Il fiumiciattolo che vedete in questa foto è l’Arno così come si vede dalla mia casa natale, per tantissimi anni lo scorrere di questo fiume ha scandito il passare della mia vita. Le lunghe estati quando il greto del fiume era quasi completamente asciutto tanto da poterci scorrazzare, gli impetuosi autunni fatti di pieni improvvise che mi facevano andare a letto con l’ansia che potesse straripare, le nebbie perenni che affliggono costantemente il mio paese costringendoti a procedere quasi alla cieca.
L’Arno per me è casa e quando Cran Berry di Cappuccino e cornetto per il suo contest Oltre il vetro ci ha chiesto di farle vedere cosa vedevamo quando guardavamo fuori dal vetro ho voluto renderla partecipe di ciò che hanno visto i miei occhi di bambina.
Gli anni sono passati e da ormai quasi 20 vivo in un’altra città non più da figlia ma da madre di famiglia e allora anche un simbolo della mia attuale visuale mi pareva doveroso, quello che vedete qui sotto è l’ulivo che ho regalato al mio bambino quando è nato in modo che uno possa seguire la vita dell’altro nelle loro varie stagioni
Infine la ricetta di questo post sentimentale non poteva che essere una delle ricette più semplici e antiche della mia famiglia il pancotto, quello che la mia nonna preparava nelle fredde serate d’inverno quando doveva sfamare i figli e lei giovane sarta era già vedova:
Il pancotto altro non è che un antenato della pappa al pomodoro o più prosaicamente quello che si cucinava la sera quando in casa c’era ben poco o come in questo caso quando arrivava l’olio nuovo e questa zuppa dava la possibilità di assaporarlo benissimo.
Ingredienti:
le dosi sono a occhio come una vera ricetta della tradizione richiede
pane raffermo
olio evo
aglio
rosmarino
Procedimento:
in un tegame mettere un po’ di olio nel quale faremo soffriggere l’aglio e il rosmarino, appena l’aglio è dorato uniremo il pane raffermo fatto a piccoli tocchettini, infine aggiungeremo dell’acqua fino a coprire.
La mia nonna a volte aggiungeva anche del latte o, se lo aveva, usava del brodo. Fate cuocere fino a che il pane non è disfatto e sul fondo del tegame non si forma una specie di pellicola.
Impiattate e versate un giro di olio sopra e del parmigiano se volete rendere il tutto più saporito.
Io ci metto anche una bella spolverata di pepe, provate e ditemi se questo piatto antichissimo vi è piaciuto!
bellissimo post, Pellegrina.
RispondiEliminail pancotto non l'ho mai mangiato, anche se ne ho sempre sentito parlare. Appena arriva il freddino da queste parti penso che una sera approfitterò di questa ricetta stimolante, che sa di antico e tempi andati.
grazie di aver condiviso tutto ciò.
Gnaaaaaaam come ben sai I <3 ricette toscane, squisito il tuo pancotto e splendido il panorama dalla tua finestra, tranquillo, famigliare, sicuro ... un bacione
RispondiEliminaDeve essere una delizia ragazze mie...e poi, queste foto...mettono addosso una serenita'! Grazie!
RispondiEliminail pancotto è una vera bontà!
RispondiEliminaio ci meto anche parmigiano...sono una golosona!!!
che bello vivere immersi nella natura, se mi affaccio io alla finestra vedo auto, auto, auto, autobus, ristorante cinese, auto, auto, auto, benzinaio ( di notte ci sono anche le signorine!)....
RispondiElimina...spero un giorno di poter tornare a vivere nella mia Basilicata.
Il pancotto alla toscana non l'ho mai mangiato, ma anche da noi si fa, ed è un piatto da re.
Complimenti, bellissimo post.
Quanto pancotto ho mangiato da piccola. Grazie per averlo ricordato in tutta la sua semplicità, in un contesto che ci riporta alle nostre radici.
RispondiEliminaMandi
Descrizione molto poetica della Valle dell'Arno... Brava.. devo dire che sai scrivere molto bene....
RispondiEliminaBella la foto del sole autunnale che si specchia sul fiume, così com'è bella la foto dell'ulivo.. che da simbolo di pace in questo racconto diventa un inno alla vita!
