Esattamente 100 anni fa, il giorno 30 marzo del 1911, moriva a Firenze Pellegrino Artusi, gastronomo ed autore de La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. Per descrivere questo meraviglioso libro di ricette e non solo, trovo che la descrizione più adeguata sia quella data da Pellegrino Artusi stesso:
“La cucina è bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma dà anche piacere, perché quelle volte che riuscite o avete superato una difficoltà, provate compiacimento e cantate vittoria.Diffidate dai libri che trattano di questa arte: sono la maggior parte fallaci o incomprensibili….Il miglior maestro è la pratica sotto un esercente capace; ma anche senza di esso , con una scorta simile a questa mia, mettendovi con molto impegno al lavoro, potrete, io spero annaspar qualche cosa”
Il libro dell’Artusi è probabilmente il primo ricettario pratico della cucina italiana, anche considerando il fatto che è stato pubblicato,seppur con scarso successo, per la prima volta nel 1891. A questa edizione ne sono seguite molte altre ed ogni nuova edizione vendeva più della precedente.
Alcune ricette oggigiorno possono essere considerate superate, sia per gli ingredienti sia per il gusto che con gli anni si sono modificati. La maggior parte delle preparazioni invece, ancora oggi sono la base della nostra cucina.
Quando abbiamo scelto come nome del blog le pellegrine Artusi, volevamo giocosamente dare l’idea del nostro pellegrinaggio nei meandri della cucina italiana senza mai però perdere di vista la nostra storia, ovvero quella cucina tradizionale e familiare alla quale siamo comunque molto legate.
In occasione del centenario della morte abbiamo scelto la ricetta più tipica per noi : I crostini di fegatini di pollo che le nostre mamme e le nostre nonne hanno imparato a cucinare anche grazie a Pellegrino Artusi.
Invece della ricetta con ingredienti e procedimento abbiamo deciso di riportare integralmente la ricetta originale del libro:
Sapete già che ai fegatini va levata la vescichetta del fiele senza romperla, operazione questa che eseguirete meglio operando dentro ad una catinella di acqua.
Mettere i fegatini al fuoco insieme con un battutino composto con uno scalogno, o in mancanza di questo , di uno spicchio di cipollina bianca, un pezzetto di grasso di prosciutto, alcune foglie di prezzemolo, sedano e carote, un poco d’olio e di burro, sale e pepe; ma ogni cosa in poca quantità per non rendere il composto piccante e nauseante. A mezza cottura levate i fegatini asciutti e, con due o tre pezzi di funghi secchi rammolliti, tritateli fini colla lunetta.
Rimetteteli al fuoco nell’intinto rimasto della mezza cottura e con un poco di brodo finite di cuocerli, ma prima di servirvene legateli con un pizzico di pangrattato fine e uniteci un po’ di agro di limone.
Vi avverto che questo crostini devono essere teneri e però fate il composto alquanto liquido, oppure intingete prima, appena appena, le fettine di pane nel brodo.
Onore al maestro e alle sue discepole "Pellegrine".... ma... anche se siamo golosi i fegatini, che visti sui crostini sono davvero invitanti, "non ci garbano" come direste dalle vostre parti :)
RispondiEliminaCiao Simona un bacione da M & O
Bellissimi li ho assaggiati da un'amica toscana, grazie per la ricetta li proverò!!
RispondiEliminaBravissima
buona giornata
Anna
Questi sono i crostini che da buon toscano fanno impazzire la mia cavia. Ve la mando? Con me non ha speranze!!! Un bacione, buona giornata
RispondiEliminabhè proprio voi avevate l'obbligo di ricordare questa data e esaltare le sue ricette, questo patè è una delizia...bravissime
RispondiEliminaHo sempre comprato i fegatini, ma ora provo a farli! Grazie per la ricetta!
RispondiEliminai fegatiniiii!!!! buonissimi.
RispondiEliminabuona giornata!
Con questo piatto avete onorato alla grande il vostro "Maestro"...non potevate fare di meglio!!! Un bacione e buona giornata...
RispondiEliminaquesti crostini sono quelli che piacciano tanto a mio figlio .... ma a dire il vero non solo a lui ...complimenti...
RispondiEliminaby lia
Mamma mia da quanto tempo che non passavo a trovarvi e guarda quante belle novità!!! Le vostre ricette sono sempre strepitose, e la grafica del blog è stupenda!! Buona giornata!
RispondiEliminaUn must delle feste natalizie cucinate da mia mamma. Sapor di ricordi :)
RispondiEliminaNon ho il suo ricettario ma lo considero anch'io un grande maestro! Un abbraccio e complimenti per i crostini!
RispondiEliminaun antipastino molto chic... complimenti!
