giovedì 20 dicembre 2012

Crespelle alla farina di castagne con cavolo nero, pecorino di fossa e scorzetta di arancia

crespelle cavolonero e scorza di arancia

Questo è l’ultimo post di quest’anno. Non aspettiamo la fine del mondo decretata dai Maya ma, da brave scolarette, ci prendiamo qualche giorno di vacanza prima di Natale. Vi facciamo i nostri più cari auguri e vi ringraziamo per l’affetto con il quale ci seguite.

Questo primo piatto è stato pensato per un pranzo di Natale che fosse elegante ma allo stesso tempo famigliare e salutare. Questi ingredienti così abbinati danno un risultato gustossimo e conquisteranno anche gli scettici della verdura e della farina di castagne.

 

Crespelle con farina di castagne al cavolo nero e pecorino di fossa

Ingredienti per le crespelle:

60 gr di farina di castagne

60 gr di farina 00

4 uova

400 ml di latte

50 gr di burro fuso freddo

un pizzico di sale

Procedimento:

Fare una pastella miscelando le due farine, unendo le uova, il burro fuso, il sale e diluendo con il latte. Quando il composto sarà omogeneo coprire e lasciar riposare per una mezz’oretta.

Scaldare un padellino leggermente unto di burro e friggere le crespelle.

Ingredienti per il ripieno:

2 mazzi di cavolo nero

500 gr di ricotta di mucca freschissima

50 gr di parmigiano grattugiato

50 gr di pecorino di fossa grattugiato (+50 gr per la gratinatura) 

la scorza di due arance bio

30 gr di burro per gratinare

Procedimento:

Sfilare il cavolo nero togliendo le coste dure al centro e metterlo a lessare in acqua fredda salata.

Una volta cotto strizzarlo bene e sminuzzarlo, mescolarlo con la ricotta, i formaggi e la scorza di arancia.

Farcite le crepes, piegate a ventaglio e ponete sopra ad ognuna un fiocchetto di burro e una grattugiata di pecorino di fossa.

Far gratinare in forno.

lunedì 17 dicembre 2012

Panettoncini gastronomici homemade

panettoncino gastronomico

Tra qualche giorno cominciano le agognate vacanze natalizie. Generalmente le vedo più come una fatica che altro ma, quest’anno, ho proprio bisogno di dormire.

Il pargoletto tanto decantato nel precedente post, nonostante i suoi sei anni, continua ad alzarsi la notte per venire nel lettone con mamma e babbo.

Voi direte che noia può mai dare?? Peccato che il suo hobby notturno sia fare la scaletta con i piedi lungo la mia schiena e non sopra il pigiama ma sulla pelle nuda. Una vera tortura, ve lo garantisco!

L’unico lato che mi fa sorridere di questa faccenda sono le scuse che lui inventa, la scorsa notte è arrivato tutto di soppiatto e, quando ha sentito che ero sveglia, mi ha detto tutto giulivo:” Non ti preoccupare mamma sono passato solo per un saluto veloce!”

Un’altra notte invece è arrivato e ha detto: “ ohhh gente ho fatto un sogno…adesso non ho il tempo di raccontarvelo ma vi garantisco che era una cosa che assolutamente non mi permette di tornare nel mio letto"!”

Spesso poi non viene da solo, no!! lui si fa accompagnare da una decina di peluche che depone amorevolmente sulle nostre facce, una mattina ci siamo svegliati in 15 nel letto e non fate battute da 50 sfumature mi raccomando!

Direttamente dal mio comodoni dove ormai dormo da mesi vi  lascio a questa ricetta di sicuro impatto scenografico, veloce e molto molto gustosa!

Mini panettoncini gastronomici

Ingredienti per i panettoncini:

400 gr di farina 0

100 gr di farina multicereali

25 gr di lievito di birra

100 gr di burro a temperatura ambiente

45 gr di zucchero

250 ml di latte fresco intero

1 uovo

un cucchiaino raso di sale

Per spennellare: un uovo e 2 cucchiai di latte

40 gr s di semi di papavero

Procedimento:

Disporre le farine a fontana, unire il burro e lavorare brevemente. Porre al centro le uova e lo zucchero. Intiepidire il latte e sciogliervi il lievito di birra. Unire all’impasto e lavorare sino a che non avremmo un composto omogeneo. Unire il sale e lavorare per circa 10 minuti.

Porre a riposare coperto con un panno per un paio di ore o fino a che non ha raddoppiato di volume.

Disporre l’impasto negli appositi stampini per il panettone ( si trovano nei negozi che vendono articoli in carta).

Con questa dose ne verranno circa 10.

Far riposare altre 2 ore.

Portare il forno alla temperatura di 180°.

Spennellare e decorare con i semi di papavero.

Infornare per 15 minuti o fino a che non saranno dorati.

Fate raffreddare i panettoncini, se non li adoperate tutti li potete conservare congelati.

panettoncini

 

Ingredienti per la farcia:

Primo strato:

6 uova di quaglia sode (vanno bene anche 3 normali)

maionese (potete farla da voi con un uovo, succo di limone un pizzico di sale. Mettete tutto nel bicchiere del frullatore ad immersione, cominciate a frullate aggiungendo olio di semi di girasole a filo sino a che non monta)

aneto

Mescolate la maionese con l’aneto e spalmate uno strato, tagliate le uova a fettine sottilissime e disponetele sopra. Se utilizzate uova di gallina spezzettatele finemente e unitele alla maionese.

Secondo strato:

100 gr di pistacchi non salati

50 gr di formaggio mascarpone e gorgonzola

Frullate i pistacchi e unire il formaggio, farcire il secondo stato. Non fate una crema, i pistacchi sono più carini granellosi

Terzo strato:

100 gr di mortadella

50 gr di formaggio spalmabile

Frullare insieme fino ad avere una crema e farcite il terzo strato.

panettoncini aperti

giovedì 13 dicembre 2012

Torta di carote viola e cioccolato bianco

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Nella vita quotidiana, soprattutto lavorativa, sono attratta da tutto quello che è nuovo, dal colore e dai particolari.
Così pure in cucina, tutto quello che cattura la mia attenzione al mercato, viene elaborato immediatamente nella mia mente e trasformato, con l’immaginazione, in un eventuale piatto.
Figuratevi perciò quando, in una cassetta, ho visto delle fantastiche carote viola!!! E’ stato un attimo…e sono saltate nella mia borsa della spesa…
Ignoravo completamente l’esistenza di questo ortaggio, anzi lo credevo un prodotto di qualche strano nuovo innesto, invece, dopo una veloce scorribanda in internet, ho scoperto che sono addirittura precedenti alle nostre comuni carote arancioni, le quali debbono questo colore agli Olandesi che nel 1720 le dedicarono alla casa reale degli Orange.
Le mie carotine “d’epoca” dal colore improbabile, non hanno riscosso lo stesso entusiasmo da mio marito e figlia che le guardavano come per dire: “facci quello che vuoi, tanto te lo mangi te!”.
Quindi non potevo che giocare d’astuzia e provare ad utilizzarle in un dolce, l’unica cosa che in casa mia viene divorata sempre e comunque.
Così è nata questa torta di carote con il topping al cioccolato bianco che non ha deluso nessuno!!!
Ingredienti:
Per la torta:
200 gr di carote viola
150 gr di zucchero
150 gr di nocciole tritate
100 gr di fecola di patate
4 uova
La scorza grattugiata di un limone bio
Burro, farina per la teglia
Un pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
Per il topping:
200 gr di cioccolato bianco
120 gr di mascarpone freschissimo
Grattugiate le carote già lavate e pulite.
Lavorate i tuorli con lo zucchero, fino ad ottenere una crema soffice e chiara.
Aggiungete le nocciole tritate, le carote grattugiate, la fecola di patate, la scorza del limone, un pizzico di sale, il lievito e amalgamate bene il tutto.
Per ultime, incorporate delicatamente le chiare montate a neve fermissima.
Versate il composto in una tortiera, imburrata e infarinata, infornate a 180° per 35/40 minuti.
Preparate il topping sciogliendo a bagnomaria il cioccolato bianco, aggiungete un po’ alla volta il  mascarpone e mescolate bene, volendo potete usare il frullatore per qualche secondo.
Sfornate e fate raffreddare la torta e coprite la sommità con la crema al cioccolato bianco.

lunedì 10 dicembre 2012

Gingerbread boys..gli omini di pandizenzero!

gingerbread

Si avvicina il periodo del Natale e con il mio piccolino abbiamo pensato di realizzare dei biscottini di pan di zenzero che tanto ci ricordano il nostro viaggio a Rovaniemi.

Quando questa estate siamo andati a trovare Babbo Natale nella sua casa gli elfi hanno insegnato al mio cucciolo a decorare i biscotti conferendogli anche il diploma di elfo.

Potevo non mettere a frutto la sua abilità si seienne con la sacca poche?

Armati di una ricetta infallibile e di tanta pazienza da parte mia ci siamo messi all’opera, abbiamo fatto anche le pellegrine in versione biscotto

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Vi lascio subito a questa ricettina facile e veloce, buon divertimento!!

 

Ingredienti:

420 gr di farina 00

1 cucchiaino colmo di lievito per dolci

1 pizzico di sale

1 cucchiaino di zenzero macinato

1 cucchiaino di cannella in polvere

1 cucchiaino di chiodi di garofano macinati

100 gr di burro morbido

200 gr di zucchero

50 gr di melassa ( si trova nei negozi di prodotti biologici)

2 uova

la scorza di un limone

 

Procedimento:

In una ciotola mettere la farina, il lievito, le spezie e miscelarli. Con uno sbattitore montare il burro con le uova ed il sale. Dopo qualche minuto incorporare lo zucchero e la melassa. Infine unire la miscela di spezie e farina. Non appena l’impasto forma una palla avvolgerlo nella pellicola e porlo in frigo a riposare per almeno un’ora. Stendere l’impasto e ritagliare con gli appositi stampini gli omini di pan di zenzero.

Se non avete lo stampo potete realizzarlo voi stessi con del cartoncino e ritagliare la pasta con l’aiuto di un coltello.