Buonissimo il pancotto. baci
bellissimi ricordi e questo piatto antico è da provare! grazie!
RispondiEliminami piacciono un sacco questi post che mettono a nudo i propri sentimenti. Sono speciali questi racconti di vita, di ricordi.....sempre collegati ad una ricetta preziosa.
RispondiEliminaun bacio
Sabina
Bellissima la foto dell'Arno e bello anche il ricordo del pancotto legato sicuramente alla tua infanzia...L'ulivo rappresenta tutto. E visto che è così semplice (nel senso di tradizionale) e dal gusto credo unico mi è venuta la voglia di farlo e provarlo. Ciao e complimenti per questo post.
RispondiEliminaragazze mie aspettatemi per pranzo capito... e una vera goduria ottimo...
RispondiEliminaby da lia
Che bel post ricco di atmosfere e sentimento che termina con un piatto strepitoso....ragazze ci si vede a lucca:-)??????Speriamo!!!baci,Imma
RispondiElimina@Imma :non vedo l'ora di abbracciarti!!
RispondiEliminaLe ricette più semplici sono sempre le più buone....e non è lo slogan di una pubblicità, è la pura verità! Questo pancotto è da provare...con tutto che poi sulle nostre tavole il pane avanza di continuo, e dovremmo riabituarci davvero come si faceva un tempo a non buttare via niente! Lo farò presto!
RispondiEliminaIn tema di ricordi di famiglia: il pancotto era (è) la ricetta meglio riuscita di mia sorella! Specie nel suo periodo macrobiotico stretto, se cucinava il pancotto per i miei era un sollievo! Io invece non l'ho mai mangiato, non mi ispirava mica tanto...
RispondiEliminaMa adesso che il gusto è cresciuto e ha imparato tante cose e al tempo stesso noi siamo cresciute e viviamo ognuna a casa sua, come mi manca!!!!!
Linda
Un post pieno di dolcezza e nostalgia!! Bellissima quella veduta dalla tua finestra e confortevole quel piatto sano e genuino...Un bacio grande!
RispondiEliminaChe bello scatto, chiamalo fiumiciattolo! :) La ricetta è di quelle che scaldano... anche il cuore!
RispondiEliminail pancotto me lo faceva mia mamma quando allattavo..le nonne sostengono faccia venire il latte.
RispondiEliminanon so se sia vero, ma l'ho mangiato lo stesso anche se non mi faceva impazzire...per i figli tutto si fa!
ciao
Valeria
Che paesaggio spettacolare!!
RispondiEliminaE la foto non poteva che essere accompagnata da una ricetta dell'infanzia!!Una bella combinazione,bravissima..mi piace il post e la ricettina è da provare!!
RispondiEliminaBaci cara!!
Mi ricorda l'infanzia! grazie della ricetta! Un abbraccio.
RispondiEliminache post dolcissimo.
RispondiEliminamai mangiato il pancotto!:O
RispondiEliminadevo rimediare però!
Le foto invece sono bellissime..e l'Arno è fantastico!
Grazie pellegrine per aver partecipato, vi aggiungo subito, in bocca al lupo^_^
che bel post... molto intenso.. e anche a me il pancotto fa tornare tanti ricordi della mia nonna umbra..
RispondiEliminaa presto!
non lo conoscevo, mia nonna usava la polenta!
RispondiEliminacon questo candy sto vedendo luoghi bellissimi, complimenti...
RispondiEliminaMa che buono il pancotto!! Io lo mangiavo da piccolina ed ora lo preparo al mio piccolo ometto! Che bei ricordi :-)
RispondiEliminaIl pancotto! anche a me ricorda la mia nonna! certo, non abitavo in un posto così bello ma alla fine credo che ogni luogo legato all'infanzia sia magico...così come ogni cibo...questo pancotto parla d'amore...
RispondiEliminaUn bel post "del ricordo"; come non apprezzare anche le vecchie ricette di una volta, dove nulla andava sprecato? Avevo già sentito parlare di questa ricetta ma non la conoscevo in dettaglio; ora che la vedo mi sembra molto saporita. Un bacio
RispondiEliminaBellissimo panorama e calda e fumante pancotto!! bravissime un'abbraccio Anna
RispondiEliminache post "dolce"...e il tuo pancotta riscalda anche il cuore! ;)
RispondiEliminaCiao carissima,la foto e' davvero bellissima trasmette serenita'.