RispondiEliminaVeramente appetitosi questi crostini...
RispondiEliminami piacciono molto!
Bravissime! Baci
So che sono una prelibatezza, mio marito li adora, ma io non riesco a mangiare fegatini!!!Mi segno la ricetta per lui, lo farò un uomo felice.
RispondiEliminaVi ricordo il mio contest, mi farebbe piacere se partecipaste. Bacioni.
Una vera delizia per il palato, io adoro queste preparazioni ancor più se si tratta di delizie che vanno spalmate su delle fette di pane...L'Artusi? un mito come non ricordarlo...ciao e baci.
RispondiEliminadavvero una bruschetta irresistibile, complimenti a voi ed al grande maestro. Un abbraccio...però solo a voi :-)
RispondiEliminabrave!! bisognerebbe approfittare dell'anniversario di Artusi per rivalutare la sua cucina e magari aggionarla: ci si potrebbe lavorare..
RispondiEliminaE mentre voi eravate a fare i crostini dell'Artusi io facevo il budino di ricotta...ah, il buon vecchio Artusi era un vero maestro e ci ha lasciato in eredità un sacco di ricette sfiziose...e questo ne è un altro esempio!
RispondiEliminache deliziosi crostini avete preparato oggi! sluuuuuuuuurp! potrei prenderne uno? anzi due? :-D bacioni!
RispondiEliminanon li ho mai assaggiati i crostini col fegato...!
RispondiEliminaprima o poi dovrò tentare però...!
Se vi venisse voglia di leggere e commentare un estratto de "La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene", ecco il link
RispondiEliminahttp://www.bookliners.com/_front/it/La-Scienza-in-cucina-e-lArte-di-mangiar-bene_325.html
Innanzi tutto è un piacere scoprire il vostro blog! La mia parte toscana ne è davvero felice ;)
RispondiEliminaOrrimi questi crostini...li faceva sempre il mio caro zio per le feste :_)
Anche voi due amiche in cucina? perfetto! vi seguiremo anche io e vale! un grande abbraccio
Molto bello questo vostro omaggio a Pellegrino Artusi che, vista la descrizione del suo libro, doveva essere una persona semplice e simpatica.
RispondiEliminaQuindi i miei onori alle ricette di questo maestro che voi tanto carinamente proponete.
Ciao,
RispondiEliminavi faccio i complimenti per il blog e per la scelta orfiginale di legarvi a queto personaggio che doveva essere molto simpatico. Mi avete messo la curiosità di conoscerlo, quindi acquisterò questo libro. Sembrano davvero buoni questi crostini, brave!
Ciao carissime complimenti per i crostini che preparo anch'io secondo la ricetta di una cugina toscana anzianotta e bravissima in cucina. C'è un regalino per voi sul mio blog. Baci
RispondiEliminaio adoro questi crostini li propongo spesso come antipasto e fanno la loro bella figura
RispondiEliminaMolto gustose come bruschette, bravissime per come avete realizzato questa ricetta del grande maestro della cucina italiana!
RispondiEliminaUn bacio, Raffa
Insomma, avete onorato alla grande il maestro Artusi con questi crostini!
RispondiEliminaComplimenti, fanno venire voglia...
Bravissime, come sempre!
RispondiEliminaE in questa data così importante per i discepoli di Pellegrino, ancora più brave!!!
Davvero, tra le tantissime ricette dell'Artusi meglio non potevate scegliere, questa è una delle più amate.
Ciao ciao
Linda
se contiamo veramente quante sono le ricette acora attuali c'è solo da inchinarsi al maestro.questa poi è vero è ottima!buon week
RispondiEliminaIo per i crostini coi fegatini...impazzisco.
RispondiEliminaQuando ci sono in tavola con gli altri antipasti io sono gelosa di chi gli prende e cerco di mangiare rapidamente!:)
Buon fine settimana, barbara
Ottime le bruschette con pate'!
RispondiEliminaCiao simpatiche Pellegrine e molte grazie per la vostra visita. A presto :)
Tutte le volte che sono andata a Firenze una scorpacciata di questi fantastici crostini non me l'ha levata nessuno!!! Sono di un buono indicibile! Ed ogni volta, per poterli rifare a casa mia, mi son portato dietro non so quanti vasetti di patè già pronto... :-D Proverò la vostra ricetta: siete una garanzia di successo, voi! ;-)
RispondiEliminama che bel banner primaverile! troppo carino :D
RispondiEliminaottimi i crostini stile toscano, che sapore!
buon we
Molto buono questo patè toscano. mi piace moltissimo nonostante detesti il fegato! grazie per la ricetta!
RispondiEliminaIl grande Artusi e una specialità toscana. Complimenti per il blog. Un saluto :)
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