e il marsala. Fare cuocere 10 minuti a fuoco vivace e lasciare raffreddare.
Preparare la crema; sbattere i 2 tuorli con lo zucchero finché non sono chiari e spumosi.
Unire la farina, mescolare, e diluire con il latte. Mettere sul fuoco fino a che non si addensa e profumare con la bustina di vanillina.
Stendere la pasta frolla in due dischi, con il primo foderare una tortiera imburrata e disporre sopra le mele e poi la crema.
Coprire con il secondo disco, sigillare i bordi e infornare per 20 minuti a 180°.

giovedì 24 novembre 2011

Crepes di farina di castagne con broccoli,pecorino di grotta e prosciutto croccante

crepescastagnebroccoli

Come sapete questo week end andiamo al Lucca per il contest della Cucina Italiana nell’ambito della manifestazione il Desco, la ricetta per partecipare al concorso l’abbiamo già postata, vi ricordate le lingue di gatto alla farina di castagne? in caso di amnesia guardate pure qui !

Questo piccolo preambolo solo per dire che quando pensavo ad una ricetta da proporre mi era venuta in mente anche questa che voglio mostrarvi oggi: delle crepes con farina di castagne e ripieno di broccoli, devo confessare che quando ho proposto l’idea a mio marito ha detto che senz’altro quel giorno avrebbe avuto una riunione di lavoro all’ora di pranzo!!

Qualora non si fosse capito, io sono caparbia e non solo le ho  preparate ma anche messe in tavola al consorte. Il quale si è  ricreduto e, forse un po’ di malavoglia, mi ha dovuto fare anche i complimenti!

Devo dire che ho fatto delle aggiunte per compensare un po’ i gusti, ho messo del saporitissimo pecorino di grotta e del prosciutto del Pratomagno fatto diventare croccante in padella.

Le crepes hanno un grande vantaggio di poter essere preparate in anticipo già nella loro teglia e non ci rimane che gratinarle all’ultimo momento, con le feste che si avvicinano direi che è una bella soluzione.

Ingredienti per 3 persone:

Le crepes:

2 uova

30 gr di farina 00

40 gr di farina di castagne

250 ml di latte

un pizzico di sale

Procedimento:

Fare una pastella con tutti gli ingredienti e lasciar riposare almeno mezz’ora. Con un pezzettino di burro ungere leggermente un padellino per le crepes, io ne uso uno in ferro ma va benissimo anche l’antiaderente. Con questa dose vi vengono delle crepes belle grandi il mio padellino ha un diametro di 20 cm., vi devo dire anche come fare le crepes?? vabbè solo perché siete voi!

Accendete il fuoco sotto il padellino e quando il burro è sciolto togliete l’eccesso con un foglio di carta da cucina. Versarci un mestolino di quelli piccoli d’impasto e far ruotare il padellino in modo che la pastella si distribuisca in maniera uniforme. Appena i bordi divengono leggermente bruniti è l’ora di girare la crepes.

Se siete dei fenomeni fate questa operazione al volo, se siete come me aiutatevi con una spatolina!

Il lato due cuoce molto più velocemente direi in meno di un minuto. Impilate le crepes in un piatto.

Questo impasto è neutro, se aumentate la dose potete lasciarvene anche qualcuna da farcire dolce (cioccolata, ricotta, crema..)

Ripieno:

500 gr di broccoli lessati ai quali avrete tolto la parte bianca più dura

olio evo q.b

1 spicchio di aglio

100 gr di mascarpone

100 gr di pecorino di grotta

100 gr di prosciutto crudo ( io ho usato quello del Pratomagno)

15 gr di burro

Procedimento:

Ripassare i broccoli in padella con poco olio e uno spicchio di aglio, togliere l’aglio e a fuoco spento incorporare il mascarpone.

In un padellino porre il prosciutto e farlo diventare croccante.