Infornare a 170° forno già caldo,  per circa 10 minuti

Ghiaccia per la decorazione:

Ingredienti:

2 cucchiai di albume

1 cucchiaino raso di cremor tartaro

zucchero a velo

coloranti alimentari

Procedimento:

Montare leggermente la chiara d’uovo con il cremor tartaro ed incominciare ad incorporare lo zucchero a velo. La vostra ghiaccia sarà pronta quando, alzando la forchetta lo zucchero non scende più e forma solo una stalattite. Dividetela in più parti e coloratela con del colorante alimentare, date sfogo alla vostra fantasia!

giovedì 6 dicembre 2012

Mousse di baccalà

mousse di baccalà

Ci sono delle ricette che voglio provare da diverso tempo e per un motivo od un altro non ci riesco mai. Magari le vedo su un giornale, in tv o come spesso capita in un blog. Questa ricetta è un po’ un misto di cose, la trovate sul blog delle Chicche di Chicca ma quello che mi ha convinto a farla, a quasi un anno di distanza dalla sua pubblicazione, fu una chiacchierata che facemmo con Cristina, titolare del suddetto blog. Lei mi decantò la bontà di questa semplicissima preparazione e di come ad un buffet da lei preparato fosse stata un vero successo. Da allora nella mia testa si è scatenato il tarlo della curiosità! Posso dire solamente che aveva pienamente ragione e che questo antipasto diventerà un must nelle prossime festività natalizie, è buonissimo e delicato.

Ho aggiunto solo dell’aglio e come Cristina per montare ho adoperato dell’olio di semi di girasole, ho pensato che l’olio extra vergine di oliva avrebbe dato un sapore troppo intenso al baccalà e che ne avrebbe compromessa la delicatezza.

 

Ingredienti:

500 gr di baccalà ammollato dissalato spellato e diliscato

700 ml  circa di latte fresco intero

2 spicchi di aglio

200 ml circa di olio di semi di girasole

Procedimento:

Mettere il baccalà ammollato e gli spicchi di aglio a bollire nel latte per circa 30 minuti, il latte deve assorbirsi quasi del tutto. Considerate che il latte deve almeno coprire del tutto il baccalà.

Far raffreddare il composto e metterlo nel bicchiere del frullatore ad immersione e incominciare a frullare aggiungendo l’olio a filo come se dovessimo fare una maionese. La salsa è pronta quando vedrete che incomincia a montare.

La quantità di olio è variabile, dipende da quanto si è asciugato il baccalà in cottura.

Servitela con delle fettine di limone su del pane abbrustolito.

lunedì 3 dicembre 2012

Gobbi rifatti

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Il piatto che vi propongo oggi è una delle ricette più conosciute ed apprezzate della cucina povera Toscana.

Non ricordo una festa in famiglia nel periodo invernale, senza una fumante teglia di questa  prelibatezza, sapientemente cucinata dalla mia nonna.

Per chi non è pratico del “vocabolario” della nostra regione, devo spiegare però, che il gobbo non è altro che un cardo.

All’inizio dell’autunno viene avvolto nella carta e legato ancora nella pianta perché non si pieghi in se stesso e viene colto e consumato assolutamente dopo aver sopportato la prima gelata della stagione, che lo rende più tenero e meno amaro.

La ricetta dei gobbi rifatti, almeno quella che circola in casa mia da generazioni, non è proprio… “leggerina” in quanto il cardo, prima lessato, viene poi passato nella farina, nell’uovo sbattuto e poi fritto.

Solo in seguito si passa alla fase della salsa di pomodoro, dove i gobbi si “rifanno” per una buona mezz’ora in forno, gratinati da una generosa spolverata di formaggio.

Si può anche fare una versione light senza il passaggio della farina e uovo ed è sempre ottimo ma, vi garantisco, che insieme alle calorie perde anche un bel po’ di gusto! Quindi come diciamo noi “ meglio poco ma buono”….

Ingredienti per 4/6 persone:

1,5 kg di cardi o gobbi

500 gr di passata di pomodoro

2 spicchi d’aglio

2 uova

100 gr di farina

3 cucchiai di parmigiano reggiano

1 limone

Olio per friggere

Sale e pepe

Lavate bene i gobbi e sfilate la parte esterna più dura e filamentosa; tagliateli a pezzetti di circa 7 cm.

Metteteli in acqua salata e acidulata con il succo di 1\2 limone e portateli ad ebollizione, lasciandoli cuocere fino a che, infilzandoli con la forchetta non risultano morbidi.

Scolateli, asciugateli e passateli nella farina, poi nelle uova sbattute e friggeteli pochi per volta in abbondante olio.

In un pentolino fate scaldare l’olio con gli spicchi d’aglio e poi aggiungete il pomodoro e fate andare a fuoco vivace per qualche minuto.

Quando la salsa è pronta, prendete una teglia da forno e stendete una cucchiaiata di salsa nel fondo, poi adagiateci uno strato di gobbi e continuate così per almeno tre strati, finendo con il parmigiano grattugiato.

Infornate a 180° per una mezz’ora circa.

venerdì 30 novembre 2012

Crema pasticcera facile



Crema pasticcera facile:

3 tuorli d'uovo
600 ml di latte intero fresco
un pezzetto di scorza di limone o di arancio
3 cucchiai pieni di farina
6 cucchiai di zucchero colmi
1 pizzico di sale

Procedimento:
In un tegame mettere i tuorli con lo zucchero, lavorarli per pochi minuti, unire il sale e la farina. Iniziare a diluire con il latte, accendere la fiamma. Unire tutto il latte mescolando, aggiungere la scorza di limone.
Sempre mescolando portate ed ebollizione, vedrete che la crema da leggermente schiumosa e liquida si addenserà e diverrà lucida. Non appena bolle spegnete il fuoco.



giovedì 29 novembre 2012

Tagliatelle al ragù bianco di cappone e tartufo

tagliatelle al ragù bianco di cappone

 

Si avvicina il periodo natalizio e nella nostra testa cominciano a prendere forma i menù che proporremo alle nostre famiglie.

In casa nostra non ci discostiamo mai troppo dalla tradizione e gli ingredienti protagonisti dei nostri pasti sono più o meno invariati da generazioni. Il cappone è uno di questi, immancabile il brodo fatto con quest’ultimo dove cuocere i tortellini.

Non tutti però, si sa, amano le minestre in brodo ed allora ho pensato di fare un primo piatto asciutto che valorizzasse questo ingrediente al massimo.

Armata del favoloso coccio regalatomi da Nuccio Gatto del Blog di Max mi sono accinta a fare un sugo in bianco arricchito da profumatissimo tartufo nero che, devo dire, ha conquistato tutti.

Ho sfumato il sugo con della birra al posto del vino che ha lasciato il gusto delicato di questa carna bianca molto delicata.

Vi consiglio di provarlo e, se avete voglia, fatemi sapere se vi è piaciuto!

 

Tagliatelle al ragù bianco di cappone alla birra e tartufo

500 gr. di tagliatelle

1cappone da circa 1,8kg

1 dl di olio extra vergine di oliva

200 ml di birra

2 carote

2 coste di sedano

2 cipolle

2 chiodi di garofano

1 ciuffo di prezzemolo

1 foglia di alloro

150 gr di prosciutto non troppo magro

2 tartufi neri delle dimensioni di due piccole albicocche

sale

pepe nero

1 noce di burro

Procedimento:

Disossare il cappone, porre la carcassa a bollire in acqua insieme ad una carota, una costa di sedano, un cipolla, un ciuffetto di prezzemolo, sale e due chiodi garofano. Io uso sempre la pentola a pressione per questa operazione ed impiego circa 40 minuti dall’inizio del fischio.In un tegame preferibilmente di coccio mettere l’olio extra vergine di oliva ed il prosciutto tritato. Non appena l’olio si riscalda unire le verdure rimaste tritate. Far cuocere il soffritto per almeno 30 minuti a fiamma molto bassa. Le verdure devono divenire morbide.

Nel frattempo tagliare la carne di cappone a pezzettini piccolissimo con il coltello.

Unirla al soffritto e farla rosolare per una mezz’ora dopodiché a fiamma piuttosto viva versare la birra.

Unire la foglia di alloro.

Quando il sugo si sarà riasciugato allungarlo con il brodo preparato precedentemente, aggiungendone un mestolo alla volta.

Protrarre la cottura a fiamma bassa per almeno 3 ore, il cappone deve diventare tenerissimo.

Aggiustare di sale ricordandovi che avete adoperato il brodo già salato, dare una generosa spolverata di pepe nero macinato al momento.

Mettere a bollire l’acqua e cuocerci le tagliatelle al dente.

Ripassatele nel sugo al quale avrete aggiunto una noce di burro.

Grattugiarvi sopra il tartufo a lamelle e servire immediatamente.

lunedì 26 novembre 2012

Biscotti morbidi al cacao e cocco con noci macadamia

biscotti

La domenica mattina mi piace preparare  dei dolcetti per la colazione dei miei cuccioli.

Non mi immaginatemi tipo massaia anni 50, tutta bella pimpante e sistemata, col grembiulino ed il capello perfetto.

Il piccolo di sei anni la domenica, alle sei del mattino, ha già dato tutto quello doveva in termini di sonno. Stancamente, con l’umore di babbuino a cui hanno strappato tutte le banane, mi trascino fuori dal letto con un look da casalinga disperata e, fra uno sbadiglio e un mugugno, mi rifugio nella cucina dove, tra ciotole e spatole cerco di ritrovare il mio buonumore.

La ricetta nasce dal pensiero di ciò che può far loro piacere, da quello che ho nella dispensa e…da cosa non ho nel blog!

Ecco, questo è un punto dolente per il resto della mia famiglia, loro sono abitudinari, mangerebbero sempre cantucci e torte di mele. Io adoro sperimentare provare nuove ricette e trovare qualcosa di buono che possa conquistarsi un posto nel mio blogghettino.

Loro, malefici, lo sanno e mi beffeggiano dicendo che se una cosa andrà nel blog probabilmente loro non la troveranno mai più fra le cose di cui cibarsi e gratificarsi.

Giuro che non è vero ed infatti ieri ,oltre a questi biscottini deliziosi, che sono stati spazzolati in mezz’ora, ho preparato anche i cavallucci.

Certo, ho apportato delle modifiche,ma dovute al fatto che non avevo 500 gr di noci.