RispondiEliminaIl pancotto,e' una ricetta anche della mia regione
l'Abruzzo,davvero riscalda il cuore e fa riaffiorare tanti bei ricordi.
Un bacio e buona notte.
Il passato e il futuro nelle tue foto, anche i colori riportano ciò che è andato con i toni dell'autunno, e il futuro, la speranza dell'azzurro con il blu del cielo e un albero che continuerà a crescere insieme a tuo figlio.
RispondiEliminaComplimenti!
Che buono il pane cotto, ogni tanto lo preparo solo per me perchè al resto della famiglia non piace, proverò con aglio e rosmarino, certamente è più saporito.
Un abbraccio!
Bellissimo post, bellissime le foto!!!!
RispondiEliminaLa ricetta della nonna è di ricordo anche per me, seppur in versione diversa.
Grazie e un grande bacio!!!!
Pero' mica male la tua vista dalla finestra...te le invidio entrambe...la mia vista mttutina e' uno stradone supertrafficato :(((
RispondiEliminaAnche mia nonna preparava spesso il pancotto. Sara' anche un piatto potevo ma a me piaceva molto.
Il pancotto lo mangiavo da piccina e...ehm sì, non mangiavo altro, a detta di mammà!
RispondiEliminaun bacio amora, e bello questo post!
Certo che il tuo pancotto racconta una bella storia di famiglia,che belli questi ricordi..baci!
RispondiEliminaIl pan cotto nn l'ho mai mangiato e dal motivo x cui si mangiava debbo dire che ringrazio Dio x questo,bel panorama dalle tue rispettive finestre io abito a 500 mt dal mare e quando s'ingrossa,d'inverno,penso sempre che dovrei tenere a portata di mano un canotto grande eheheh nn riuscirei ad abitare cosi' vicina ad un fiume...complimenti x il tuo racconto che mi ha tenuta attaccata allo scermo fino alla fine!!buon week cara!!!
RispondiEliminache ricordi il pancotto!!! anche io lo mangiavo e a volte lo faccio ancora....buonissimo! brave ragazze...i piatti della tradizione vanno difesi!!!
RispondiEliminadavvero bellissima immagine. il pancotto... mi ricorda l'infanzia, veniva usato come panacea contro i mal di stomaco... ^^ ma è buonissimo <3 bacione lu
RispondiEliminaanche a me manca, devo provvedere! buona serata...
RispondiEliminagrazie di essere passate da me :)
RispondiEliminache bello questo post, pieno di dolcezza! Il pancotto lo preparava anche mia nonna e posso dire che è buonissimo! buon fine settimana :)
Laura
Sai che non l'ho mai assaggiato il pancotto? provvederò..bellissime le foto e dolcissimi i tuoi ricordi...buona domenica!
RispondiEliminaIl blog Candy di Mirtillina lascia scoprire delle cose meravigliose... Il vostro post è davvero emozionale. Grazie care :)
RispondiEliminaDavvero uno meraviglia ciò che si vede dalla vostra finestra.....anche se spesso mi chiedo se non siano gli occhi che osservano a far la differenza in ciò che si vede e che si ha di fronte.
RispondiEliminaProbabilmente qui c'è materiale tosto sia davanti che dietro l'obiettivo!
Ecco un'altra ricetta che posso mettere nel mio file insieme ai crostini toscani che mi avete insegnato tempo fa, a proposito in freezer ne ho ancora una porzioncina per le emergenze!!!
Bacissimi......Fabi
E' l'infanzia che ci forma e ci fa diventare cio che siamo, fortunati noi con un passato così, io però non ho avuto la fortuna di nascere in un posto meraviglioso come quello.Non potevi non mettere una ricetta così, brava!!!!;))
RispondiEliminaA parte il soffritto, è quello che da noi si usava per svezzare i bambini, con aggiunta di formaggio grattugiato. Era un pasto che continuava ad essere dato ai bambini tant'è che lo ricordo.
RispondiEliminalo provero' senz'altro!!sa di buono e di famiglia unita,intorno alla tavola,per gustare un piatto saporito ^;* bellissimo post e ricettina meravigliosa!!complimenti,ragazze :))
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