Procedere a riempire le crepes con i broccoli, un po’ di pecorino grattugiato e alcuni pezzetti di prosciutto crudo, ripiegare in quattro mettere un pezzettino di burro sulla crepes, una spolveratina di pecorino ed infornare fino a gratinatura.

crepes aperta

lunedì 21 novembre 2011

Torta d’autunno

torta autunno
In questo autunno particolarmente mite con giornate soleggiate e luminose, ho riscoperto il piacere della natura, mi piace guardarmi intorno e sorprendermi per le incantevoli sfumature di colore degli alberi. I boschi profumano intensamente di foglie cadute e di funghi, la leggera bruma che li avvolge li rende misteriosi, un luogo incantato dove è facile perdere la nozione del tempo nel quale viviamo.
Anche in cucina mi piace sentire il profumo ed il calore di questo tardo autunno che lentamente volge all’inverno per questo ho pensato di fare una torta ricca di frutta secca accompagnandola con una crema pasticcera aromatizzata con del liquore. Io ho usato il Vov, un liquore ormai desueto o come si direbbe oggi vintage. Da piccolina in casa nostra era sempre presente e io insistevo sempre per assaggiarne una goccia, senza dimenticare che questo liquore per me ha anche il profumo e l’odore delle settimane bianche. Il famoso bombardino che si ordina nei rifugi per rinfrancarsi dopo una lunga sciata o come nel mio caso dopo una lunga passeggiata visto che io e gli sci non siamo certamente fatti l’uno per l’altra.
Vi lascio a questa tortina semplice  adatta anche per le persone celiache avendo l’accortezza di non infarinare la teglia  e sostituendo la farina con farina di riso nella crema-
Vi sorprenderà per la sua fragrante bontà.
Ingredienti per la torta:
125 gr di nocciole sgusciate
125 gr di noci sgusciate
125 gr di mandorle sgusciate
250 gr di zucchero
6 uova
1 pizzico di sale
Ingredienti per la crema al liquore:
3 tuorli d’uovo
500 ml di latte
60 gr di farina
90 gr di zucchero
10o ml di liquore ( io ho usato il Vov)
1 pizzico di sale
Preparazione della torta:
Mischiare lo zucchero con le noci, le mandorle e le nocciole, porre tutto in un mixer e triturare non troppo finemente. Mescolare con i tuorli d’uovo. Montare le chiare a neve ben ferma con un pizzico di sale ed incorporarle con delicatezza al precedente composto.
Imburrare ed infarinare una tortiera da 24 cm ed infornare a 160°per 40 minuti.
Preparazione della crema:
Montare i tuorli con lo zucchero, unire un pizzico di sale, unire la farina  e incominciare a diluire con il latte.
Porre sul fuoco e portare ad ebollizione sempre mescolando e far bollire per un paio di minuti, appena spengiamo uniamo il liquore e mescoliamo bene.
Servire la torta ancora tiepida con la crema fredda o viceversa torta fredda e crema caldissima secondo i vostri gusti! Io mi sono sacrificata e ho provato negli anni le varie combinazioni, devo dire che sono entrambe ottime.

giovedì 17 novembre 2011

Pici al sugo di cinghiale

bigoli al cinghiale
Fare la pasta in casa è troppo divertente!!!
Così, dopo aver sperimentato più volte i miei maccheroncini, mi è venuta voglia di cambiare formato e mi sono regalata un’altra trafila in bronzo per il Kenwood.
Questa volta ho scelto il dischetto per la pasta lunga, ed in particolare un formato che adoro: i bigoli o come li chiamiamo in toscana, i pici.
Con questo formato di pasta è buono qualsiasi tipo di sugo, ma, quello che ci ho sposato, di cinghiale….è la morte sua!
Va comunque detto che, anche questo ragù corposo si sposa bene con tutti i tipi di pasta, dalle tagliatelle alle penne e, perché no, anche in una bella fetta di pane toscano, come facevo la domenica mattina quando ero piccola e mi svegliavo tardi con la casa invasa dall’odore di sugo di cinghiale; all’inizio nauseante e poi, con il passare dei minuti, appetitoso.
Insomma, quella che vi propongo è una bella accoppiata vincente, ma scombinabile a vostro piacere!
Ingredienti per i pici o bigoli:
1 kg di farina 00
un pizzico di sale
1 dl di olio d’oliva
5 dl di acqua
Ingredienti per il sugo di cinghiale:
1 kg di carne di cinghiale
Odori vari (carote, cipolla, sedano, salvia, rosmarino)
1 bicchiere di aceto bianco
1 bicchiere di acqua
1 bicchiere di vino bianco
2 bicchieri di vino rosso
10 bacche di ginepro
200 gr di carne macinata di maiale
200 gr di carne macinata di vitello
800 ml di passata di pomodoro
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
Olio evo, sale.
Cominciamo col mettere la carne in ammollo, coperta d’acqua, con tutti gli odori e un bicchiere di aceto. Lasciarla così per tutta una notte.
Togliere la carne, sciacquarla bene e tagliarla a pezzetti.
In una pentola piuttosto capiente, mettere la carne di cinghiale con un bicchiere di acqua, uno di vino bianco e uno di vino rosso; far andare a fuoco vivace per circa 15 minuti, poi scolare la carne dal liquido.
Fare un battuto con cipolla, sedano e carota; disporlo in una pentola (io ne uso una di coccio, come mia nonna) con 1/2 bicchiere d’olio extravergine e le bacche di ginepro.
Appena comincia a soffriggere unire la carne macinata di maiale e vitello, rosolare bene il tutto e unire la carne di cinghiale.
Bagnare con un bicchiere di vino rosso e, quando è evaporato, aggiungere la passata di pomodoro e il concentrato. Salare a piacere.
Fare andare il sugo di cinghiale, a fuoco lento, per almeno due ore. Più cuoce piano e a lungo più è buono!
Per i bigoli o pici: impastare tutti gli ingredienti nel Kenwood, lasciare riposare 15 minuti, poi farli passare nella trafila.
Se li fate a mano: tirate una sfoglia e fatela a strisce sottili. Poi, passate le mani aperte su ogni striscia, formando uno spaghetto grosso.