Ho fatto una versione con frutta secca mista mettendo  100 gr di pistacchi, 100 di nocciole, 100 di mandorle e 200 di noci. Sono venuti ancora più buoni del solito e già con quella ricetta vengono strepitosi! La ricetta, se volete, la trovate qui.

cavallucci

Ed ora vi lascio a questi biscottini semplici e super golosi che ho promesso di rifare spesso, nonostante la ricetta venga pubblicata sul blog.

Ingredienti:

200 gr di cocco grattugiato

3 albumi

150 gr di zucchero

30 gr di cacao amaro in polvere

100 gr di noci macadamia

un pizzico di sale

 

Procedimento:

Accendere il forno statico a 160°

Montare a neve gli albumi con il pizzico di sale, quando saranno ben montati incorporare lo zucchero ed il cacao setacciato.

Triturare grossolanamente le noci macadamia ( se non le avete sostituitele tranquillamente con delle nocciole).

Incorporare con una spatola il cocco agli albumi con lo zucchero ed il cacao. Infine unire le noci.

Fare delle piccole palline, schiacciarle leggermente e disporle su di una placca rivestita di carta da forno.

Se volete potete decorare i biscottini con poco cocco grattugiato.

Infornare per 10 minuti, i biscottini devono rimanere morbidi.

giovedì 22 novembre 2012

Crèpes al cioccolato con crema di cachi

 

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Ho la fortuna di avere nell’orto un albero di cachi e ogni anno, in questa stagione, non vediamo l’ora che venga il momento giusto per coglierne i frutti.

Quando poi, però, cominciano a maturare in quantità industriale, non si riesce a tenere il ritmo e si riempiono di cachi….pance, pentole e fruttiere!

Ecco che allora, dall’esigenza di smaltire le scorte, è nata l’idea di queste crèpes al cioccolato ripiene di crema di cachi che hanno ricreato entusiasmo e soprattutto golosità intorno a questo invadente ma simpatico frutto autunnale.

La sottile crèpes, quasi amara, accostata alla crema dolcissima, spumosa e dal profumo delicato, è un connubio irresistibile, ma potete provare la crema anche da sola, magari servita con una manciata di scaglie di cioccolato fondente e accompagnata da qualche biscottino.

Ingredienti:

Per le crèpes:

2 uova

60 gr di farina

25 gr di burro fuso

1 bicchiere di latte

un pizzico di sale

1 cucchiaio di cacao amaro

Per la farcia:

2 cachi grossi e maturi

un baccello di vaniglia

2 cucchiai di zucchero

125 gr di panna fresca

50 gr di cioccolato

Sbattete tutti gli ingredienti per le crèpes finché non sono ben amalgamati e fate riposare la pastella in frigo per un’ora.

Sbucciate i cachi e frullateli nel mixer insieme allo zucchero e un po’ di baccello di vaniglia (apritela nel senso della lunghezza e grattate con un coltellino l’interno).

Montate la panna e incorporatela alla crema di cachi mescolando delicatamente.

Aggiungete il cioccolato fondente grattugiato.

In un padellino antiaderente, preparate con il composto le crèpes, ne dovrebbero venire 8/10, e appena pronte farcitele con la crema e chiudetele a fazzoletto. Servitele subito.

Si possono spolverizzare con zucchero a velo o cacao.

lunedì 19 novembre 2012

Pizza - tatin

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Inutile creare pietanze sofisticate, impiattate a dovere, con ingredienti introvabili, magari impiegando gran parte della giornata per prepararli, se nell’altro piatto della bilancia c’è una pizza!!!

Non esiste paragone, almeno in casa mia, vincerebbe la pizza, in qualsiasi ora del giorno e della notte …..pizza…pizza, sempre pizza!

Per variare un po’ e creare sempre qualcosa di diverso, da brava foodblogger e mamma, cerco quindi di accostare gli adorati ingredienti a qualche spezia o sapore nuovo, creando pizze dai sapori insoliti che qualche volta mi vengono bocciate altre, come in questo caso, apprezzate e fatte replicare.

Questa pizza, veloce e saporita, la preparo spesso nel periodo estivo ma, poiché  gli ingredienti sono ormai reperibili in tutte le stagioni, mi capita spesso di proporla anche in inverno, tagliata a quadretti  per un aperitivo  o semplicemente per una cena.

Quella che vedete, ho fatto appena in tempo a fotografarla che un gruppo di affamate bambine ci si sono letteralmente catapultate. Quindi, anche se le immagini lasciano un po’ a desiderare, sono sicura che la sostanza sarà di vostro gradimento!

Ingredienti:

500 gr di pasta da pizza(la ricetta la trovate qui)

15 pomodorini

2 cucchiai di pesto

50 gr di pinoli

2 cucchiai di capperi sotto sale

2 acciughe sott’olio

origano, sale, pepe e peperoncino.

Dividere a metà i pomodorini, togliere i semi e lasciarli scolare capovolti in un tagliere.

Lavare con acqua tiepida i capperi per dissalarli e tritarli grossolanamente con un coltello insieme alle acciughe.

Mettere in una ciotola i pomodorini e condirli con il pesto, salare, pepare e aggiungere peperoncino in polvere a piacere.

Ungere bene una teglia da forno con i bordi piuttosto alti e cospargere il fondo con i capperi tritati insieme alle acciughe, i pinoli, un bel giro di olio; disporre i pomodorini conditi con la parte tagliata rivolta verso il fondo.

Stendere la pasta di pane in misura un po’ più grande della teglia e appoggiarla sopra i pomodori rincalzando l’eccesso dentro il bordo della teglia.

Infornare a 200° per 20 minuti, girare in un vassoio e….buon appetito!

giovedì 15 novembre 2012

Gallette di zucca

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Lo sapevo che ci sarei ricaduta, ho tentato di evitare frutta e verdura dal colore arancione ma…niente da fare, la zucca mi aspettava con le sue rotondità, ammiccante, da un angolo dell’orto.

Ho cercato di usarla quasi tutta per ricette che avevamo già pubblicato, così da evitare l’ennesimo post in arancione ma, riordinando, mi sono imbattuta in una vecchia rivista di cucina che aveva un intero servizio sulla zucca e….mi sono innamorata di queste focaccine.

Quando poi le ho mangiate, mi sono detta che non potevo non condividerle con voi, sono deliziosissime!!!

Quindi sono certa che mi perdonerete il filone autunnale monocromatico o come diciamo noi Aretini il “dirizzone” color arancione!!!

Ingredienti:

1 kg di polpa di zucca

1 cipolla

2 cucchiai di prezzemolo tritato

1 uovo

1 cucchiaino di zucchero

60 gr di formaggio fresco di capra

150 gr di burro ammorbidito

1 pizzico di bicarbonato

300 gr di farina

Sale e pepe.

Grattugiate finemente la zucca, salatela e mettetela in uno strofinaccio da cucina. Legate gli angoli e appendete lo strofinaccio sopra il lavandino lasciando sgocciolare per qualche ora.

Al momento di preparare le gallette, rivestite due teglie di carta da forno, tritate la cipolla e il prezzemolo.

In una ciotola mettete la zucca, l’uovo sbattuto, lo zucchero, il prezzemolo, la cipolla, il formaggio e il burro ammorbidito. Impastate il tutto aggiungendo a poco a poco la farina, fino ad ottenere un impasto morbido ma consistente. Aggiungete sale, pepe e bicarbonato.

Accendete il forno a 200°, distribuite il composto a cucchiaiate nella teglia coperta di carta da forno, appiattitelo con le mani leggermente unte d’olio e infornate per circa 30 minuti.

Servite le gallette calde, accompagnate da formaggi o salumi.

Le gallette avanzate si conservano in frigo, avvolte in un foglio di alluminio, per 2 o 3 giorni e si scaldano in padella, come fossero piadine.

lunedì 12 novembre 2012

Crumble di mele cotogne

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Oggi vi presento un dolce velocissimo e veramente ghiotto, con un ingrediente molto particolare, la mela cotogna.

Questo frutto, profumatissimo e dall’estetica accattivante ha però una breve stagionalità e si reperisce nei banchi dei fruttivendoli solo in autunno inoltrato e non tutto l’anno come ormai siamo abituati da frutta e verdura sempre a nostra disposizione.

In effetti, la mela cotogna è un frutto poco utilizzato nella nostra cucina, io lo conoscevo sotto forma di marmellate o in dolci come la deliziosa cotognata, ma il suo sapore acidulo si accompagna benissimo anche a preparazioni salate, soprattutto a base di carne di maiale.

Avevo in casa queste belle mele e sono stata indecisa fino all’ultimo se collocarle in un piatto salato o in uno dolce….pensa, pensa, pensa…cosa avrò scelto?

Da perfetta golosa, ho voluto cimentarmi in un dolce nuovo, a base di questo profumatissimo frutto, che sono sicura vi conquisterà….

Per non esagerare con il sapore deciso della cotogna, ho aggiunto anche mele renette e pere, e devo dire che il connubio mi è sembrato perfetto.

Potete servirlo tiepido, accompagnato da panna leggermente montata o crema pasticcera.

Ingredienti:

500gr di mele cotogne

500gr di mele renette

500gr di pere mature e morbide

50 gr di zucchero

La scorza grattugiata di un arancia

1 bustina di vanillina

Per il crumble:

200gr di farina

175gr di burro

120gr di zucchero di canna

Un pizzico di sale

Sbucciare le mele cotogne e tagliarle a pezzetti. Metterle in una pentola capiente con pochissima acqua e lo zucchero bianco. Fare cuocere 10 minuti.

Sbucciare le mele e le pere riducendole a pezzetti e aggiungetele alle mele cotogne, allungando la cottura di altri 5 minuti.

Togliere dal fuoco e aggiungere la scorza grattugiata e la vanillina.

Preriscaldare il forno a 180°.

Mescolare il una ciotola la farina, il burro morbido, lo zucchero di canna e il pizzico di sale, mescolando velocemente con le mani fino ad ottenere una consistenza pari a delle grosse briciole.

Versare in una pirofila da forno il composto di frutta e cospargere con la pasta sbriciolata, coprendo tutto.

Infornare per 25 minuti circa.

