Nel dialetto toscano le meringhe vengono comunemente chiamate spumini, la mia mamma usa un termine ancora più radicato nel dialetto chiamandole “poppe di monaca” . Già negli anni quaranta suo zio Giorgio le preparava nella sua pasticceria Papi a San Giovanni Valdarno, erano una leccornia che i miei compaesani acquistavano per rendere speciale il “desinare” della domenica.
A distanza di oltre settanta anni rimane uno dei dolci più golosi e semplici che possano esistere e la mia mamma, degna erede dello zio pasticciere, le prepara in modo meraviglioso.
Vengono croccantini all’esterno, cavi e umidi all’interno. La panna rende tutto libidinoso e l’effetto sui discendenti della famiglia lo potete vedere da soli qui sotto
Poppe di monaca ingredienti:
300 gr di albume d'uovo
600 gr di zucchero a velo
un pizzico di sale
un cucchiaino di succo di limone
500 gr di panna fresca + 100 gr di zucchero a velo per farcire
Procedimento:
Accendere il forno ventilato a 120°
Mettere gli albumi in una pentola e porre sul fuoco bassissimo, iniziare a montate leggermente con le fruste elettriche aggiungendo il sale . Lavorare sino a che non sono leggermente montate( circa 5 minuti a bassa potenza ). Togliere dal fuoco, versare in una ciotola capiente e continuare a montare aggiungendo lo zucchero poco per volta. Aumentare mano a mano la potenza delle fruste elettriche. Dovrete montate le chiare per 10 minuti circa da quando le avete tolte dal fuoco, infine aggiungete un cucchiaino di succo di limone.
Imburrare ed infarinare una placca da forno, disporre sopra l'impasto con un cucchiaio da cucina, con la sacca poche vengono più belli ma io adoro il loro aspetto “rustico”
Infornare nella parte bassa del forno tenendo lo sportello leggermente aperto con l'aiuto di un mestolo di legno.
Dopo quaranta minuti abbassare il forno a 100° e continuare la cottura per altri 20 minuti.
Quando sono raffreddate montate la panna con lo zucchero. Rompere sul fondo le meringhe, farcirla con panna accoppiandole fra loro.
Psss io sono quella nella caffettiera!
complimenti,per come apri gli occhioni la tua cavia si capisce che è libidinosissima,brava e grazie
RispondiEliminaGrazie a te Paola, un bacione
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