lunedì 14 novembre 2011

Cake speziato

cake speziato
La ditta Antonelli Silio ci ha omaggiate di alcune cioccolate in tazza molto buone dopo averle assaggiate tutte..abbiamo pensato di creare un dolcetto da abbinare ad una di esse.
Ho creato un cake speziato ricco di canditi,mandorle e spezie  che ha una fattura molto simile ai cavallucci toscani la cui ricetta potete trovare qui.
L’abbinamento migliore secondo me è con il cioccolato in tazza fondente, vi sembrerà di essere in una baita di montagna circondati dalla neve e dall’’atmosfera natalizia..provare per credere!!!

Ingredienti:
300 gr di zucchero
300 gr di farina
100 gr di mandorle pelate
40 gr di cedro candito
40 gr di arancia candita
40 gr ciliege candite
20 gr di spezie(cannella, macis, noce moscata, coriandolo)
1 pizzico di sale
1 pizzico di lievito per dolci (mezza bustina)
confettini argentati per decorare
125 gr di zucchero a velo
1 bicchierino di liquore strega
Procedimento;
In un pentolino mettere a bollire 150 ml di acqua con lo zucchero far bollire il composto per circa 5 minuti, incorporare i canditi fatti a pezzettini le mandorle tritate grossolanamente con un coltello e le spezie.
In una ciotola mettere la farina con un pizzico di sale e uno di lievito, unirvi il composto di zucchero e mescolare bene.
Imburrare ed infarinare uno stampo da plum-cake, versarvi il composto ed infornare a 160° per 30 minuti.
Preparare la glassa amalgamando lo zucchero a velo con il liquore strega e versarla sul dolce, decorare con i confettini.

giovedì 10 novembre 2011

Lingue di gatto alla farina di castagne con crema di ricotta profumata al rosmarino e castagne caramellate

