Siamo appena rientrate dal salone del gusto di Torino e siamo ancora ebbre di emozione e felicità per questa bellissima esperienza. La pasta Garofalo con il loro progetto Gente del Fud ci ha dato la grandissima opportunità, non solo di visitare questa manifestazione ma di esserne parte attiva e vitale.
Nelle settimane precedenti siamo state incaricate di creare una ricetta con prodotti tipici delle nostra regione, per l’occasione ci siamo abbinati al nostro carissimo amico Nuccio del blog di Max e di conseguenza alla sua regione, la Calabria.
Abbiamo pensato ad una ricetta che unisse idealmente questi due meravigliosi territori. Per la Toscana abbiamo scelto il maiale grigio brado del Casentino. Il maiale in Toscana non è solo un alimento, in una civiltà contadina come è stata la nostra, il maiale era sì una fonte di sostentamento ma, in occasione della sua uccisione, un momento di convivialità da condividere con amici e parenti.
Per la Calabria il nostro Nuccio ha scelto la famosissima e dolcissima cipolla di Tropea , infine come punto di unione abbiamo messo dei fiori di finocchietto selvatico.
In Toscana le nostre massaie ne hanno sempre una buona scorta per poter condire arrosti di maiale, coniglio, anatra e oca. In Calabria lo usano in maniera altrettanto gustosa, quindi ci siamo detti che per questo antico aroma era il momento di avere la sua riscossa! per far conoscere alle nuove generazione e a chi non ha avuto la fortuna di poter apprezzare il suo sapore unico che non ha niente da invidiare a spezie esotiche e modaiole.
Se vi interessa conoscerci nel nostro lato più fashion non vi perdete la bellissima intervista che ci hanno fatto su Elle.it.
Infine un enorme, grandissimo, sincero e sentitissimo grazie a tutto lo staff di Garofalo! Emidio Mansi, il direttore commerciale è una forza della natura, le sue idee sono fresche ed originali, praticamente uno Steve Jobs del pacchero. Giorgio Marigliano è una macchina da guerra della competenza, simpaticissimo e, da quando mi ha fatto fare la maglietta con lo scollo, mio idolo assoluto! Un grazie a Piero, Flavia Laura e a tutti i ragazzi che ci hanno assistito. Un grazie particolare anche allo chef Guido Corvetti che ha reso la nostra pasta un capolavoro di gusto
Ingredienti:
500 gr di mezze maniche o rigatoni Garofalo
5 salsicce toscane di maiale grigio brado del casentino della macelleria Fracassi Simone
150 gr di pancetta tesa stagionata di maiale grigio brado del casentino della macelleria di Fracassi Simone
2 cipolle di Tropea
1 dl di olio extra vergine di oliva toscano
un piccola manciatina di fiori di finocchietto selvatico
pecorino dolce semi stagionato
Procedimento:
in un padella calda mettere l’olio e la pancetta e far rosolare bene. Nel frattempo tagliate a fette sottili le cipolle di tropea. Unitele alla pancetta e fate cuocere a fuoco dolcissimo sino a che le cipolle non saranno morbide, aggiungere il finocchietto e le salsicce, a cui avrete tolto il budello, tritate. Portare a cottura e completare con ulteriore finocchio selvatico.
Non aggiungere sale perché sia la pancetta che la salsiccia toscana sono già molto saporite.
Cuocere al dente la pasta Garofalo, mantecarla in padella con il sughetto aggiungendo, se necessario, un po’ di acqua di cottura della pasta.
Completare il piatto con delle scaglie di pecorino dolce semi stagionato.