Servire tiepido.

giovedì 8 novembre 2012

Terrina di fegatini al marsala e sale nero di Cipro

terrina al marsala

 

Dopo un periodo, in cui i miei pomeriggi sono pieni di lezioni d’igiene degli alimenti, noto che non ho più la forza di scrivere nemmeno un post decente senza che il pensiero di andarmi a lavare le mani sfiori la mia mente. Per una abbastanza ossessionata come me parlare di batteri, stafilococchi e salmonelle è piuttosto inquietante. Le uova ormai le guardo come fossero delle piccole bombe pronte ad esplodere nel mio frigo ed il tonno che sembrava tanto caruccetto e innocuo nella sua bella scatolettina mi aspetta minaccioso nella dispensa.

Insomma vi lascio veloce e corro a studiare per questo benedetto HACCP così la prossima volta potrò parlare anche a voi di tutti i pericoli che dimorano nelle nostre cucine.

In ogni casa toscana che si possa chiamar tale il crostino nero non manca mai sulla tavola domenicale! Ogni tanto però mi vien voglia di cambiare la forma e la consistenza di questa preparazione a cui sono molto legata.

Ingredienti:

700 gr di fegatini di pollo, lavati e privati della vescichetta del fiele

100 gr di burro

un porro di medie dimensioni

150 ml di marsala secco

sale nero di Cipro

pepe nero.

Procedimento:

In un pentolino sciogliere 30 gr di burro, affettare il porro finemente e farlo cuocere a fuoco dolce per circa dieci minuti. Lavare bene i fegatini, tagliarli grossolanamente ed aggiungerli ai porri ormai stufati.

Far cuocere per circa 20 minuti, quando saranno ben rosolati alzare la fiamma e sfumare con il marsala.

Far cuocere per circa altri 10 minuti. Aggiustare di sale, adoperando il sale nero di Cipro,ricordandovi che poi ne metterete alcuni granelli anche sopra e mettere una bella dose di pepe.

Far intiepidire il composto.

Porre tutto nel mixer con i restanti 70 gr di burro freddo. Frullare fino a che non avremmo la consistenza di una crema.

Foderare uno stampo con della pellicola per alimenti, mettervi l’impasto e far riposare in frigo per almeno un’ora.

Servire con dei granelli di sale nero e chicchi di uva su pane toscano appena tostato.

lunedì 5 novembre 2012

Crostata ripiena di crema e alkermes

crostata ripiena di zuppa inglese
Questa torta antica e molto comune dalla nostre parti non appariva sulla mia tavola da un bel po’ di tempo.
Una mia amica della piscina mi ha detto di averla mangiata con il nome di torta di Rapolano nell’omonimo  paese in provincia di Siena, il nome per la verità non mi diceva niente e, appena rientrata a casa, ho telefonato alla mia mamma.
Lei la chiama zuppa inglese rivestita e io francamente non l’ho mai chiamata, so solamente che spesso era la protagonista della nostra tavola domenicale in tempi ormai remoti.
La mia mamma, un po’ anche io ve lo confesso, va a periodi, a fittonate come si direbbe in Toscana.
In alcuni momenti della sua vita prepara determinati piatti ripetutamente e poi..puf!!!! Spariscono nel dimenticatoio, specialmente se qualcuno fa l’errore di dirgli che è venuto buono. Lei dal quel momento è soddisfatta e passa ad altro e voi, statene certi, non rimangerete mai più quel piatto preparato in quel modo.
Ormai in casa, alla fatidica domanda ti piace? Rispondiamo tutti con un “potresti fare meglio!” o con l’odiatissimo per lei, “era meglio l’altra volta!!” le lodi sperticate vanno solo a quei piatti che, francamente, non abbiamo piacere di assaggiare nuovamente.
Quando le ho detto che volevo rifare questa torta, ormai archiviata insieme a tante altre prelibatezze, lei ha esordito con un “ma icchè qui coso antico, fai i macarons!! “
Insomma, anche se per la mia mamma questo dolce è altamente demodé, io trovo che valga veramente la pena di riassaggiarlo!
Ingredienti:
200 ml di alkermes
130 gr di savoiardi
Per la crema:
3 tuorli
3 cucchiai di farina
6 cucchiai di zucchero
3 bicchieri di latte ( la mia mamma usa quelli di carta)
la scorza di mezzo limone
Mettere in un pentolino i tuorli e lo zucchero e lavorarli per pochissimi minuti, Incorporare la farina e mettere sul fuoco. Unire la scorza di limone e diluire con il latte. Portare ad ebollizione sempre mescolando. In questo caso visto che tanto la crema deve cuocere nuovamente potete toglierla non appena raggiunge l’ebollizione. Far raffreddare velocemente immergendo parzialmente il pentolino in acqua e ghiaccio.
Per la frolla:
350 gr di farina
3 tuorli
200 gr di burro
120 gr di zucchero
50 gr di granella di nocciole
un pizzico di sale
In una spianatoia o nella planetaria mettere la farina ed il sale. Versarvi sopra lo zucchero ed il burro a piccoli pezzetti ed incominciare a lavorare l’impasto, unire i tuorli uno per volta e non appena l’impasto forma una palla metterlo a riposare in frigo per almeno 30 minuti avvolto nella pellicola.
Accendere il forno a 170° gradi statico.
Foderare una teglia con carta da forno o ungere ed imburrare uno stampo a cerniera da 24 cm di diametro.
Dividere la pasta frolla in due parti, una leggermente più grande dell’altra. Stendere il primo disco più grande e foderare la teglia in modo che i bordi siano foderati fino in cima.
In un piatto mettere l’alkermes e bagnarvi i savoiardi su ambo i lati. Disporli sul fondo della crostata fino a ricoprirla completamente.
Versarvi sopra la crema, stendere l’altro disco di frolla aggiungendo la granella di nocciole. Coprire la crostata ed infornare per circa 20 minuti.
Servire fredda.

lunedì 29 ottobre 2012

Pasta ai sapori di Toscana e Calabria

pasta finocchietto

Siamo appena rientrate dal salone del gusto di Torino e siamo ancora ebbre di emozione e  felicità per questa bellissima esperienza. La pasta Garofalo con il loro progetto Gente del Fud ci ha dato la grandissima opportunità, non solo di visitare questa manifestazione ma di esserne parte attiva e  vitale.

Nelle settimane precedenti siamo state incaricate di creare una ricetta con prodotti tipici delle nostra regione, per l’occasione ci siamo abbinati al nostro carissimo amico Nuccio del blog di Max e di conseguenza alla sua regione, la Calabria.

Abbiamo pensato ad una ricetta che unisse idealmente questi due meravigliosi territori. Per la Toscana abbiamo scelto il maiale grigio brado del Casentino. Il maiale in Toscana non è solo un alimento, in una civiltà contadina come è stata la nostra, il maiale era sì una  fonte di sostentamento ma, in occasione della sua uccisione, un momento di convivialità da condividere con amici e parenti.

Per la Calabria il nostro Nuccio ha scelto la famosissima e dolcissima cipolla di Tropea , infine come punto di unione abbiamo messo dei fiori di finocchietto selvatico.

In Toscana le nostre massaie ne hanno sempre una buona scorta per poter condire arrosti di maiale, coniglio, anatra e oca. In Calabria lo usano in maniera altrettanto gustosa, quindi ci siamo detti che per questo antico aroma era il momento di avere la sua riscossa! per far conoscere  alle nuove generazione e a chi non ha avuto la fortuna di poter apprezzare il suo sapore unico che non ha niente da invidiare a spezie esotiche e modaiole.

Se vi interessa conoscerci nel nostro lato più fashion non vi perdete la bellissima intervista che ci hanno fatto su Elle.it.

Infine un enorme, grandissimo, sincero e sentitissimo grazie a tutto lo staff di Garofalo! Emidio Mansi, il direttore commerciale è una forza della natura, le sue idee sono fresche ed originali, praticamente uno Steve Jobs del pacchero.   Giorgio Marigliano è una macchina da guerra della competenza, simpaticissimo e, da quando mi ha fatto fare la maglietta con lo scollo, mio idolo assoluto! Un grazie a Piero, Flavia Laura e a tutti i ragazzi che ci hanno assistito. Un grazie particolare anche allo chef Guido Corvetti che ha reso la nostra pasta un capolavoro di gusto

Ingredienti:

500 gr di mezze maniche o rigatoni Garofalo

5 salsicce toscane di maiale grigio brado del casentino della macelleria Fracassi Simone

150 gr di pancetta tesa stagionata di maiale grigio brado del casentino della macelleria di Fracassi Simone

2 cipolle di Tropea

1 dl di olio extra vergine di oliva toscano

un piccola manciatina di fiori di finocchietto selvatico

pecorino dolce semi stagionato

Procedimento:

in un padella calda mettere l’olio e la pancetta e far rosolare bene. Nel frattempo tagliate a fette sottili le cipolle di tropea. Unitele alla pancetta e fate cuocere a fuoco dolcissimo sino a che le cipolle non saranno morbide, aggiungere il finocchietto e le salsicce, a cui avrete tolto il budello, tritate. Portare a cottura e completare con ulteriore finocchio selvatico.

Non aggiungere sale perché sia la pancetta che la salsiccia toscana sono già molto saporite.

Cuocere al dente la pasta Garofalo, mantecarla in padella con il sughetto aggiungendo, se necessario, un po’ di acqua di cottura della pasta.

Completare il piatto con delle scaglie di pecorino dolce semi stagionato.

giovedì 25 ottobre 2012

Fagottini di pasta fresca ai porri e ricotta di bufala

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Questa volta (ma quante volte l’ho già detto) la ricetta che vi propongo, è la mia preferita!

Sapete ormai da tempo della mia predilezione per le paste fresche fatte in casa e in questo caso, il fagottino, rappresenta l’apice della goduria. 

Infatti, la pasta sottile, si apre e svela un ripieno, goloso, dal gusto delicato, ma soprattutto….. abbondante!

Si, perché a mio avviso la pasta fresca ha bisogno di tanta…”compagnia” e il sapore della sfoglia si deve sentire appena, amalgamandosi in maniera giocosa al suo sughetto accompagnatore.