anellodesco
La Cucina Italiana in collaborazione con la Provincia di Lucca ha organizzato il contest “Castagne al Desco” nel quale la sfida consiste nell’interpretare la farina di castagne inventando una ricetta.
logo_castagneDesco
Ho avuto la fortuna e l’onore di essere stata scelta per partecipare all’evento che si terrà a Lucca nel week end del 26/27novembre nell’ambito della manifestazione “Il Desco” durante il quale, tre ricette migliori verranno premiate da una giuria.
descologo
Se avete voglia di godervi un itinerario gastronomico dei prodotti tipici e tradizionali della provincia di Lucca vi consiglio di non perdervi questa manifestazione che avrà luogo nei chiostri del Real Collegio per quattro fine settimana a partire dal 19 novembre fino all’11 di dicembre, sono sicura che potrete trovare dei ghiotti regali anche per il Natale.
Tornando alla ricetta che ho deciso di creare per il contest vorrei fare prima una breve introduzione parlandovi di ciò che per me rappresenta la farina di castagne.
Come sapete io sono toscana, per noi le castagne e la farina di castagne non sono solo una ghiottoneria che aspettiamo con ansia in Autunno, per molti di noi le castagne sono state nei tempi andati fonte di sostentamento.
La farina di castagne, in special modo da noi, veniva usata per farci la polenta con la quale molti contadini in tempi di magra riuscivano a riempirsi la pancia durante il duro inverno, quando l’occasione lo permetteva, la si accompagnava con della ricotta freschissima.
Il castagnaccio è uno dei dolci che più incontra il mio gusto è semplice e ricco di sapore ed ogni famiglia ha la sua ricetta che custodisce gelosamente, io vi confesso che non vi metto uva passa ma abbondo con il rosmarino che dona a questa preparazione un profumo inconfondibile.
Fatta questa breve premessa vi sarà chiaro il perché della scelta di determinati ingredienti per la mia ricetta. Volevo fare qualcosa di nuovo ma che fosse molto legato alla tradizione, ho quindi  pensato di preparare delle lingue di gatto e di accompagnarle con della ricotta profumata al rosmarino. Ho voluto anche aggiungere un tocco di golosità in più mettendovi delle castagne caramellate.
In un primo tempo avevo pensato di mettervi dei marron glacé però secondo me il caramello contrasta maggiormente e dona un tocco rustico in più.
Vi lascio alla mia ricetta che vi consiglio vivamente di provare!!
Ingredienti:
Per le lingue di gatto:
100gr di farina di castagne macinata a pietra L'antica Norcineria
100 gr di farina 00
100 gr di albumi  (circa 3)
100 gr di mascarpone
100 ml di latte intero fresco
200 gr di zucchero
1 pizzico di sale
Per la farcia:
600 gr di ricotta di mucca freschissima
250 gr di zucchero a velo
2 ciuffetti di rosmarino
200 gr di castagne
150 gr di zucchero
cioccolato fondente per decorare
collagedesco
Procedimento per le lingue di gatto:
Mescolare lo zucchero con il mascarpone ed il latte fino a che non otterremo un composto omogeneo, incorporare i due tipi di farina setacciati  e montiamo le chiare a neve con un pizzico di sale.
Unire le chiare delicatamente con un movimento dal basso verso l’alto. Mettere il composto in una sacca poche con bocchetta liscia  e disegnare sulla placca rivestita con carta da  da forno dei rettangoli, i miei erano circa 23 cm per 6 e per aiutarmi li ho disegnati sulla carta forno con il lapis (poi la carta l’ho girata in modo che il disegno rimanga di sotto).
Infornare a 200° forno caldo per circa 5/6 minuti (dipende dai forni), sono pronte quando hanno assunto una colorazione lievemente dorata ed i bordi sono diventati marroni.
Appena sfornati staccarle dalla carta da forno ed avvolgerle intorno ad un bicchiere fino a che non si sono raffreddate.
Procedimento per la farcia:
Prima di preparare  lingue di gatto mettiamo il rosmarino dentro lo zucchero a velo e ve lo lasciamo per un paio di ore. Nel frattempo castriamo e lessiamo le castagne, dopodiché quando sono ancora calde le sbucciamo e le mettiamo a raffreddare. Prepariamo il caramello con lo zucchero semolato mettendolo in una padella antiaderente senza mai girarlo fino a che non è diventato marrone, incorporiamo le castagne spezzettate mescoliamo bene affinché si caramellino in ogni loro parte, versiamo il tutto su un piano in marmo per raffreddare.
Adesso non ci resta che preparare la crema di ricotta  mescolandola con lo zucchero a velo, dal quale avremo tolto il rosmarino fino ad avere un bel composto soffice. Incorporiamo le castagne caramellate, tenendone un po’ da parte per la decorazione finale e procediamo ad impiattare.
Ho sciolto del cioccolato fondente nel microonde, ho fatto una specie di griglia sul piatto vi ho messo il mio cannoncino di lingua di gatto e con una sacca poche ho messo il ripieno. Ho decorato con un po’ di castagne caramellate.
Il rosmarino che era stato nello zucchero l’ho adoperato come decorazione.

lunedì 7 novembre 2011

Cheesecake super rapido

cheesecakeveloce

L’evento inaspettato di avere la mia carissima amica Simona a cena, mi ha fatto pensare a questo dolce. Semplice, perché senza forno; fresco, dopo delle pietanze piuttosto pesanti, e cremoso, perché tutte e due amiamo la cremosità nei dolci.