Insomma, per una metafora nella vita quotidiana, deve essere come un gruppo di amiche, dove l’esuberanza di una, viene contenuta dalle altre, solo in parte però, perché a volte i ruoli si invertono ed è infine l’insieme a caratterizzarne il sapore e a fare uscire l’allegria!

E qui mi viene in mente anche un gruppo di amiche……

Vi lascio adesso alla ricetta, con la bella sensazione di avere, ancora una volta, unito il gusto con gli affetti!

Ingredienti:

Per la sfoglia:

400 gr di farina 0

4 uova

2 cucchiaini di olio

un pizzico di sale

Mescolate gli ingredienti a mano o nella planetaria e quando la pasta è compatta ed elastica, formate una palla che farete riposare coperta da un canovaccio.

Per il ripieno:

300 gr di ricotta di bufala

120 gr di mascarpone

1 mozzarella di bufala piccola

2 porri

una noce di burro

un pizzico di peperoncino in polvere

3 cucchiai di parmigiano grattugiato

sale, pepe.

Tagliate a fette i porri, solo la parte bianca e fateli appassire in un tegame con la noce di burro e il pizzico di peperoncino. Sbollentate in poca acqua le fronde verdi dei porri e formate dei nastri per tutta la lunghezza.

Mescolate in una ciotola la ricotta con il mascarpone e due cucchiai di parmigiano; salate e pepate.

Unite i porri saltati e leggermente raffreddati.

Tagliate la mozzarella di bufala a cubetti.

Stendete la sfoglia piuttosto sottile e ricavatene dei quadrati che immergerete per 1 minuto in una pentola con abbondante acqua salata e un cucchiaio di olio.

Mettete i quadrati di sfoglia in un piano e disponete al centro un mucchietto di ripieno; al centro del ripieno infilate 1 o 2 quadratini di mozzarella di bufala. Prendete con delicatezza i 4 lembi e uniteli al centro.

Legate con un laccetto di porro il fagottino, subito sopra il ripieno e disponete tutti i fagottini in una pirofila unta di olio.

Cospargete con fiocchetti di burro e parmigiano grattugiato. Infornate a 180° per 15\20 minuti.

lunedì 22 ottobre 2012

Dolcetti di Halloween!

cocchinibiscotti fantasma

Oggi impastano i bambini, questi che vedete nelle foto li ha fatti il mio piccolino di sei anni!

Ieri, insieme alla dottoressa Barbara Lapini e alla LILT, abbiamo fatto un mini corso di cucina per bambini. L’obiettivo era realizzare dei dolcetti semplici e simpatici  da mangiare in occasione della festa Halloween  di dare un contributo alla LILT

Siamo partiti preparando una pasta frolla, un sacco di manine tutte sporche di farina hanno impastato steso e ritagliato dei biscottini. Dopodiché li hanno decorati facendo dei piccoli capolavori.

Abbiamo fatto dei cupcakes e li abbiamo decorati con la pasta di zucchero, c’erano fantasmi, zucche e mostri impressionanti.

Infine dei semplicissimi dolcetti al cocco che si sono trasformati in orbite terrificanti, denti di vampiro e ragni malvagi!

cupcake

E ora le ricettine:

Frollini Fantasmini:

Ingredienti per i biscotti:

250 gr di farina 00

200 gr di burro

100 gr di zucchero

1 tuorlo di uovo

un pizzico di sale

Porre su di una spianatoia la farina, fare una fossetta al centro e mettervi il burro morbido a pezzetti, il tuorlo ed il sale.

Impastare velocemente, non appena si forma un impasto avvolgerlo in una pellicola e porlo a riposare in frigo per almeno 30 minuti.

Accendere il forno a 170 gradi.

Infarinare la spianatoia, stendere la frolla e tagliarla con uno stampino della forma desiderata.

Disporre su di una placca coperta con carta forno.

Il segreto per avere una buona frolla consiste nel lavorarla il meno possibile.

Infornare per circa 10 minuti, devono rimanere chiari.

Preparare i marshmallow: sciogliete del cioccolato fondente e con uno stuzzicadenti dipingere una faccia mostruosa.

Ingredienti per la glassa:

200 gr di zucchero a velo

1 cucchiaino di succo di limone

1 cucchiaino di acqua

Fare un impasto consistente con lo zucchero ed il succo di limone, aggiungere acqua fino ad avere una crema.

Decorare i dolcetti con la glassa mettendone un cucchiaio sopra e spargendolo come se dovessimo disegnare un fantasma.

Appoggiare sopra la glassa fresca il marshmallow decorato e far asciugare i biscotti.

L’idea di questi biscotti mi è venuta da una foto vista su Pinterest.

Cupcakes:

 

Ingredienti per 8 cupcakes:

120 gr di farina 00

140 gr di zucchero

40 gr di burro fuso

120 ml di latte

1 uovo

1 pizzico di sale

1 1/2 cucchiaino di lievito in polvere per dolci

Accendere il forno a 170 gradi.

Mettere i pirottini di carta nello stampo da muffins.

In una ciotola mettere la farina, lo zucchero, il lievito ed aggiungere parte del latte.

In una ciotola a parte mettere uovo ed il rimanente latte con un pizzico di sale. Mescolare ed incorporare al precedente composto. Lavorare brevemente e versare negli appositi stampini.

Cuocere per 20 minuti.

La ricetta dei cupcakes è tratta dal libro di Ummingbird

Pasta di zucchero:

450 gr di zucchero a velo

6 gr di colla di pesce (1 foglio di quelli grandi)

70 gr di miele di acacia

30 ml di acqua

15 gr di burro ( una nocciola piccola)

coloranti alimentari in pasta

mettere a mollo la colla di pesce nei 30 ml di acqua.

Mettere lo zucchero a velo nel mixer e frullarlo per pochi secondi.

In un pentolino mettere la colla di pesce con la sua acqua, il miele ed il burro. Appena il composto si scioglie, non deve bollire, toglietelo dal fuoco e mettetelo nel mixer insieme allo zucchero.

Frullate il tutto fino a che il composto non diventa una palla.

Versate dello zucchero a velo sulla spianatoia, metteteci la vostra pasta di zucchero e lavoratela fino a che non si attacca alle mani.

Dividetela in parti e coloratela a vostro piacimento.

Avvolgetela nella pellicola e mettetela a riposare per almeno due ore.

Per coprire il cupcake tiratela con un matterello e tagliatela con un tagliabiscotti della giusta grandezza.

Per incollare in questo caso vi consiglio di usare il miele.

Lavoratela secondo il gusto dei vostri piccoli creando mostri e fantasmi scaturiti dalla loro fantasia.

La ricetta della pasta di zucchero è quella di cookaround.

Infine la ricetta dei cocchini che potete trovare anche qui.

Ingredienti:

400 gr di latte condensato zuccherato

250 gr di cocco grattugiato

1 cucchiaio di cacao amaro

3 girelle di liquirizia

50 gr mandorle pelate

coloranti alimentari in pasta rosso e blu

30 gr gocce di cioccolato

procedimento:

Mettere in una ciotola il latte condensate ed il cocco ed impastare.

Dividere in quattro parti:

una piccola la colorerete di blu

una media la colorerete di rosso

una media colorata di marrone con il cacao amaro

una la lascerete bianca

Formate delle polpettine con il marrone, mettete una piccola parte bianca con una goccia di cioccolato sopra. Disporre su una placca rivestita di carta da forno. Infornate a 120 gradi per 10 minuti.

Quando saranno pronti aspettate 10 minuti e poi con dei pezzi di liquirizia fate le gambine al ragnetto.

Con la parte bianca fate delle palline, su di esse adagiate delle palline blu che schiaccerete in modo da rendere realistica la forma di un occhio. Mettere una goccia di cioccolato per la pupilla ed infornate.

Infine per le dentiere usate la parte colorata di rosso. Fate dei salamini e metteteli sulla placca rivestita di carta da forno dando la forma di un sorriso.

Tagliate le mandorle nel senso della lunghezza.

Usare le mandorle per fare i canini. Per fare i restanti denti dividete ulteriormente la mandorla orizzontalmente.

Infornare anche questo ultimo dolcetto.

giovedì 18 ottobre 2012

Torta di cioccolato bianco all’uva

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La “vendemmia”, nel piccolo orto di mia suocera, è una scusa per passare una giornata all’aria aperta e godere degli ultimi giorni di sole in campagna, dai colori di una bellezza struggente, che solo l’autunno sa dipingere così.

Sì, perché in realtà di viti ce ne sono solo tre o quattro, piene zeppe di grappoli, con acini piccoli piccoli, dal succo dolcissimo ma…..dai semi giganteschi!

E’ per questo che, portati a casa, ne abbiamo mangiato solo qualche chicco e poi sono rimasti ad attirare i moscerini per qualche giorno nella fruttiera.

Inutile proporli a fine pranzo così, come frutta e allora?…….Perché non trasformarli in un dessert??

Ecco qua un dolce golosissimo, una rivisitazione della mia adorata cheese-cake, nato per caso ma annotato subito nel mio taccuino delle torte top!!!

Ingredienti:

250 gr di biscotti secchi

una decina di nocciole tostate

80 gr di burro

150 gr di Philadelphia

100 gr di cioccolato bianco

100 gr di mascarpone

2 uova

2 cucchiai di farina

2 cucchiai di zucchero

Per la gelatina di uva:

2 grappoli di uva dolce

2 cucchiai di zucchero

1 cucchiaio di amido di mais

Frullate i biscotti con il burro fuso e le nocciole tostate. Con il composto foderate la base di uno stampo a cerniera coperto dalla carta da forno. Pressate bene.

Sbattete i tuorli con lo zucchero fino a farli spumosi e chiari, aggiungete la farina, il Philadelphia, il mascarpone, il cioccolato sciolto a bagnomaria e mescolate bene.

Montate a neve i due albumi e incorporateli al composto. Infornate a 180°in forno caldo per 35 minuti.

Intanto passate gli acini d’uva precedentemente lavati e sciugati al passaverdura e versate il succo in un pentolino con lo zucchero, il succo di limone e l’amido di mais. Fate bollire fino a che non si addensa.

Ricoprite con la gelatina di uva la torta ormai tiepida e mettete in frigo qualche ora.

lunedì 15 ottobre 2012

Crostata alla crema di arance

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Mi prendono tutti in giro perché, quando arriva la stagione autunno-inverno, insieme alla voglia di cambiare il guardaroba, arriva puntuale l’esigenza di cucinare cose….arancioni!!!

Insieme alla mia bella pellegrina mora ci facciamo di quelle risate!!! Lei cerca di dissuadermi ma niente, è più forte di me, devo fare qualche ricetta con arance o zucca…..

A mia discolpa, posso solo dire che sono frutti di stagione, l’arancione è il colore della vitamina C che è tanto utile in questo periodo e che i piatti che propongo, testati sulla mia tavola, sono gustosissimi!

Questa volta vi propongo una torta fantastica che mi è stata suggerita dalla mia amica Lucianella, imbattibile cuoca di marmellate e dolci, che abbina un guscio al cacao friabile e non troppo dolce a una crema cotta dolcissima e…aranciosa!!!

Vi garantisco che avevo l’acquolina già al momento di appuntarmi le dosi, figuratevi dopo…!!!

Adesso, se volete, provatela e tanto per non smentirmi, comincio già a pensare alla prossima ricetta in arancione!!!

Ingredienti per una crostata o 8/10 tortine:

Per la base:

275 gr di farina

150 gr di burro

45 gr di cacao amaro

150 gr di zucchero

un po’ di acqua

Per la crema:

5 uova

100 gr di zucchero

125 gr di panna fresca

4 arance spremute

La scorza di 2 arance

Impastare velocemente tutti gli ingredienti della base, formare una palla, avvolgerla nella pellicola e lasciarla per circa 20 minuti in frigo.

Stendere la pasta e ricoprire la tortiera o le tortierine monoporzione, cercando di formare dei bordi un po’ alti e infornare a 200° per 20 minuti nel forno ventilato.

Sbattere bene le uova con lo zucchero, formando un composto spumoso, aggiungere la panna fresca, la scorza di due arance e il succo di tutte e quattro.

Versare la crema nel guscio già cotto e infornare a 160° per 50 minuti.

Fate attenzione al momento di infornare perché la crema è molto liquida e se i bordi del guscio di frolla non sono abbastanza alti può debordare.

giovedì 11 ottobre 2012

Polpettine al merluzzo

polpettine

In casa mia l’argomento pesce con i bimbi è sempre molto spinoso. Quando erano piccoli ne mangiavano in grande quantità ma, con il passare degli anni ,la loro repulsione verso questo alimento è diventata sempre più forte. L’operazione mascheramento a questo punto diventa un obbligo, in questo caso non solo l’ho travestito ma ho cercato di renderlo accattivante anche nella forma.

Queste polpettine le ho preparate in occasione di un corso per bambini promosso dalla LILT in associazione con la dottoressa Barbara Lapini.

Quando ho chiesto ai bambini di impastare la maggior parte si sono rifiutati per la presenza del pesce, una volta che le polpette erano cotte e sistemate però sono stati invogliati ad assaggiare, sono rimasti stupiti in modo molto positivo dal sapore ed in men che non si dica le avevano mangiate tutte.

Per la panatura potete usare ciò che più vi aggrada: sesamo, semi di papavero, nocciole, mandorle, pinoli.

Anche il pesce ovviamente può essere sostituito con la qualità che più vi piace e, se proprio non piace nemmeno a voi, usate del petto di pollo. 

Infine io le ho messe nel forno ma potete friggerle per avere un risultato ancora più gustoso.

Ingredienti:

300 gr di merluzzo fresco

100 gr di patate

1 ciocca di prezzemolo

1 cucchiaio di parmigiano (facoltativo)

1 pizzico di sale

1 uovo

una manciata di semi di sesamo

la scorza di un limone

50 gr di nocciole tritate

Procedimento:

Bollire la patata in acqua salata e schiacciarla con lo schiacciapatate.

Diliscare il merluzzo e tritarlo finemente, va bene anche il mixer.

Quando le patate sono tiepide, unire il merluzzo, l’uovo, il prezzemolo tritato, la scorza di limone ed il parmigiano. Fare un impasto e formare delle palline. Passarle nel sesamo o nelle nocciole. Mettere su di una placca da forno ed infornare a 180° per 10/15 minuti fino a che non sono dorate.

Infilare su dei bastoncini da lecca lecca e servire calde.

martedì 9 ottobre 2012

Bignè alla crema spalmabile ..il video!

Eccoci di nuovo ospiti di Susanna Cutini e Alex Revelli Sorini nella loro trasmissione Focus in onda su Teletruria. Questa volta abbiamo proposto una ricetta super golosa, dei ghiottissimi e facilissimi bignè la cui ricetta potete trovare qui, farciti con una golosissima crema al cioccolato e nocciole che potete trovare qui.

Andare in tv per noi rimane sempre un’esperienza affascinante anche se, vi confessiamo,  qualche giorno prima ci prende il panico.

Uno diventa muta come un pesce e una inizia a chiacchierare a vanvera senza riuscire a zittirsi mai, a voi indovinare chi delle due è la chiacchierona!

sabato 6 ottobre 2012

Pellegrinella: crema spalmabile al cioccolato e nocciole

cremapellegrina

Chi di voi non ha mai sognato di riprodurre in casa la famosa crema al cioccolato che da sempre dimora nelle nostre dispense e nei nostri desideri??

Noi da sempre inseguiamo questo mito e un po’ guidate dal gusto e un po’ ispirate dal nostro zio Piero e dalla sua Ziopierella abbiamo ottenuto un risultato strepitoso.

Secondo noi è molto più buona dei prodotti industriali e sicuramente sappiamo cosa ci abbiamo messo dentro. Se non finisce in un istante conservatela in frigo.

 

Ingredienti:

150 gr di cioccolato fondente

250 gr di latte condensato

100 gr di nocciole

70 gr di burro

Procedimento:

Mettere le nocciole su di una placca da forno e far tostare in forno. Quando sono ancora caldissime metterle nel mixer e frullarle fino a che non diventano una crema. Passare la crema così ottenuta attraverso un setaccio.

A bagnomaria o nel microonde sciogliere il cioccolato fondente insieme al burro.

Unire alla crema di nocciole, il latte condensato e il cioccolato sciolto con il burro, mescolare fino ad avere la consistenza desiderata. Eventualmente unire ancora latte condensato.

Nota: al posto del burro potete usare un egual quantitativo di olio di semi di mais.

Nei prossimi giorni vedrete il video dove realizzeremo questa deliziosa preparazione.

giovedì 4 ottobre 2012

Brownie lava pudding

brownies lava pudding

Questa ricetta tipicamente inglese mi ha affascinato per diversi motivi: è di una facilità estrema, si serve direttamente dalla teglia dove la prepariamo e soprattutto è super buona.

E’ un incrocio fra un brownie ed una torta morbidissima, ha la crosta croccante ed il dentro morbido e quasi cremoso.

Per chi, come me, con la cioccolata ha un rapporto quasi di dipendenza questa è la ricetta del cuore.

Quelle preparazioni  dell’ultimo  momento che ti risolvono un fine cena, una merenda per gli amici dei figli o semplicemente uno sbalzo ormonale! Io, i miei episodi di golosità, li imputo tutti agli ormoni, non vi rendete conto di come ciò allevi i sensi di colpa.

Servite il dolce ancora caldo, accompagnandolo con della panna montata, se avete qualcuno da conquistare mangiatelo direttamente dalla teglia insieme adoperando il solito cucchiaio, sarà un afrodisiaco portentoso.

Ho usato delle noci ma potete usare anche delle nocciole o delle noci pecan sempre che siate così fortunati da trovarne. Qui, nella piccola provincia toscana dove viviamo, sono più difficili a trovarsi del Sacro Graal.

Ingredienti:

50 gr di noci sgusciate

100 gr di cioccolato fondente

120 gr di burro

180 gr di zucchero

2 uova

75 gr di farina

1 pizzico di sale

300 ml panna fresca da montare per accompagnamento

Procedimento:

Accendere il forno a 170°.Tritare grossolanamente le noci. In un recipiente mettere il burro ed il cioccolato e fondere insieme. Potete farlo a bagnomaria ma io trovo sia estremamente più pratico il microonde. Quando si saranno sciolti e leggermente intiepiditi unire lo zucchero. Sbattere leggermente le uova a parte ed incorporare anch’esse, infine unire le noci e la farina.

Imburrare una teglia, potete usare tranquillamente quelle in ceramica o in pirex, versare il composto ed infornare per 30 minuti.

Controllate la cottura, se vedete che la crosticina si forma prima sfornatelo!

Servitelo subito accompagnato da panna montata leggermente zuccherata.

lunedì 1 ottobre 2012

Torta salata con porri, zucchine e pesto

torta di arance 136

Quest’ultima coda di estate, almeno qui da noi, ha reso possibile poter continuare le mie amate merende all’aperto.

Il clima è ideale, non troppo caldo, i colori della vegetazione ancora piuttosto brillanti e fuori in giardino si sta da favola….zanzare permettendo!!!

Infatti, per quanto ami la natura e apprezzi tutte le stagioni, trovando un lato meraviglioso a tutte le variazioni del termometro e della meteorologia , non ho invece un buon rapporto con gli insetti…..Nessuno escluso, tanto meno le zanzare!

Se ce n’è una nel raggio di un chilometro mi punta e mi assaggia…e chiama i parenti!!!

Per ovviare a questo fastidio, ho una scorta di citronella nel mio cassetto degna di un arsenale di “Rambo”: dalle candele agli spray repellenti, dalle salviette ai braccialettini profumati…..e così, il piacere del pic-nic resta immutato e l’appetito non sarà guastato dal…prurito!

Vi suggerisco adesso la ricetta della torta salata, che sa ancora di estate, ma che potrà portare un raggio di sole anche nelle giornate più invernali.

Ingredienti:

Per la pasta brisée:

150 gr di farina 00

100 gr di farina integrale

125 gr di burro freddo

100 ml di acqua ghiacciata

1 pizzico di sale

Per la farcia:

2 zucchine

2 porri ( solo la parte bianca )

1 uovo

125 gr di yogurt magro

125 gr di ricotta fresca

2 cucchiai di pesto

2 cucchiai di Parmigiano grattugiato

Olio, sale  e pepe.