La serata è volata via fin troppo veloce, tra risate e allegria…..proprio come il dessert!

Ingredienti:

Per la base:

250gr di biscotti secchi

1/2 cucchiaino di cannella in polvere

60gr di burro fuso

2 cucchiai di marmellata di lamponi senza grumi

Per la farcia:

250gr di formaggio tipo Philadelphia

250gr di ricotta di mucca freschissima

80gr di zucchero

1 bustina di vanillina

4 cucchiai di gelatina

125 ml di panna fresca montata

Sbriciolare i biscotti e amalgamarli alla cannella e al burro fuso.

Spalmare il composto sul fondo di una tortiera, foderata di carta da forno, e pressare bene.

Scaldare appena la marmellata di lamponi e spalmare in strato sottile sulla base.

Mettere in frigo o meglio nel freezer nel frattempo che farete la farcia.

Montare la ricotta e il Philadelphia con lo zucchero e la vanillina,fino ad ottenere un impasto gonfio e cremoso.

Far sciogliere la gelatina con due cucchiai di acqua calda, quindi aggiungerla alla crema di formaggio.

Montare la panna, aggiungerla delicatamente all’impasto e spalmare il tutto sopra la base di biscotti e marmellata, livellando bene.

Lasciar freddare in frigo per almeno 4 ore.

giovedì 3 novembre 2011

Pancotto e uno sguardo dalla finestra

arno

Il fiumiciattolo che vedete in questa foto è l’Arno così come si vede dalla mia casa natale, per tantissimi anni lo scorrere di questo fiume ha scandito il passare della mia vita. Le lunghe estati quando il greto del fiume era quasi completamente asciutto tanto da poterci scorrazzare, gli impetuosi autunni fatti di pieni improvvise che mi facevano andare a letto con l’ansia che potesse straripare, le nebbie perenni che affliggono costantemente il mio paese costringendoti  a procedere quasi alla cieca.

L’Arno per me è casa e quando Cran Berry di Cappuccino e cornetto per il suo contest Oltre il vetro ci ha chiesto di farle vedere cosa vedevamo quando guardavamo fuori dal vetro ho voluto renderla partecipe di ciò che hanno visto i miei occhi di bambina.

Candy

Gli anni sono passati e da ormai quasi 20 vivo in un’altra città non più da figlia ma da madre di famiglia e allora anche un simbolo della mia attuale visuale mi pareva doveroso, quello che vedete qui sotto è l’ulivo che ho regalato al mio bambino quando è nato in modo che uno possa seguire la vita dell’altro nelle loro varie stagioni

ulivo

Infine la ricetta di questo post sentimentale non poteva che essere una delle ricette più semplici e antiche della mia famiglia il pancotto, quello che la mia nonna preparava nelle fredde serate d’inverno quando doveva sfamare i figli e lei giovane sarta era già vedova:

pancotto

Il pancotto altro non è che un antenato della pappa al pomodoro o più prosaicamente quello che si cucinava la sera quando in casa c’era ben poco o come in questo caso quando arrivava l’olio nuovo e questa zuppa dava la possibilità di assaporarlo benissimo.

Ingredienti:

le dosi sono a occhio come una vera ricetta della tradizione richiede

pane raffermo

olio evo

aglio

rosmarino

Procedimento:

in un tegame mettere un po’ di olio nel quale faremo soffriggere l’aglio e il rosmarino, appena l’aglio è dorato uniremo il pane raffermo fatto a piccoli tocchettini, infine aggiungeremo dell’acqua fino a coprire.

La mia nonna a volte aggiungeva anche del latte o, se lo aveva, usava del brodo. Fate cuocere fino a che il pane non è disfatto e sul fondo del tegame non si forma una specie di pellicola.

Impiattate e versate un giro di olio sopra e del parmigiano se volete rendere il tutto più saporito.

Io ci metto anche una bella spolverata di pepe, provate e ditemi se questo piatto antichissimo vi è piaciuto!

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