Mettere nella planetaria o in un frullatore la farina, il burro freddo a pezzetti e un pizzico di sale.

Frullate tutto fino a ottenere un composto dall’aspetto sabbioso. Se disponete di una planetaria continuate aggiungendo acqua freddissima, altrimenti procedete in una spianatoia cercando di incorporare l’acqua più velocemente possibile. Otterrete un impasto sodo ed elastico.

Avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare circa 20 minuti.

Procedete con la farcia affettando le zucchine e il porro molto sottili. In una padella antiaderente unta di olio, fate saltare a fuoco vivace le verdure, salate, pepate e lasciate raffreddare.

Intanto mescolate la ricotta con lo yogurt, unite il pesto, il Parmigiano e le uova leggermente sbattute.

Unite le verdure e aggiustate di sale.

Stendete la pasta in una sfoglia abbastanza sottile e foderate con questa una tortiera ricoperta di carta da forno. Ritagliate i bordi in eccesso, vi serviranno per guarnire con delle strisce la superficie della torta salata.

Disponete la farcia e guarnite con le strisce di pasta. Infornate a 180° in forno caldo per 30 minuti.

giovedì 27 settembre 2012

Barrette energetiche di frutta secca e corn flakes

barrette
In casa mia ogni mattino si pone  il problema di trovare qualcosa da portare a scuola per colazione.
In genere optiamo per dei panini tipo questi qui,però, se la giornata si presenta particolarmente pesante e c’è bisogno di una dose di energia in più, allora ci vuole qualcosa di dolce e di estremamente goloso.
Queste barrette sono buone, energetiche e sane, vanno bene sia per i nostri piccoli che per noi; come spuntino durante il giorno o, per chi è particolarmente attento alla linea, come pasto.

Ingredienti:
400 gr di frutta secca miscelata a vostra scelta
io ho messo noci, nocciole, mandorle, anacardi, uva passa
100 gr di corn flakes
400 gr di latte condensato zuccherato
Procedimento:
Frullare grossolanamente la frutta secca, unire i corn flakes ed il latte condensato. Amalgamare il tutto e porre su di una teglia foderata con carta da forno.
Infornare a 140 gradi per 15 minuti. Far raffreddare il dolce per almeno mezz’ora e tagliarlo con un coltello unto di olio.
La ricetta è una rivisitazione di una ricetta di Sale & Pepe Kids di questo mese

lunedì 24 settembre 2012

Torta di biscotti e arance

torta di arance 077

Anch’io, come la maggior parte delle mamme italiane, non vedevo l’ora che ricominciasse la scuola!

Però la sera prima, vedendo il musetto triste di mia figlia che si rendeva conto della fine dell’estate, ho pensato di sdrammatizzare il momento con una cosa che in casa mia porta sempre un sorriso: una torta!

Doveva però essere veloce, da mangiare subito e far così passare l’attimo di tristezza…

E così, quasi per caso, è venuta fuori una tortina di tutto rispetto, dolcissima, morbida, veloce ma anche molto economica che mi ha ricordato un po’ il sapore di quelle torte di pane che mia nonna ci faceva sempre da bambine, nei momenti in cui ci voleva una sferzata di energia e un ritrovato sorriso!

E con questo ricordo di infanzia vi rimetto gli ingredienti di un dolce tutto da provare….

 

Ingredienti:

250 gr di biscotti secchi

250 gr di latte

100 gr di zucchero

70 gr di burro

2 uova

50 gr di uvetta

2 arance

2 cucchiai di pangrattato

2 o 3 cucchiai di Grand Marnier

Sbriciolate grossolanamente i biscotti e bagnateli con il latte. In una ciotolina mettete a bagno l’uvetta per farla rinvenire. Montate le uova con 80 gr di zucchero, finché non saranno spumose.

Unite i biscotti con il latte mescolando delicatamente, quindi aggiungete l’uvetta strizzata e il burro fuso.

Imburrate uno stampo a cerniera e rivestitelo con il pangrattato, eliminando l’eccesso.

Versatevi il composto, distribuendolo bene e infornate a 180°per 35 minuti.

Affettate le arance piuttosto sottili e mettetele in una larga padella; cospargete con lo zucchero rimasto,

il liquore Grand Marnier e due cucchiai di acqua. Fate andare a fuoco vivace finché le arance non diventano quasi trasparenti.

Sfornate il dolce e versatevi sopra il liquido che avranno fatto le arance, aiutandovi con un cucchiaio e disponete sopra le fette di arancia.

Servite ancora tiepido o freddo.

giovedì 20 settembre 2012

Maccheroni al ragù bianco di chianina e porcini

maccheronichianina e porcini

Ormai è risaputo sono una carnivora! Da buona toscana adoro la ciccia e non riesco ad esimermi dal mangiarne spesso. Adoro le ricettine di piattini curati e ben sistemati ma, quando la fame e la voglia di casa chiama, ho bisogno di un piatto di maccheroni rustico e abbondante.

Per la maggior parte degli italiani i maccheroni sono un altro formato di pasta,  in Toscana i maccheroni sono queste pappardelle alte e tirate a mano.

Per il sugo ho adoperato della carne chianina tagliata al coltello alla quale non ho voluto aggiungere del pomodoro per mantenere ancora più integro il sapore della carne. Ho aggiunto solamente dei porcini che mio suocero aveva appena trovato nei boschi qui vicini. E ti pare poco! di sicuro commenterà qualcuno di voi!!

Insomma la ricetta di oggi è un inno alla mia terra di Toscana alla quale mi sento profondamente legata e che adoro sotto ogni aspetto: paesaggistico, culinario e culturale.

 

Ingredienti per la sfoglia dei maccheroni:

3 uova

400 gr di farina 00

1 cucchiaio di olio

1 cucchiaio di acqua

1 pizzico di sale

Procedimento:

Mettere la farina a fontana, schiacciare nel mezzo le uovo, unire l’olio, l’acqua ed il sale. Cominciare a lavorare fino a che non avremmo un impasto liscio ed omogeneo. Involtare tutto dentro la pellicola e lasciar riposare almeno per 30 minuti. Tirare la sfoglia con il matterello e tagliare delle strice di almeno 5 cm di altezza e 10 di lunghezza.

Cuocere per pochi minuti in acqua salata alla quale aggiungeremo un cucchiaio di olio per essere sicuri che la pasta non si attacchi. Saranno sufficienti 3 minuti dall’inizio dell’ebollizione.

Ingredienti per il ragù:

800 gr di polpa di carne chianina

150 gr di prosciutto crudo grasso e magro

400 gr di porcini freschi o in alternativa 40 gr di porcini secchi ammollati in acqua tiepida ( in questo caso conservate l’acqua filtrata per aggiungerla al sugo)

trito di carote sedano e cipolla

100 ml di olio evo preferibilmente toscano

una ciocca di rosmarino

sale, pepe

200 ml di brodo di carne (preferibilmente di zampa di chianina)

Procedimento:

In un tegame già caldo porre l’olio evo e il trito di carote sedano e cipolla insieme al prosciutto tritato. Far rosolare a fuoco bassissimo fino a che le verdure non saranno ben appassite. Nel frattempo tagliate la carne chianina con un coltello affilato a pezzetti piccoli. Unire la carne alle verdure e far rosolare, unite la ciocca di rosmarino legata o avvolta nella garza ( se non volete gli aghi all’interno del sugo , altrimenti mettetela libera)abbassare la fiamma al minimo e far cuocere per almeno 3 ore. Mescolate di tanto in tanto e via via che il sugo si asciuga unite del brodo di carne. Preparate i porcini ed aggiungeteli al sugo circa 30 minuti prima della fine della cottura, se usate i porcini secchi adoperate anche l’acqua filtrata dove li avete tenuti in ammollo. Prima di spengere aggiustate di sale e di pepe, mi raccomando assaggiate perchè avendo usato il brodo probabilmente avrà bisogno di meno sale. Con il pepe nero invece abbondate se volete avere il sapore toscano perchè a noi piace parecchio anzi, di molto come si direbbe qui.

lunedì 17 settembre 2012

Torta di carote e nocciole

fettatorta

Questo racconto breve e un po’ sciocco, per la verità,  racconta la nascita della nostra amicizia e lo trovate nel libro C’è tort@ per te 2, scritto con altre meravigliose blogger grazie all’aiuto ed al sostegno di Vallè. Questo libro, edito dalla Trenta Editore, devolverà il ricavato alla Fondazione IEO Istituto Europeo di Oncologia.

Usa con brivido

I viaggi sono i capitoli nella vita delle persone, da ognuno di essi usciamo diversi, arricchiti interiormente e consci della meraviglia del mondo che ci circonda.

La nostra amicizia è nata proprio durante “il viaggio”. Poco più che ventenni decidemmo insieme ad alcuni amici, di farci un viaggio “on the road” negli USA.

Gli Stati Uniti erano la meta che sognavamo da una vita. Ammaliati dai molti film che avevamo visto e grandi lettrici di gialli, immaginavamo immensi spazi aperti, città colme di grattacieli e pericoli inimmaginabili.

Carichi solo del sogno americano e di tanta inesperienza partimmo all’avventura.

San Francisco, Los Angeles, Las Vegas sfilavano sotto i nostri occhi come in un sogno. La Monument Valley ed il Grand Canyon ci hanno fatto sentire i padroni dell’universo ma, gli imprevisti erano proprio dietro l’angolo.

Fu così, che una sera, ci ritrovammo sperdute nella desolata campagna americana, nessun motel all’orizzonte, solo strade desolate dritte verso il nulla.

Solo un cartello malmesso indicante un B&B sembrava pararsi tra noi e l’oblio. Seguimmo la svolta e cominciammo ad inerpicarci in una strada sterrata nel folto del bosco.

Ad attenderci la tipica casa in legno americana.

Fummo accolti da due vecchietti dall’aria cordiale, molto cordiale e noi, reduci da troppi thriller cominciammo a pensare che sotto sotto ci fosse qualcosa.

Le nostre paure, a dire il vero, furono alimentate da una porta inchiodata con due assi quasi al centro del soggiorno e da un’ascia che giaceva sul pavimento.

Ci guardammo e in un attimo le nostre menti immaginarono una notte da brivido con assalti nel buio e fughe precipitose.

La proposta di cibo in un dialetto per noi quasi incomprensibile ci parve un invito all’ingrasso modello Hansel e Gretel e noi, ovviamente, rifiutammo facendoci scortare tempestivamente alle nostre camere.

Il tragitto ebbe una sosta per mostrarci il panorama che, come un avallo alle nostre paure, dimostrò essere un carcere di massima sicurezza! Il cuore mancò un battito e meste come non mai ci rintanammo nei nostri letti.

Al di là delle nostre funeste previsioni, la notte trascorse tranquilla e la luce del sole presto arrivò a rischiarare le nostre menti piene di fervida fantasia.

Come direbbe il personaggio di uno dei nostri film preferiti: ”Il mattino ha l’oro in bocca”, infatti, la nostra anziana ospite ci attendeva con una torta di carote dal meraviglioso impasto color dell’oro. Niente ci è mai sembrato così buono e soffice, le nostre paure volarono via in un istante veloci come i colibrì che circondavano i fiori del giardino.

Ancora oggi per noi la torta di carote significa il momento del ricordo, di quando eravamo giovani e genuinamente sciocche ed il momento in cui abbiamo pensato che siamo due anime, due amiche incredibilmente affini.

Torta di carote, Ingredienti e procedimento:

270 gr di farina

1 cucchiaino di lievito

1 cucchiaino di bicarbonato

2 cucchiaini di cannella in polvere

½ cucchiaino di sale

175 gr di zucchero di canna

325 gr di carote grattugiate

100 gr di nocciole tritate

2 uova sbattute

90 gr di margarina

il succo di un limone

Accendere il forno a 180° ed imburrare ed infarinare una teglia di 20 cm di diametro.

Miscelare la farina con il lievito ed il bicarbonato.

Mescolare lo zucchero, il sale, le carote e le nocciole tritate grossolanamente.

Sbattere le uova con la margarina ed il succo di limone.

Unire tutti gli ingredienti in una ciotola e mescolare bene.

Infornare per circa un’ora.

450 gr di crema di formaggio

8 cucchiai di zucchero a velo

un cucchiaino di estratto di vaniglia

Montare la crema di formaggio con lo zucchero a velo e l’estratto di vaniglia.

giovedì 13 settembre 2012

Focaccine morbidissime al kefir

focaccine kefirRecentemente la mia pellegrina bionda mi ha portato dei fermenti per fare lo yogurt, il loro nome è kefir ma in casa mia vengono più volgarmente chiamati bachi da yogurt.

Questi fermenti danno origine ad uno yogurt squisito che si presta a molteplici usi oltre, naturalmente, al consumo al naturale.

L’uso nella panificazione da origine ad un impasto sofficissimo e profumato.

In caso non abbiate i fermenti vi consiglio di utilizzare dello yogurt magro.

Vi lascio con un invito per venerdì, se avete piacere di conoscerci noi saremo qui insieme ad altre bravissime e bellissime blogger! VI ASPETTIAMO!!!

Vallè

Ingredienti:

500 gr di farina 0

500 gr di farina manitoba

10 gr di lievito di birra

125 gr di burro

300 ml di yogurt di kefir

200 ml di latte

90 gr di zucchero

1 uovo

un pizzico abbondante di sale

Procedimento:

Su di una spianatoia o in una planetaria miscelare le due farine, porre al centro lo zucchero, il burro a pezzettini e il lievito. Mescolare il latte con lo yogurt , stiepidite il composto. Incominciare ad impastare aggiungendo il liquido, unire l’uovo e continuare a lavorare l’impasto fino a che non si presenta bello elastico. In caso usiate la planetaria fino a che non si stacca dalle pareti della ciotola.

Unire il sale e continuare a lavorare per altri dieci minuti.

Porre a lievitare in un luogo riparato per  2 ore o fino a che l’impasto non avrà raddoppiato il suo volume.

Formare delle focaccine e disporle su di una teglia infarinata, far lievitare ancora un’ora.

Spennellarle con del latte.

Infornare a forno statico caldo a 180° per 10/15 minuti fino a che le focaccine non saranno dorate.

Con questo impasto potete fare anche delle deliziose focacce..

pizza e fichi

lunedì 10 settembre 2012

Bignè super facili

bigne

A meno di una settimana dall’inizio della scuola, il mio quindicenne ha deciso che per lui era giunto il momento di imparare a fare i bignè.  Questa preparazione nel suo immaginario era molto complessa, devo dire che anche io non ho mai eccelso nel preparare questo impasto di base.

Mi venivano fuori dei bignè o troppo asciutti o troppo umidi e comunque mai perfettamente vuoti al loro interno.

Il mio cucciolo ha provato una nuova ricetta che, grazie anche al suo talento, ha dato un risultato strepitoso.

Dopo, per non farci mancare niente, li abbiamo farciti con panna fresca montata e coperti di creme ganache al cioccolato mischiata alla Nutella ottenendo un profiterole strepitoso.

Con questa ricetta semplicissima vengono fuori dei bignè perfetti a prova di adolescente inesperto!

P.S.: Mercoledì ricomincia la scuola..evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

 

 

profiterol

Ingredienti:

140 gr di acqua

85 gr di burro

1 pizzico di sale

90 gr di farina 00

3 uova

Procedimento:

In una pentolina mettere l’acqua, il burro ed il sale. Porre sul fuoco e non appena il composto raggiunge il bollore unire la farina mescolando velocemente. Quando l’impasto si stacca dalle pareti del tegame togliere dal fuoco. Mescolare bene e lasciar intiepidire il tutto. Unire il primo uovo mescolando bene fino a che non è perfettamente incorporato e l’impasto presenta un aspetto omogeneo, solo a questo punto procedere con il secondo uovo adottando la stessa metodologia. Stessa cosa per il terzo uovo.

Foderare una placca con carta da forno. Mettere l’impasto in una sacca poche con bocchetta liscia e formare dei bignè tutti della stessa dimensione.

Infornare a 220°forno statico per 20 minuti.

I vostri bignè saranno asciutti e perfettamente vuoti dentro.

bigne vuoto

giovedì 6 settembre 2012

Apple pie…..ti presento la panna alla cannella!


                            IMG_0196 
                                                                                                                                                         Fin dal primo istante in cui ho letto le caratteristiche del contest di Patty del blog Andante con gusto, ossia la commedia nelle sue varie sfaccettature, non ho avuto un attimo di esitazione, dovevo con partecipare assolutamente nella categoria COMMEDIA LEGGERA, con una ricetta che potesse rendere omaggio a uno dei miei films preferiti: Harry ti presento Sally di Rob Reiner.
E’ una commedia brillante americana, ambientata nel decennio degli anni ‘80, in una New York da sogno dove i due protagonisti, Billy Cristal (Harry) e Meg Ryan (Sally) si incontrano, si detestano, diventano amici e si amano, il tutto condito da battute esilaranti e belle musiche.
Chi ha qualche lustro come me, non può non averlo visto e per quelli più giovani non posso che dare un consiglio spassionato…..guardatelo!!
Certo in questo periodo iper-tecnologico sembrerà ancora più datato, ma ci sono battute “evergreen” che vi faranno ancora sbellicare dalle risate.
Il tema culinario poi, è presente e importante nel film, quasi un filo conduttore e a volte una barriera tra i due protagonisti, così diversi nei loro gusti ma che, come succede spesso in cucina, abbinati insieme formano un connubio esplosivo e gustoso.
La mia ricetta per partecipare al contest nella categoria “commedia leggera” quindi, non poteva che essere un classico Americano doc, una golosa Apple pie.
Ho scelto però come scrigno, una frolla al cioccolato, che si fonde in bocca insieme alle mele dolcissime e all’uvetta e si accosta alla perfezione al carattere di Sally, dolce, sincero ma leggermente complicato. Una nota di noce moscata poi, dà quel pizzico di originalità che la contraddistingue.
Il personaggio di Harry lo vedevo invece pungente come delle scagliette di caramello alla cannella, che ti pizzicano le papille ma si fondono quasi subito in una bella sensazione di dolce e piccante.
Questo caramello l’ho amalgamato a una panna fresca, leggermente montata, che accompagna in maniera perfetta la torta, ma che va assolutamente servito…..”a parte”, come adoriamo io e …Sally!
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Ingredienti:
Per la frolla:
250 gr di farina 00
50 gr di cacao amaro
125gr di burro ammorbidito
100 gr di zucchero
1 uovo
1/2 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
Per la farcia:
1 kg di mele
150 gr di zucchero semolato
1 cucchiaio e 1/2 di farina 00
la buccia di un limone grattugiata
un pizzico di noce moscata
2 cucchiai di uvetta
1 bicchierino di marsala
Per la panna al caramello:
250 gr di panna fresca
4 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di acqua
1 cucchiaino e 1/2 di cannella in polvere
Mettete il burro ammorbidito su un piano di lavoro, aggiungete lo zucchero, il sale e la vanillina e lavorate velocemente con le mani. Unite l’uovo e amalgamate nuovamente.
A questo punto versate la farina precedentemente setacciata insieme al cacao e impastate quanto basta per rendere il composto omogeneo. Avvolgete la pasta nella pellicola e lasciatele riposare in frigo.
Lavate e sbucciate le mele, togliete il torsolo e tagliate la polpa a cubetti; in una terrina unite le mele con la scorza del limone, lo zucchero, la farina e il pizzico di noce moscata. Aggiungete l’uvetta fatta ammollare nella Marsala, mescolate bene e lasciate da parte.
Stendete la frolla in due dischi, uno dei quali leggermente più grande dell’altro e con il primo foderate uno stampo imburrato o coperto di carta da forno.
Distribuite sopra le mele, disponete il secondo disco di pasta e pizzicate i bordi per sigillare.
Cuocete in forno preriscaldato a 200° per 40 minuti, quindi sformate sul piatto da portata e lasciate intiepidire.
In una padella antiaderente mettete lo zucchero, l’acqua e la cannella e portate a bollore, mescolando, fino a formare il caramello. Spalmatelo poi in un foglio di carta da forno e lasciatelo solidificare. Tritatelo poi con un pestacarne.
Montate la panna e unite il caramello spezzettato. Servite la torta tiepida o fredda, accompagnata da una cucchiaiata di panna alla cannella.
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